Buon giorno
Vi comunico che sarà un pensiero serio molto, molto drammatico... Il mio "sentire" nasce dall'arte...ma con l'arte non ha nulla a che vedere...
Ieri, nell'immaginando, ho presentato il particolare della Cacciata dal Paradiso terrestre del Masaccio, il meraviglioso affresco della cappella Brancacci della Chiesa di Santa Maria del Carmine...a Firenze... Eccolo di nuovo...
Cosa vi colpisce di più? Lo sguardo traumatizzato di Eva che cerca di coprirsi come può? Il tentativo disperato di Adamo di nascondere la vergogna in volto, disinteressandosi del proprio corpo nudo? Due scelte drasticamente opposte quella dei due personaggi... Soffermiamoci sui volti...
Ancora di più...
E ora vediamo l'insieme della scena... L'angelo di Dio, minaccioso, caccia i due "peccatori"... E' rappresentato proprio il momento in cui Adamo ed Eva escono dal Paradiso terrestre... Vedete che l'uomo ha ancora un piede dentro alla porta d'accesso? Lui non riesce proprio a contenere la sua vergogna... Fa come gli struzzi...nasconde la testa...il volto... Lei, Eva, per la prima volta prova vergogna della sua nudità... Prima di commettere il peccato originale la donna non provava alcun disagio senza abiti... Era naturale...in armonia...ora no...ora il dramma, la disperazione, si uniscono all'onta di essere nuda di fronte al nuovo mondo che sta per conoscere...quello fatto di carne e sangue...
Facciamo un salto indietro...al 364-363 avanti Cristo... Prima, con il Masaccio, eravamo al 1428...ovviamente dopo Cristo...
Sotto le parole che state leggendo vedrete una copia romana della Afrodite Cnidia del grande scultore greco Prassitele.
Afrodite è una dea... Per la prima volta un abitante dell'Olimpo interagisce con il pubblico "terrestre"... Afrodite è sorpresa da noi spettatori mentre fa la sua toeletta... E' nuda...i suoi abiti sono alla sua sinistra (la nostra destra)... D'un tratto la dea si sente osservata da noi...sì...anche da voi che state leggendo... Così, istintivamente, si copre il pube... Potremmo definire questa azione una sorta di metateatro dove l'"attrice" interagisce col "pubblico"...
Voi vi starete chiedendo: "perché questa incursione del mondo dell'arte? Va bene che il nostro musicista è anche docente di Storia dell'arte e, a dirla proprio tutta, assomiglia pure un pochino a Vittorio Sgarbi...tuttavia non ravvisiamo il motivo di cotanta dissertazione"...
Ve lo spiego subito il motivo...ed è atroce... Quello che vedete qui sotto...
Nel corso dei giorni precedenti e seguenti le celebrazioni della Giornata della Memoria io ho letto, come ogni anno, articoli, parti di libri, saggi sul tema... Ho visto film, servizi televisivi... Ogni anno si ripete la stessa emozione: un'agghiacciante angoscia che ferma lo scorrere del mio sangue nelle vene e mi crea molti scompensi emotivi...
Tra tutte le immagini che ho incontrato mi hanno sconvolto quelle che avete appena visto... Non che le altre mi abbiano lasciato indifferente... Ma queste mi hanno dato un colpo fortissimo al cuore...
Molte giovani donne...tutte nude...in balia dei loro carnefici... Come definirli? Potrei insultarli... Non è nel mio stile... Si può disprezzare fino allo spasimo un essere umano anche senza comportarsi come lui... Ebbene io queste persone, evidentemente ormai quasi tutte morte, le disprezzo con tutta la forza che ho e che potrò avere finché la vita mi accompagnerà...
