Buon giorno...
Ieri vi ho fatto immaginare con questa bella fotografia di Piero Giaccari... Di lui sapete già abbastanza... Sapete, per esempio, che è un grande amico che ama immortalare i momenti importanti delle persone a cui vuole bene... Io ho la fortuna di essere una di quelle persone...
Piero, come ha fatto per "La vita in gioco", come fa in ogni prova di "Ielui", anche la sera della rappresentazione di "Fame, il finale non c'è" ha armato la sua reflex di memoria e batteria e ha incominciato a "mitragliare" i vari protagonisti con lo scatto multiplo...
Al termine di ogni evento mi lascia la sua MEMORY CARD e io, come un vampiro, succhio tutto il suo contenuto.... Per "Fame, il finale non c'è" Piero ha realizzato duemila scatti. A questo punto guardarle e selezionarle diventa già un lavoro...bellissimo...ma pur sempre un lavoro che richiede tempo...
Nel passare in rassegna tutte queste bellissime immagini mi sono imbattuto in quella che ho pubblicato ieri nell'immaginando... Ve la ripropongo...
Io non ho ben chiaro se questa sia nata dal caso...se sia frutto della serie infinita di scatti effettuati alle coloratissime ballerine...se sia stata voluta... Tuttavia questa immagine mi ha subito suscitato emozioni...
E' ora di raccontarvele...
Questa immagine, così colorata eppure così frammentata in corpi sfuocati e quasi smembrati, mi ha subito fatto venire in mente il tempo che passa...
Non è ancora passata una settimana dal debutto di "Fame, il finale non c'è"...anzi...una settimana oggi iniziavano le grandi operazioni che avrebbero condotto, alla sera, alla rappresentazione di "Tutto è greco"... altra storia...su cui tornerò...
Dicevo...non è passata ancora una settimana dalla rappresentazione di "Fame, il finale non c'è" eppure questa immagine racconta benissimo lo stato d'animo in cui mi trovo ora... Credo che queste sensazioni riguardino anche molti dei protagonisti di quello spettacolo...e anche dell'altro...
Insomma... Chi non prova l'emozione di quei giorni, delle prove estenuanti, dei sacrifici compiuti ogni sabato e ogni domenica...chi non prova l'ebbrezza del teatro che si riempie...del pubblico che parla in attesa delle nostre parole...delle nostre note...chi non prova l'intensità di una crescita umana che sale e si sviluppa a ogni prova...chi non prova quella solidarietà immane che arriva ai cuori di tutti...chi non prova tutto ciò non può capire il senso di quella fotografia...che racconta di ricordi...di abbracci prima, durante e dopo lo spettacolo... Sorrido (ma è un sorriso amaro) pensando a certe mie colleghe che sminuiscono in ogni consiglio di classe queste nostre "imprese"... Queste professoresse (sono soprattutto le donne...gli uomini lo sono meno...ma forse, e soprattutto, perché sono in minoranza numerica), quando io difendo uno dei protagonisti del mio mondo dall'attacco "feroce" che riguarda soprattutto la condotta ("la ragazza è sempre fuori, sempre a cantare, a ballare, a girare per le classi"...questa una delle frasi più ricorrenti), insistono sul fatto che "le persone che si dedicano anima e corpo allo spettacolo danno il massimo solo in un ambito"... Colgo l'occasione in queste pagina per dire alle care colleghe che questo non è affatto vero... Chi si occupa di mettere in scena spettacoli come "Tutto è greco" e "Fame, il finale non c'è" si dedica anche alla sociologia, alla psicologia, alle scienze motorie, all'italiano...al disegno oltre che, ovviamente, alla Musica...
Ma è inutile spendere parole per convincere certe persone che non hanno mai cambiato idea su certi argomenti...
Credo che tornerò su questo tema... Ora, a tutte le persone che hanno condiviso con me in questi mesi l'avventura dell'arte, a tutte le persone scettiche riguardo all'efficacia educativa di queste esperienze, dedico questa serie di abbracci...
Domani pubblicherò le fotografie relative ai saluti finali...
