Buon giorno...
Con oggi termino il racconto per immagini dello spettacolo "Fame, il finale non c'è"... Questa mattina sarà la volta dei saluti finali, sempre immortalati dall'ottimo Piero Giaccari...
Sapete cosa prova un artista quando esce sul proscenio per ricevere l'applauso riservato dal pubblico al suo lavoro?
E' una cosa che bisogna provare... Non basta il mio racconto...
Tutti quei giorni di sofferenza, di sudore, di lacrime, sangue, patemi, ansia, frustrazioni, trepidazioni si riassumo e si concludono in uno scrosciare di mani... Ovviamente le cose devono essere andate bene... Altrimenti il pubblico, che non è mai sprovveduto, ti riserva un tributo tiepido...flebile...commisurato al grado di commozione e di esaltazione che gli hai fatto raggiungere...
E tu, piccolo uomo (o piccola donna), che hai lottato contro il tempo, contro le avversità...ma soprattutto contro te stesso, sei lì, come un gigante di fronte a quel mare umano...e ti prendi l'onda sonora di quel consenso... Ecco...allora pensi davvero di aver ricevuto il più ambito compenso... No, signora, ho detto compenso...non consenso... Il più caloroso consenso è anche il più ricco compenso!
L'ho fatto dire anche dal direttore dell'accademia di "Fame, il finale non c'è"...l'ho scritto anche nel mio BLOG qualche centinaio di POST fa... Quel pubblico, all'inizio è un ne-mi-co...che va conquistato...domato! Alla fine, il suo lungo applauso, le sue grida, rappresentano la certezza che il "miracolo" è avvenuto... Hai vinto tu...che hai tenuto la scena come volevi...ha vinto il pubblico che ha avuto ciò che si aspettava... Quando vincono tutti, al di qua e al di là della barricata, allora il sogno di chi crede nell'arte si avvera...
Ora vi lascio alle oltre duecento fotografie che descrivono il colore e il calore dell'applauso di quel pubblico generoso...
Vi lascio al racconto di quel saluto finale che, ormai lo sapete, non c'è...e non ci sarà...o non ci sarà mai abbastanza...
Buona giornata...
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