Buon giorno...
Vi ho già raccontato dei miei esordi di musicista autodidatta e dell'organetto BOTEMPI...
Digitate la "parolina magica" nella striscia di ricerca del BLOG e troverete il POST di riferimento...
Anzi, di già che ci sono, vi allego il LINK del POST in questione....
Dopo la "rivelazione" alla mia famiglia delle mie capacità musicali (non pensate a nulla di eccezionale...comunque notevoli se si pensa che nessuno in casa si era accorto delle mie pratiche strumentali)...mio padre decise di acquistarmi uno strumento migliore...
Ci voleva poco... Non è che lui ne capisse molto...io meno di lui... Ogni scelta sarebbe andata comunque bene essendo abituato a quella "cosetta" più simile a un giocattolo che a uno strumento...
Così mi ritrovai in casa un ORGANO FARFISA... Per la carità...ottimo come primo vero strumento... Il pianoforte, però, era un'altra cosa...
I patti erano chiari: uno strumento nuovo in cambio delle lezioni di pianoforte... Non per diventare un vero musicista ma per imparare a "maneggiare" con cura lo strumento... Figuratevi! Io ai tempi ero un vero "lavativo"...a scuola non studiavo una riga di quello che mi assegnavano... Solo qualche anno dopo sarei diventato un "secchione"... Potete immaginare se io mi sarei messo d'impegno per studiare Musica!
Tuttavia accettai di buon grado... Il 12 gennaio 1975 mi recai in Corso Cavour, ad Acqui Terme, per la mia prima lezione di Musica... Era una domenica pomeriggio...erano le 14:00...e non ne avevo nessunissima voglia...
Ho ancora tutti i quaderni di allora...
Il mio primo insegnante era un po' avanti negli anni...e molto preparato... Io ho reagito come reagiscono molti allievi nei primi anni... Studiavo un'ora prima di andare a lezione... Me la cavavo...però devo dirvi che il mio povero maestro non si è divertito molto con me...
Dopo qualche anno non stette bene...mi ritrovai praticamente senza "guida"... Tanto non avevo nessuna intenzione di prendere la "patente"... Mio padre insistette...e mi mandò da un suo amico, più o meno della sua età, musicista appena sbarcato dalle navi... Era anche un jazzista...non sapeva più come fare per invogliarmi studiare e provò con il Jazz, appunto... Qualche germe attecchì...ma, di certo, non fui assalito dal sacro fuoco...né mi venne la "febbre"...ancora....
In effetti, diventando più grandicello, qualche segno della passione sembrava vedersi...al punto che dissi al mio secondo maestro che era mia intenzione iscrivermi al Conservatorio... Lui si spaventò...anche perché non era "aggiornato" sui programmi d'esame (così mi disse lui...o/e forse aveva poca fiducia nella mia costanza)... Mi consigliò di iscrivermi alla scuola di Musica "Franco Ghione" di Acqui Terme... Così feci e mi trovai il giorno dell'iscrizione al cospetto del Direttore che, pipa in bocca (allora si poteva ancora fumare nei posti pubblici) mi guardò perplesso... Più che altro guardava il mio programma che arrivava, sì e no, alle invenzioni a due voci di Bach... Disse: "è un po' pochino per ambire a fare l'esame del quinto anno da privatista in pochi anni"... E mi disse di aspettare perché entro pochi minuti sarebbe arrivata la mia insegnante di pianoforte....
Mentre attendevo mi guardavo intorno... C'erano molti ragazzi e molte ragazze della mia età...cioè, più o meno, così...
Era il primo giorno di lezione... Vidi una ragazza, molto giovane, carina... Pensai: "mi piacerebbe averla come compagna di solfeggio".... Immaginate un po': era la mia insegnante di pianoforte! Io avevo sedici anni, lei diciassette... In realtà aveva dieci mesi più di me poiché io ero di ottobre e lei di dicembre dell'anno prima... era stata una bambina prodigio... Già diplomata con dieci e Lode, era già insegnante...Immaginatevi un po': mi sono innamorato a prima vista! Naturalmente il mio rimase un amore platonico (con qualche dubbio)... E volete sapere una cosa? L'amore è cieco ma non è sordo... Era l'inizio di ottobre.... a settembre dell'anno successivo, il 16 settembre per la precisione, io avevo già conseguito la licenza di teoria e solfeggio e il "compimento inferiore" (il quinto anno) di pianoforte... Impresa notevole: due "pivelli" che insieme facevano circa trentadue anni di età, avevano "sbaragliato" la commissione di "professoroni" del conservatorio... Nessuno ci credeva...io sì...credevo in lei...nel suo nome strano...nel suo sorriso...e nella sua enorme passione, certamente condivisa ormai pienamente anche da me...quella per la Musica...
Un anno più tardi emigrò all'estero in cerca della sua carriera e della sua nuova famiglia... Non ne ho più saputo nulla... Ormai ero in grado di camminare da solo nel mondo meraviglioso in cui vivo tuttora...in quel mondo che si chiama Musica e da cui non uscirò mai...più...
Buona giornata...
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