Torniamo a quelle povere donne... Sono tutte nude...in mezzo al fango...in un campo... Sarà certamente un campo di concentramento... Saranno appena arrivate? Sembrerebbe di sì... Come potrete notare non sono per nulla deperite... Il loro corpo ricorda il tempo "normale" della loro vita da cui sono state strappate da poco... Immaginatevi... Erano a casa...sono state catturate con i loro figli e i loro mariti da cui sono state poco dopo, e atrocemente, separate... Ora sono sole... Probabilmente sono passati davvero pochi giorni dal loro sequestro... Immaginatevi il loro stato d'animo... I figli dove saranno? E i mariti?
La loro casa, probabilmente, sarà stata immediatamente occupata da altre persone compiacenti con i barbari omicidi di un regime folle e demoniaco...
Quelle povere donne si trovano a calpestare il fango, nude, alla mercé di uomini senza alcuno scrupolo e coscienza... Fa certamente freddo in quelle fotografie... Lo dimostrano i cappotti che intabarrano quei maledetti assassini che si accaniscono fino in fondo sulla carne di gente incolpevole...
I loro corpi appaiono come quello di Eva del Masaccio...come quello dell'Afrodite Cnidia... Ma loro, le donne della vita vera e drammatica, non tentano neppure di coprirsi... Sono così sbigottite, così attonite, in una dimensione irreale e disperata... L'ultimo loro problema e nascondere le proprie nudità... Semmai tengono le braccia conserte...non tanto per coprirsi i seni quanto per cercare di ripararsi dal freddo... Per quanto mi sforzi non riesco neppure ad avvicinarmi all'immaginazione concreta di quella atrocità...
Possiamo immaginare la fine di ognuna di loro... Le più "fortunate" saranno morte il giorno stesso in cui è stata scattata la fotografia... Le più "sfortunate" giorni, mesi dopo...tra le indicibili sofferenze che ogni anno cerchiamo di non dimenticare nel giorno della memoria...
Io voglio ricordare ogni attimo quello scempio...fin che vivrò... Promettetemi che lo farete anche voi... Promettete che l'8 marzo, quando celebrerete la giornata della donna, penserete a queste povere vittime...e a tutte le altre... Promettetemi che farete lo stesso a Pasqua...nel giorno della festa della resurrezione...
A Natale, quando sarete nelle vostre case con i vostri cari e con il cuore leggero (e ve lo auguro con tutto me stesso), pensate a quanti natali sono stati scippati dai cuori di quei milioni di esseri umani che non avevano alcuna colpa se non quella di esistere...
Io ci penserò ogni giorno...
Buona giornata...
Sì. E già che ci siamo attiviamo un'altra e più recente ferocde memoria che non ci vien voglia di avere e di cui cos' poco sappiamo. Leggiamo qualcosa su cosa è accaduto in Afganistan DAGLI ANNI 90 in poi, quindi l'altro ieri. Leggiamo, informiamoci. Ci sono essere apparentmente umani ma che umani non sono. Siamo già all'infermo, ma non lo sappiamo. Non perdiamo nessuna memoria, non quella degli ebrei, non quella delle foibe, non quella dei gulag, non quella recentissima dei talebani, non quella dei molti govermi-fantocci che regolano la vita di noi tutti, ignoranti e pecore sotto controllo.Marina
RispondiEliminaBuongiorno Maestro. Lei continua a sorprendermi: lo scritto di oggi è proprio un orlo di dolore che ho percepito e che condivido assolutamente. Ma le atrocità, come dice Marina nel suo commento, sono continuate in altre parti del mondo, di questo brutto mondo indifferente, egoista, ignorante, superficiale, mal governato, ecc. Ho respirato un po' leggendo il discorso del presidente dell'Uruguay Josè Pepe Mujica: un grande uomo e un politico fantastico che stride con gli esempi che abbiamo dei ns politici. Ho un po' tergiversato....ma, dopo le sue parole di orribili ricordi, avevo bisogno di un po' di umanità e di luce. Un abbraccio, caro Maestro e sempre tks. SE
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