Buona (?) giornata...
Questa mattina avevo solo l'imbarazzo della scelta nell'occuparmi di un argomento per il POST mattutino... Il nuovo terremoto che ha scosso l'Italia, la nuova minaccia di alluvione a Genova, esattamente un anno dopo quella disastrosa del 5 novembre 2011...
Ho scelto la morte del cinquantaduesimo soldato italiano in missione in Afghanistan... Tiziano Chierotti...
Sarà perché l'Afghanistan è lontano...sarà perché vediamo i militari come i personaggi di un film...tutti bardati, armati sino ai denti...con occhialoni da sole, divise ipertecnologiche che li fanno sembrare invincibili... Sarà che andiamo di fretta...sta di fatto che ogni volta che sentiamo alla televisione la notizia di un nostro militare ucciso, ci commuoviamo, ci impressioniamo...ma avvertiamo quell'uomo come una persona lontana da noi...
Nel caso dell'ultima vittima apprendiamo, per esempio, che apparteneva al secondo reggimento degli alpini di Cuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense...che era alla sua prima missione...che lo scontro a fuoco è avvenuto nel villaggio di Siav, nel distretto di Bakwa, nella provincia di Farah... Nomi che difficilmente ricorderemo... Anche per questo il militare italiano, come gli altri cinquantuno, ci sembra lontano da noi...
...Poi capita che vediamo una fotografia...quella fotografia...sì, proprio quella pubblicata all'inizio del POST...vediamo Tiziano in abiti "civili" con il suo cagnolino...
Leggiamo che il militare aveva ventiquattro anni...che era originario di Sanremo, anzi di Taggia...un posto che noi piemontesi frequentiamo abitualmente... Poi vediamo altre foto, ricavate dalla sua pagina Facebook...
Lui che posa divertito come un bambino di fronte a nuovi giocattoli da farsi regalare...
... E altre...con la fidanzata...con gli amici...
Allora ci accorgiamo che Tiziano era uno di noi... Uno che, quando era in Italia, andava al cinema, in pizzeria, progettava il proprio matrimonio...temeva la crisi, si arrabbiava per l'aumento della benzina... Chissà...magari l'abbiamo incontrato quest'estate al mare...a Sanremo...o a Imperia... Di certo non si immaginava di dover morire a ventiquattro anni...per cosa? Per una guerra assurda...PARDON...la chiamano "missione di pace"...
Voi direte: "in fondo era il suo lavoro"... E io vi rispondo: Certo...e in quel tipo di lavoro, ovviamente, si mette in conto il fatto che il "lavoratore" possa anche morire...
Come lo chiamiamo questo: INCIDENTE SUL LAVORO?
Ogni giorno piangiamo vittime in cantiere, sulle strade... Lottiamo a tutti i livelli perché il lavoro sia più sicuro... Ci riusciamo, in parte...anche se i morti sono ancora tanti...troppi... La morte di un militare fa più male? Come si fa a rispondere? La morte fa sempre male...in ogni caso priva i familiari, e per sempre, della presenza del proprio caro... La morte sul lavoro, di qualsiasi lavoro si tratti, è, e rimarrà sempre, inconcepibile... Ma la morte di un soldato per mano di un altro "collega" di un altro paese...la morte di un essere umano, ucciso da un essere umano che neppure gli ha mai parlato, che neppure sa chi sia...è assurda, spietata, devastante...e direi grottescamente anacronistica...
Colui che ha ucciso Tiziano può darsi che in questo momento sia beatamente in giro con gli amici, con la moglie, solo con se stesso... Scrivo "beatamente" perché la morte arrecata a un proprio simile in guerra è moralmente giustificata...accettata... La coscienza vive serenamente...credo...
Invece no...non deve essere così... Nessuno, di nessun posto, può permettersi di tornare a essere come Caino... Il pianto ipocrita dello Stato italiano non mi commuove...è lui il "mandante" involontario dell'omicidio della cinquantaduesima vittima italiana in Afghanistan...nel nome di una pace che non si può e non si deve difendere con le armi... E' un ossimoro inaccettabile che deve cambiare...perché noi non vogliamo più vedere fotografie come quelle di Tiziano strappate dalla mano omicida di quella parte dell'umanità che non si commuove di fronte alla vita altrui...
Basta morti inutili...
Gridatelo anche voi...
Grande Enrico, sei riuscito a scrivere quello che ho sempre pensato e provato io in questi momenti ma per cui non son mai riuscita a trovare il modo di scrivere così appropriato come hai fatto tu GRAZIE ENRICO Grazia
RispondiEliminaGrazie a te per la condivisione... Un abbraccio!
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