Buon giorno...
E così, come da sessantaquattro anni a questa parte, anche questa edizione del Festival di Sanremo se n'è andata com'è venuta...
Cinque serate, una dietro l'altra...un mare di cantanti...conosciuti...oppure mai visti... E poi quella carrellata di "vecchie", vecchissime, glorie della TV... Non poteva essere che così... Quest'anno si festeggia il sessantesimo anniversario della sua nascita... Il festival della canzone italiana, infatti, è più vecchio della televisione, quell'apparecchio malefico che tutto crea e tutto distrugge...alla velocità della luce...
Sino a lunedì scorso nessuno di noi conosceva i nomi di alcune giovani promesse del canto italiano... Ora, invece, sappiamo chi è Zibba o l'italianissimo "The Niro" (mattacchione il ragazzo)...o il vincitore... Rocco Hunt... Abbiamo visto tutti le sue lacrime molto "calorose", degne della più viva sceneggiata napoletana alla Merola...
Quest'estate (ma scommetto anche prima), quando sarete sotto l'ombrellone di una qualsiasi città di mare italiana (o straniera), se vi capiterà di parlare, per puro incidente, dell'ultimo festival di Sanremo vi chiederete, e lo chiederete anche agli altri vicini di posto: "ma...chi ha vinto il festival nella categoria giovani quest'anno?". Qualcuno risponderà: "in realtà io non ricordo neppure chi ha vinto tra i big"... Una signora dell'ombrellone 21, della fila 3, interverrà: "Ma sì! Non ha forse vinto Elio e le storie terse con la canzone monotona?"... Il signore del posto 22 della stessa fila allora replicherà: "Signora...ma guardi che il gruppo si chiama Elio e le storie TESE e la canzone era MONONOTA...non MONOTONA! E poi, se mi permette, quella canzone si è classificata seconda alla sessantatreesima edizione di Sanremo nel 2013"... La signora, impettita, replicherà: "beh...per me era proprio monotona quella canzone...e poi...anno più anno meno"...
Ecco...finisce sempre così... Sanremo brucia tutte le tappe e molte carriere in cinque giorni (ogni riferimento al brano sanremese, del 1994, di Michele Zarrillo e puramente casuale)...
Le carriere vanno costruite nel tempo... Credo maggiormente al successo duraturo di chi se lo guadagna concerto per concerto, teatro per teatro...locale per locale...
Oh...ben..la visibilità di Sanremo è pazzesca... Nulla di paragonabile ad altro. Tuttavia credo in quello che scrivo... Sanremo non risolve...non del tutto...
Lì non vince mai il migliore... Anzi i migliori, spesso, sono bistrattati... Basti ricordare Vasco Rossi... Ai suoi tempi aveva fatto una fine barbina col suo look da "pezzente"...incompreso uomo del Rock...
Comunque... Capitolo chiuso... Ora questi giovani, perché il problema più grave è il loro, faranno qualche comparsata in qualche trasmissione tv del pomeriggio...o della sera... Canteranno in PLAYBACK...faranno qualche serata in qualche locale più o meno rispettabile... E poi... POF! Chissà...
Mentre scrivo mi sto chiedendo che fine avrà fatto quella carina Annalisa dello scorso anno... Non chiedetemi il cognome... Ricordo solo che cantava un motivetto simpatico... Pensate che non abita lontana dalle mie parti... Anzi..arriva dal savonese ed è una vecchia conoscenza dell'Accademia di Savona nella quale insegno... Anche lì nessuno ne parla...
Di Arisa, la vincitrice della categoria "Big"...beh...nulla da dire... La sua carriera è già ben avviata... Persino le mie allieve l'apprezzano...
A proposito... I giovani non guardano Sanremo... Loro, gli under 20, sono gli unici che acquistano o scaricano (soprattutto a sbafo) la Musica in rete... Quindi...a chi servirà davvero il più blasonato festival della canzone italiana?
Prima che nascesse la televisione i cantanti di allora, Nilla Pizzi & C., erano delle vere star... La gente non sapeva neppure che faccia avessero i proprietari di quelle voci meravigliose che uscivano dalla radio e invadevano casa... Era una "fama" reale, importante, pur non supportata dall'immagine... Un po' come successe a Nuvolari, il grande pilota che divenne una leggenda molto prima della nascita della televisione. Egli, infatti, morì l'11 agosto 1953. L'elettrodomestico più irrinunciabile della nostra vita venne alla luce (del tubo catodico) l'anno successivo... Nonostante questo Nuvolari divenne un mito per tutti gli italiani... Perché le sue gesta erano sempre leggendarie...anche quando non vinceva... venivano raccontate dai giornali...dalla radio... Il mito di Nuvolari è ancora vivo oggi...grazie anche alla splendida canzone di Lucio Dalla...
In conclusione...auguro a ognuno dei giovani interpreti sanremesi di trovare duraturo riscontro nella mente e nei cuori di un pubblico generoso e fedele... Li esorto fin da oggi a lavorare sodo come se il loro Sanremo fosse domani...e domani ancora...e domani ancora... Un Sanremo da guadagnarsi sul campo giorno per giorno...con bravura e sacrifici inenarrabili...ma decisamente appaganti...
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