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venerdì 6 luglio 2012

06/07/2012 Venerdì mattino. Storie d'esame. Il sigillo...

Buon giorno...



Avete capito cos'è?

Non ci vuole molta fantasia: il famoso "pacco" dell'esame di stato. Lì dentro ci finisce tutto. Le prove scritte, le schede di valutazione delle stesse, le "tesine", le paure dei ragazzi, la fatica dei professori...e molto altro...la storia di tre settimane di vita di noi docenti e di loro studenti, due parti contrapposte che, in fondo, "lottano" per lo stesso fine!

Quando la commissione, come in un rito tra il "pagano" e il "religioso" (certamente burocratico) si riunisce per confezionare il pacco vuol dire che l'esame è veramente agli sgoccioli. 
Non dico che dispiaccia...tuttavia c'è quell'aria un po' "triste"..."malinconica"...che accompagna sempre le persone dopo un'esperienza di qualche settimana. Il fatto è che in questo esame ho avuto a che fare con persone splendide. Il clima è stato bello, leggero... ma oltremodo competente, serio, rigoroso...ma anche affabile...insomma: la commissione ideale!

Ve la presento:


Quel brutto tipo in primo piano, ovviamente, sono io...

Sapete, non è facile farsi la foto da solo con l'iPhone e, allo stesso tempo, prendere tutti gli altri...


Forse è meglio postare un'altra foto, che dite?

Vediamo un po' questa...


Purtroppo non ho una fotografia che immortali la commissione per intero. Almeno posso citare i loro nomi: Il Presidente (camicia nera, di spalle) Prof. Salvatore Ossino, e poi, a seguire: Prof.ssa Loredana Cavallero (si vede appena), Prof.ssa Maria Teresa Gioanola, Prof. Andrea Testa, il "sigillatore", Prof.ssa Anna Sciuti (completamente nascosta) e, ultimo ma non ultimo, Prof. Franco Catenuto, lo "scocciatore"....

Torniamo al "rito del pacco". 


Lo so che sono tetro in questo ragionamento ma, ogni anno, la chiusura di tutti i documenti d'esame nella carta da pacco mi ricorda un rito funebre... Noi professori, come tanti "becchini", componiamo i poveri resti delle prove che, salvo imprevisti, mai più verranno riaperte. La cosa non mi piace perché io odio le cose definitive! D'altra parte c'è sempre lo spauracchio del ricorso! In quella malaugurata evenienza ci troveremmo di fronte a un caso di "riesumazione" dei documenti da parte del "coroner" degli esami, l'ispettore, che farà un'autopsia post mortem et sepolturam...

Tornando alle cose serie...la chiusura del pacco è il rito che sancisce definitivamente il passaggio dei nostri allievi dalla condizione di "trasparenti" a quella di "invisibili". Questo è il momento definitivo della loro sparizione dalla nostra scuola.


E i commissari, con cura certosina, infilano ogni componente dell'esame nel pacco che viene chiuso, scocciato, imbavagliato...


E, per sancire definitivamente la "morte" dell'esame, vengono posti i sigilli sul sepolcro imbiancato e imbrattato da scritte, firme e timbri...
Il Prof. Testa ha avuto il delicato incarico di apporre i sigilli in ceralacca sul monumento del sapere accertato...operazione difficile e puntigliosa...




Intanto il pacco è lì, immobile, pronto a farsi "torturare" con la ceralacca bollente...


Eccoli, i Prof. Testa e Catenuto, il primo sigilla, l'altro timbra e scoccia...nel senso di mettere il nastro intorno al suddetto...



Alla fine un abbraccio tra noi colleghi...un arrivederci...al prossimo esame...mai ci ritroveremo tutti insieme...sarebbe bello... "Squadra che vince non si cambia"... ma la vita non è una partita...è una scommessa quotidiana...che a volte si vince...a volte si perde...tra un "pacco" e l'altro...

Buona giornata...


Ps... Questa mattina, primo giorno di "ferie",  avrei potuto dormire...ma, si sa, la forza dell'abitudine...


A dopo....


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