18/07/2012 Mercoledì mattino. ...Dolce casa...

Buon giorno,

C'è un posto dal quale passiamo sempre per andare al mare...un posto né bello, né brutto...forse più bello che brutto...un posto che comunque non sceglierei per viverci...un po' fuori mano...meglio dire tagliato fuori dal mondo... E' un altopiano che si incontra quando, percorrendo la strada statale 334 del Sassello, pardon, la strada provinciale, si va verso il mare...e viceversa... Noi acquesi, almeno io...ma credo una buona fetta degli acquesi, ci sentiamo più liguri che piemontesi... Noi viviamo in  quella parte periferica del Piemonte, ai piedi dell'appennino ligure, dove mangiare lo stoccafisso è cosa comune, dove risulta più facile andare ad Albisola (o Albissola...non ho mai capito qual è il modo giusto di scriverlo) che a Pinerolo...più semplice andare a Genova che a Torino...più facile che arrivi l'odore del mare piuttosto che quello della neve delle Alpi che peraltro si vedono.... Il mare no, non si vede...ma si sente...e si fa sentire con segnali di "marino" che, d'inverno ci aiuta a sopravvivere...meglio...

In cinquanta minuti, con un andamento "deciso" ma non irresponsabile, sei in spiaggia... E hai tre possibilità per arrivarci: passare da Ovada e circumnavigare l'acquese, l'ovadese, passando per Genova, percorrere la strada statale  che passa da Spigno, Cairo...oppure fare il "Sassello"... Certo questa terza possibilità è la più tortuosa, irta di insidie stradali, con curve mozzafiato, con il costante pericolo di trovare il guidatore della "domenica" anche di lunedì e farti assalire dal nervoso... Ma questa strada è quella che preferisco...poetica, amica, confortante...più che confortevole... Ogni volta che andiamo al mare passiamo di lì... In autunno sembra di essere in Canada...in estate non senti il caldo perché viaggi all'ombra...in primavera contempli il fiume erro e ti sorprendi di vederlo, almeno in quella stagione, pieno d'acqua... In inverno...beh...in inverno forse è meglio non farla...troppi rischi di finire su una lastra di ghiaccio e aumentare il numero di croci che fanno la gara con i paracarri a chi prima arriva al mare...

... C'è un posto dal quale passiamo sempre per andare al mare...e in quel posto c'è una casa...

E' una casa d'altri tempi, non c'è che dire... Non ci vivrei...ma, quando percorriamo la strada del Sassello, la aspettiamo come si aspetta una persona amica... C'è sempre il timore di trovarla cambiata...ristrutturata. Chi sarà il proprietario? Un contadino? Il solito genovese che, un bel giorno, deciderà di trasformarla in casa per il weekend? Oppure l'ha acquistata il solito svizzero? Tra un po' potrebbe comparire un recinto, la casina potrebbe colorarsi con tinte non sue... Noi facciamo il tifo per lei... "Rimani così, con la tua scala posticcia, il tuo aspetto consumato ma dignitoso"..."non farti fare del male...non fare la fine di quelle vecchie signore che nascondono le rughe dietro a un trucco marcato che le evidenzia ancora di più proprio perché cerca di nascondere l'ineluttabile"...

Ieri, andando alla riunione di lavoro con il mio socio e amico Claudio Gilio, a Savona, sono passato di lì... Lei c'era...puntuale...

...mi ha salutato con la sua scala...la stessa di sempre...meno male...mi sono fermato... Eravamo io e lei...e la mia ombra...quasi il simbolo di presenze antiche che veglino sulla sua storia... 

Al ritorno, alle due di notte, mi sono fermato di nuovo...per salutarla...dormiva..com'è giusto che fosse...

l'ho lasciata là, al suo posto...con la speranza, più che la certezza, di ritrovarla...ancora....