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venerdì 6 giugno 2014

06/06/2014 Venerdì pomeriggio... Parole bellissime...

Buon pomeriggio...




Le parole continuano a non uscire... Troppe ancora le emozioni... Fortuna che gli amici mi soccorrono... Allora prenderò in prestito quelle del grande amico Luciano Campora... Lo conoscete tutte/i, ormai... E' l'attore protagonista de "La vita in gioco"...
Luciano ieri, sulla pagina di Facebook dedicata a "Fame, il finale non c'è", ha scritto così:


John Keating.
L'insegnante interpretato da Robin Williams nell'"Attimo Fuggente".
Enrico Pesce è John Keating e ce l'abbiamo noi, qui, adesso.
Io l'ho conosciuto sotto un'altra veste, che comunque non è troppo diversa da quella del professore (che ho scoperto in questi ultimi mesi): regista, musicista, arrangiatore, direttore artistico... ma l'Uomo è sempre il denominatore comune. E che Uomo, stramaledetto alieno che non è altro...
Allievi ed ex-allievi ad esibirsi sul palco di un teatro bellissimo. Eh, no, ragazzi, quello non era un saggio, quello era davvero uno spettacolo. Quello strano tizio che sembrava un bidello completamente pazzo è capace di qualsiasi cosa, basta lasciarlo fare: tira fuori il meglio, la passione, la grinta, la volontà... ragazzi che, stregati da lui, si buttano a capofitto in un progetto, con una dedizione e una bravura che nemmeno loro pensavano di possedere. I Lanzachenecchi, a cui ho avuto l'onore di affiancarmi, ne sono un esempio concreto... e come non pensare a loro come ad una specie di "Setta dei Poeti Estinti"? La capacità di Fish non è quella di far fare loro quello che vuole lui, ma di tirare fuori da loro quello che essi sono davvero, il che ha un qualcosa di magico. In quel turbinio di lacrime finali, di ringraziamenti, voci rotte, accordi minori (ci sai fare, Enrico, a rivoltare il pubblico come un guanto; alla fine centellinavi quelle notine di IELUI che, ad una ad una, occupavano atri, ventricoli e polmoni), ho capito chiaramente che quella non era una più una scuola, ma una famiglia con un padre che lascia andare i più grandi dei suoi figli a cui lui non ha solo insegnato nozioni, ma a prendere una direzione, la loro direzione...
Ho avuto e ho la fortuna di avere dei Maestri, in vita mia... e posso dire che Enrico si annovera tra questi pochissimi.
Chi mi conosce sa che non faccio mai complimenti gratuiti o per qualche genere di convenienza... e chi dovesse pensarlo, bah, per me può anche fottersi.
Le mie migliori congratulazioni a tutti, alle favolose Elena Mietto e Sabina Ganora... Un abbraccio forte a tutta l'odiosa commissione giudicante di "Fame" (che da metà aprile sono anche i MIEI ragazzi, porcogiuda) e a tutti coloro che mi hanno regalato quelle cinquanta tonnellate di adrenalina e emozioni nella "Vita in Gioco".
Grazie, Professor Keatin...ehm... Pesce...


Ed ecco solo alcune fotografie...un anticipo degli oltre mille scatti che ha realizzato il grande amico e fotografo, nonché mio concittadino, Piero Giaccari... Il grande numero degli scatti, dedicati a ognuno dei protagonisti, verranno pubblicati entro pochi giorni...forse già domani mattina...




A questa sera...

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