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venerdì 16 dicembre 2016

16/12/2016... Venerdì mattina... Mimetizzarsi...

Buon giorno...



Tutti noi cerchiamo, ogni tanto, di confonderci con e tra gli altri... Dipende dalle volte... 
In certe circostanze, invece, vogliamo apparire, essere, quindi, in vista... Dipende da tanti fattori... Per i musicisti, gli attori, gli atleti diventa  inevitabile essere, in molte occasioni, sotto i riflettori...
Anche gli insegnanti lo sono...in classe...o sotto la lente d'ingrandimento del (quasi sempre troppo) critico giudizio dei genitori...
Altre volte...beh...meglio confondersi con la tappezzeria  del locale in cui ci si trova...un po' come avviene nella pubblicità del medicinale anti diarrea (che poesia questa mattina) che si vede ogni tanto in tv...
... Ammesso che ci sia la tappezzeria... In caso contrario va bene anche una muffa sulla parete...
Vi è capitato?
Fate mente locale...quando vi è successo una cosa simile? A scuola, per esempio? Quando la professoressa, o il professore, estraeva a sorte per interrogare...tu, sì proprio tu che stai leggendo, non avresti voluto essere, in quel preciso momento, una carta geografica dell'America latina?
Se qualcuno di voi ha fatto il militare (io, per esempio, l'ho fatto)...non si è mai trovato nella situazione di volersi confondere tra le mille divise presenti? Proprio in quel momento in cui il sergente cercava un paio di "volontari" per andare a pulire le latrine (e ridaiie...oggi mi sa che sarà proprio una giornata di m...)! Ecco in quel momento, proprio in quell'istante, non avreste voluto essere scambiati per un albero della piazza d'armi?
A me capitava, per esempio, la domenica mattina di tanti anni fa. A quei tempi ero un ragazzino ed  ero, diciamo, "obbligato"  ad andare a messa tutti i santi giorni festivi! Non bastava questo fatto ad agitarmi... In quegli anni imperava in duomo la famigerata "Suor Vittorina" che aveva la pessima abitudine di scendere nella parte bassa del duomo (l'altare maggiore nella cattedrale della mia  città è sopraelevato poiché poggia su una splendida cripta romanica), girovagare nelle navate laterali (le migliori per nascondersi), e rastrellare tutti i ragazzini, portarli su, nei pressi dell'altare maggiore, e fargli leggere le varie letture...
Ecco...in quegli anni credo di aver cambiato la mia condizione di pesce in quella di camaleonte...
Alcune domeniche mi travestivo da povero Cristo...altre volte da crocifisso...certe volte, nel periodo dell'avvento, fingevo di essere l'asino del presepe (o lo ero davvero?)... Una volta mi sono travestito da colonna portante della navata centrale... Quella volta che fossi io quella colonna rinsecchita, pseudo marmorizzata non l'aveva capitello nessuno!
Qualche volta, però, Suor Vittorina mi cuccava, mi catturava e mi portava lestamente al "piano superiore" del Duomo... Un giorno mi è capitata alle spalle gridando: "Cosa fai in quell'angolo Enrico?" (In quel momento mi stavo mimetizzando cercando di prendere le sembianze della lucida pavimenti)... e pensare che sei pure un chierichetto, dovresti essere contento di stare lassù, vicino al parroco!"
... Eh...bei tempi quelli... Pensate che quando ho scoperto che Suor Vittorina era stata trasferita dall'ordine a Torino mi è pure spiaciuto...
... Insomma, per chiudere, oggi mi va di tornare ai vecchi tempi...voglio confondermi tra i rumori...gli odori e i malumori...fingermi trasparente e restare lì, muto (non difficile per me), e assorto nella fretta della gente che passerà e non capirà il senso di quelle pupille nascoste dietro a due lenti che, velocemente, rifletteranno senza...pensare...

Buonissima giornata... 

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