Intanto auguro a tutte/i, a coloro che credono e a coloro che non credono nel miracolo educativo dell'arte, una felice giornata...carica di sogni...
Buona giornata...
Piero, come ha fatto per "La vita in gioco", come fa in ogni prova di "Ielui", anche la sera della rappresentazione di "Fame, il finale non c'è" ha armato la sua reflex di memoria e batteria e ha incominciato a "mitragliare" i vari protagonisti con lo scatto multiplo...
Al termine di ogni evento mi lascia la sua MEMORY CARD e io, come un vampiro, succhio tutto il suo contenuto.... Per "Fame, il finale non c'è" Piero ha realizzato duemila scatti. A questo punto guardarle e selezionarle diventa già un lavoro...bellissimo...ma pur sempre un lavoro che richiede tempo...
Nel passare in rassegna tutte queste bellissime immagini mi sono imbattuto in quella che ho pubblicato ieri nell'immaginando... Ve la ripropongo...
Io non ho ben chiaro se questa sia nata dal caso...se sia frutto della serie infinita di scatti effettuati alle coloratissime ballerine...se sia stata voluta... Tuttavia questa immagine mi ha subito suscitato emozioni...
E' ora di raccontarvele...
Questa immagine, così colorata eppure così frammentata in corpi sfuocati e quasi smembrati, mi ha subito fatto venire in mente il tempo che passa...
Non è ancora passata una settimana dal debutto di "Fame, il finale non c'è"...anzi...una settimana oggi iniziavano le grandi operazioni che avrebbero condotto, alla sera, alla rappresentazione di "Tutto è greco"... altra storia...su cui tornerò...
Dicevo...non è passata ancora una settimana dalla rappresentazione di "Fame, il finale non c'è" eppure questa immagine racconta benissimo lo stato d'animo in cui mi trovo ora... Credo che queste sensazioni riguardino anche molti dei protagonisti di quello spettacolo...e anche dell'altro...
Insomma... Chi non prova l'emozione di quei giorni, delle prove estenuanti, dei sacrifici compiuti ogni sabato e ogni domenica...chi non prova l'ebbrezza del teatro che si riempie...del pubblico che parla in attesa delle nostre parole...delle nostre note...chi non prova l'intensità di una crescita umana che sale e si sviluppa a ogni prova...chi non prova quella solidarietà immane che arriva ai cuori di tutti...chi non prova tutto ciò non può capire il senso di quella fotografia...che racconta di ricordi...di abbracci prima, durante e dopo lo spettacolo... Sorrido (ma è un sorriso amaro) pensando a certe mie colleghe che sminuiscono in ogni consiglio di classe queste nostre "imprese"... Queste professoresse (sono soprattutto le donne...gli uomini lo sono meno...ma forse, e soprattutto, perché sono in minoranza numerica), quando io difendo uno dei protagonisti del mio mondo dall'attacco "feroce" che riguarda soprattutto la condotta ("la ragazza è sempre fuori, sempre a cantare, a ballare, a girare per le classi"...questa una delle frasi più ricorrenti), insistono sul fatto che "le persone che si dedicano anima e corpo allo spettacolo danno il massimo solo in un ambito"... Colgo l'occasione in queste pagina per dire alle care colleghe che questo non è affatto vero... Chi si occupa di mettere in scena spettacoli come "Tutto è greco" e "Fame, il finale non c'è" si dedica anche alla sociologia, alla psicologia, alle scienze motorie, all'italiano...al disegno oltre che, ovviamente, alla Musica...
Ma è inutile spendere parole per convincere certe persone che non hanno mai cambiato idea su certi argomenti...
Credo che tornerò su questo tema... Ora, a tutte le persone che hanno condiviso con me in questi mesi l'avventura dell'arte, a tutte le persone scettiche riguardo all'efficacia educativa di queste esperienze, dedico questa serie di abbracci...
Domani pubblicherò le fotografie relative ai saluti finali...
Intanto auguro a tutte/i, a coloro che credono e a coloro che non credono nel miracolo educativo dell'arte, una felice giornata...carica di sogni...
Buona giornata...
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