Buona sera,
so che è triste, ma io voglio ancora tornare sul drammatico caso di Clarisse Grime, di cui vi ho scritto nel POST di questa mattina. Ve ne parlo ancora perché, com'era comprensibile, la notizia ha destato molto rammarico nella comunità casalese. Ho letto messaggi su Facebook. Dallo specchietto in fondo al BLOG, che indica le provenienze delle visite nello stesso, ho visto che c'è stato anche il collegamento da Saint Paul, nel lontano Minnesota, paese dove viveva Clarisse.
Vi voglio riportare le toccanti parole che mi ha inviato oggi la Professoressa Pelizzetti, docente di inglese del LANZA. Non è stata insegnante di Clarisse ma ha voluto comunque partecipare al lutto della famiglia con queste belle parole.
"Non ho conosciuto Clarisse, però come insegnante del “Lanza” la sento nostra allieva, della nostra comunità, le sarò passata accanto durante l’intervallo, di corsa, immersa in mille pensieri problemi cui trovare una soluzione……ma Clarisse era lì insieme a noi.
Leggendo la dichiarazione pubblicata dalla sua Famiglia appare immediatamente chiaro quanto il SOGNO AMERICANO fosse parte essenziale della loro difficile esistenza, ma motore per muovere quelle persone verso un cambiamento così pieno di aspettative.
Pochi giorni fa la felicità di essere, di far parte della Grande America si è infranta nel fragore dello schianto di uno sciagurato suv guidato da un ancor più sciagurato individuo che manco ha la patente ed ha accumulato tutta una serie di infrazioni per guida pericolosa.
Così, in pochi ed infiniti atroci secondi il sogno americano si è trasformato in un incubo greve di dolore e disperazione. Si sta trascinando nel suo lacerante gorgo di dolore tutte le speranze di questa famiglia che sull’America ha puntato tutto il suo futuro.
E’ l’America di Kafka che trascina in un limbo infernale il protagonista….non si sa che ne sarà del suo destino.
Ecco, la Forza del Destino, che colpisce indifferente come la natura di Leopardi.
E’ il dolore delle compagne di scuola, incredule e stordite, la morte a quell’età non fa parte dell’esperienza quotidiana.
E’ un dolore globale: non ricorda quello ugualmente assurdo della morte di Melissa nell’esplosione della scuola Falcone di brindisi?
E’ il dolore del padre Carducci in “Pianto antico”, che nella perdita del figlio si realizza un destino beffardo: il nome del figlioletto Dante ricordava uno zio morto giovane. Però, il poeta vede nel germogliare del melograno che simboleggia il figlio, un simbolo di rinascita.
Eppure, nelle pieghe di questo dolore così antico e noto all’umanità Dylan Thomas, il grande poeta gallese scrisse una poesia “And Death shall have no Dominion” che è un vero e proprio urlo di ribellione verso l’ineluttabilità della morte….che è parte della vita. Un nuovo Prometeo che si oppone agli onnipotenti Dei!
La giustizia umana farà il suo corso. L’investitore è già stato accusato di omicidio…..ma nulla potrà restituire a Clarisse la sua speranza di vita! "
Nel link qui sotto potete leggere un articolo di un giornale locale e vedere un piccolo servizio televisivo relativo all'incidente...
Nonostante la tristezza del momento pubblicherò ugualmente la soluzione all'indovinello di ieri e proporrò quello nuovo... Ho promesso a me stesso che il BLOG avrà i suoi riti giornalieri (anche un po' ossessivi) nonostante tutto. Non è una mancanza di rispetto...semmai un incoraggiamento a guardare sempre avanti...qualunque cosa accada.
L'indovinello di ieri era il seguente:
La risposta è stata fornita in CHAT da l'onnipresente GIULIA!
PERCHE' C'ERANO I POMP-IERI!
Demenziale, non c'è che dire... Allora sentite questa, sempre in ambito divise...
Dove portano a riparare le loro divise i componenti della guardia d'onore del Presidente della Repubblica?
Ora vi saluto...vi auguro una serena notte vi dico ancora una volta:
VOTATE IL MIO BLOG SU NET-PARADE!
poi, entrate nella pagina, cliccate su:
Sì, confermo il voto
E USATE LA CHAT!!!!!
Credo molto nel destino, nel bene e nel male, e credo anche che noi, con le sole nostre forze, non riusciamo a cambiarlo...
RispondiEliminaCerchiamo di migliorare la nostra vita, di andare verso gli obiettivi prefissati, cerchiamo anche di credere nel futuro, ma poi, senza un vero motivo, all'improvviso, la nostra vita cambia e se cambia in bene non prestiamo attenzione, ma se cambia in male non ci spieghiamo il perchè e non riusciamo a rassegnarci.....ma purtroppo, talvolta, il destino non la cambia....la cancella!
Clarisse, un bacio!
Spero tanto che Clarisse riesca a sentire le parole che arrivano...
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