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mercoledì 10 ottobre 2012

10/10/2012 Mercoledì mattino... Non siamo più formiche...ma...che ci cale?

Buon giorno...


Preferisco scrivere i POST come quello di ieri, sui Beatles... Invece...molto spesso guardo la televisione, ascolto la radio, leggo i giornali e, alla fine, mi escono parole tristi...o meglio...amare...
Ieri, per esempio, tornando da scuola, ho ascoltato il radiogiornale. Tra le tante notizie mi ha colpito quella che riguardava i consumi degli italiani, crollati drammaticamente come non mai o, perlomeno, come non si vedeva da decenni... Lo speaker aggiungeva che è crollata anche la propensione al risparmio... 
MA VA?! 
L'inviato aggiungeva una considerazione opinabilissima che suonava, più o meno, così: "non si comprende se gli italiani non risparmino perché non riescono più a mettere da parte somme di denaro o perché, in un'epoca come questa, si combatte la depressione anche spendendo, non avendo più fiducia nel risparmio"...



Ai signori economisti, ministri, sottosegretari, politici e tuttologi rispondo io, dal basso della mia assoluta ignoranza in materia...
Sono (e lo sapete) anche un insegnante...un insegnante di una città medio-piccola in una provincia medio-grande... Una Provincia periferica, e comunque non lontana da Milano, Torino e Genova, dove si produceva, si costruiva, si procedeva, si realizzava...
La scuola, come dico sempre io ai miei allievi, è un "laboratorio sociale", una società, appunto, in miniatura... Si eleggono i rappresentanti di classe, di istituto... Regolarmente ci si lamenta degli eletti... Ci sono gli onesti, i disonesti...i furbetti...gli ingenui...
Insegno nelle scuole statali da vent'anni...vi spiego io com'è cambiata l'economia degli italiani in quattro lustri... La percentuale di studenti lavoratori nel 1992 era quasi nulla... Una ragazza o un ragazzo che faceva la/il barista la sera e la mattina veniva a scuola, magari addormentandosi sul banco, era un caso raro, quasi da intervento in consiglio di classe... Nel 2012 più del 50% degli studenti lavorano tutti i pomeriggi...o la sera...o il pomeriggio e la sera... Se va bene lavorano solo nel week end... Nel 1992 i libri li avevano tutti... Certo alle scuole medie c'era già la pratica del prestito d'uso (c'era già ai miei tempi) ma erano veramente pochi gli studenti che lo utilizzavano... Molti si vergognavano persino... Oggi tutti vanno ad acquistare i libri usati nei negozi "specializzati"... C'è un vero commercio di libri usati all'interno della scuola... Siamo anche noi insegnanti che ci impegniamo a far veicolare gli scambi... Ci esponiamo anche con i rappresentanti per avere qualche copia da dare agli studenti maggiormente in difficoltà... Nel 1992 andavano in gita scolastica i due terzi degli studenti di una classe... Oggi molte classi non riescono ad avere i numeri per partire....
Vi faccio un esempio significativo... Da anni io e la mia collega di italiano organizziamo viaggi a Torino, al Teatro Regio, con l'obiettivo di far conoscere e apprezzare l'opera agli studenti delle classi quarte. Il progetto, bellissimo, porta i ragazzi più volte nel capoluogo piemontese... Nelle giornate torinesi si visita il teatro, si assiste alle prove, si assiste a una lezione sull'opera scelta, si assiste alla rappresentazione della stessa in una sera bellissima piena di grande musica, di gente imbellettata, di luci, di atmosfere suggestive... Dallo scorso anno non riusciamo più a organizzare il progetto... Sempre meno sono i ragazzi che se lo possono permettere... Quest'anno le classi del nostro istituto si perdono, a scelta, la Bhoème di Puccini, la Traviata di Verdi, il Don Giovanni di Mozart. Sapete in quanti hanno aderito? In quattro per classe. E sapete quanto costa il progetto, tutto compreso, chiavi in mano, viaggio incluso? 40 EURO! E non pensate che sia indolenza degli studenti... Le famiglie non possono più spendere quei soldi perché quelle poche decine di euro si sommano alle spese irrinunciabili quali l'affitto (o il mutuo) della casa, le bollette, le tasse (pure quelle scolastiche), il cibo, l'abbonamento dell'autobus, la benzina....
Allora, cari signori tuttologi che fate i conti in tasca degli italiani, sappiate che, al di là delle vostre congetture e delle nostre congiunture, gli italiani non risparmiano perché non hanno più nulla da mettere da parte... 


Cari signori esperti di politica economica ricordatevi che c'è gente che non solo non mette da parte ma si indebita per pagare l'ordinario, vende la casa per monetizzare e per non dover più pagarci le tasse spropositate sopra... Ieri sera ho visto la trasmissione "Ballarò" e mi sono incazzato...sì, avete capito bene... MI SONO INCAZZATO! DI NUOVO! A sentire il solito marcio di un'Italia che non marcia, a sentire gli sprechi, le costruzioni di cattedrali nel deserto che stride tremendamente con ciò che avviene in Europa... L'altra volta ci hanno fatto vedere come si vive in Germania... Ieri hanno intervistato gli olandesi...tranquilli, sereni, beneficiari di agevolazioni, rimborsi sulle tasse, contributi vari da far invidia ai nababbi del paese dei balocchi...
E alla radio ci vengono a dire che gli italiani forse non mettono più da parte i soldi perché hanno esaurito la fiducia nei confronti del risparmio e perché, in fondo, spendere tiene lontana la depressione... A tutti coloro che tentano in tutti i modi di trasformarci da formiche a cicale... 

faccio presente che ogni giorno che passa noi italiani ci sentiamo sempre più vermi...



ma, questo è certo, non rimarremo per sempre inermi...




Buona giornata?

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