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mercoledì 17 ottobre 2012

17/10/2012 Mercoledì mattino...Dall'album dei ricordi...

Buon giorno...


Ieri...martedì mattina...sono quasi le undici... Sono nel cortile della mia scuola, il "Lanza"...mi tocca fare vigiLANZA ai ragazzi nell'intervallo... Le cose sono cambiate al Lanza...c'è più rigore, più disciplina, più controlli... E io, musicista a tempo pieno e insegnante PART TIME, e comunque entrambi per vocazione (che non viaggia mai a regime ridotto...o c'è o non c'è) mi trovo a dover "sorvegliare" i ragazzi del Lanza... 
Mi hanno assegnato la "terra dei cachi". Perché la chiamiamo così? La "terra dei cachi" è la zona dov'è collocata la palazzina della ex scuola Hugues, poco lontano dal corpo centrale della nostra scuola. E' dall'altra parte del cortile... Le fa da guardiano un bell'albero di cachi. I suoi frutti stanno pian piano maturando...tra un po' si divertirà a fare il tiro al bersaglio con insegnanti e allievi che deambulano da una palazzina all'altra....
Sono quasi le undici...vibra il mio iPhone...c'è una notifica... Si parla di Francesco Ghiaccio che sembra aver commentato qualcosa su Facebook in cui vengo citato anche io... 
Vado a vedere e vengo proiettato indietro di anni...almeno dodici...forse tredici...comunque tanti, per chi vive a scuola... Significa più di due interi quinquenni passati in quelle aule... Per quanto mi riguarda parecchie centinaia di alunne e alunni...
Quella fotografia ha un forte potere evocativo... Mamma mia... Quella classe... Non nascondo che quel gruppo è stato uno di quelli che mi è rimasto nel cuore, uno dei pochi a cui mi sono permesso di scrivere, alla fine dell'ultimo anno scolastico, una lettera... Ragazzi come gli altri...diventati trasparenti ma ancora ben radicati nel mio cuore...
Con Francesco siamo andati oltre, siamo diventati amici...
Guardatelo Francesco...o GLASS...o ICE che dir si voglia...è seduto tra Ivana e Elisa... Qualcuno lo riconosce?


Beh...ora è decisamente più "affascinante"... Che dite?


Ogni tanto, come quest'estate, lavoriamo insieme, condividiamo esperienze cinematografiche... Con le altre ragazze e Andrea, l'altro "uomo" del gruppo, ci siamo persi di vista... Jlenia no, la vedo ancora ogni tanto...fa l'insegnante e, saltuariamente, ci incontriamo all'interno di progetti comuni...
Eppure, rivedendo quei volti...riaffiorano mille sensazioni incredibili...  Stanno ben nascosti negli angoli meno utilizzati del mio cuore e del mio cervello...e poi...basta una foto postata alle undici del mattino di un comunissimo martedì e PAF...il cortile torna ad essere quel cortile... I suoni sono altri...la luce cambia... In effetti la scuola è sempre la stessa...sono cambiati un po' di accessori...ma la struttura è invariata... Eppure è tutta diversa... E' cambiato il preside, è cambiato il 90% del corpo docente...sono cambiati tutti gli allievi... La scuola la fanno gli uomini non le porte... Guardo la foto...riaffiorano i nomi... Elena, Sara, Ivana, Francesco, Andrea, Paola, Jlenia, Elisa...ci sono tutte/i... C'è anche le Prof... Lia G... Ormai da tanti anni insegna al Peano di Tortona...e ...la Prof. Camilla B... Lei divide ancora con me l'onere e l'onore di mandare avanti quel baraccone del "Lanza"... Siamo arrivati insieme, nel lontano 1995...a volte ci accapigliamo...ma siamo amici... Lei sopravviverà a me in quella scuola... Sarà l'ultima di quella fotografia a tenere un contatto con quell'annata perfetta... Io sparirò per andare in un altrove che spero sia importante ed emotivamente gratificante... Mi guardo nella foto...sembro più grasso... I capelli sono ancora quelli...gli occhiali no... Di certo ora non indosserei più quel giaccone...per il resto...sono io...

Buona giornata...

2 commenti:

  1. Caro Enrico ci hai fatto un altro regalo, sappiamo bene che hai avuto centinaia di studenti e che a tutti hai donato l'affetto che in quegli anni dimostravi per noi, ma sapere che ti siamo rimasti nel cuore oltre che nei ricordi ci riempie di orgoglio e commozione. Rispondiamo qui, dopo più di dieci anni, alla lettera che ci scrivesti tu. Ci teniamo a dirti che grazie alla tua capacità di tenerci uniti, a quel tuo essere un po' docente e un po' amico, noi abbiamo potuto riconoscerci come gruppo e compagni di viaggio di un cammino che ci ha fatto diventare quello che siamo oggi. Grazie caro prof per il tuo modo di insegnare, di vivere, grazie per la tua musica, per gli spettacoli, per le gite e le emozioni che hai avuto il coraggio di regalarci.

    I tuoi ragazzi dall'album dei ricordi

    p.s. Salutaci “Camilla B.” l'ultimo baluardo, non farla arrabbiare troppo altrimenti son guai!!!

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    1. Quel giorno, l'ultimo della nostra vita scolastica insieme, sapevo che non si sarebbero interrotti quel filo e quel feeling così belli e sinceri...

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