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lunedì 22 ottobre 2012

22/10/2012 Lunedì mattino... L'anima e la fantasia....

Buon giorno...

Ieri ho avuto modo di incominciare a elaborare la perdita della mia cara zia Angela, "Suor Sabina"...suora francescana di N. S. del Monte di Genova dov'è stata per oltre cinquant'anni, molti dei quali passati a svolgere l'incarico di madre badessa... Vi ho raccontato ieri la storia della mia scoperta della "vocazione" musicale nel suo convento...
...Convento in cui sono tornato ieri per omaggiare la sua salma...
Cessati i clamori del concerto di Milano, ho avuto modo di entrare nel vivo della temperie emotiva che, dopo il primo sbandamento, pervade i miei pensieri da quando ho appreso la notizia della morte di Zia Angela...
Un'ora di viaggio in auto per passare dall'umido clima del Piemonte ai 26 gradi di Genova... Un'ora di viaggio tra il traffico...



Il mare che, come in ogni viaggio, spunta all'improvviso e mi sorprende sempre...


Attraverso le infrastrutture autostradali imponenti e algide...


...e poi...Genova...con i suoi simboli...


...di questa vita terrena a noi tanto cara...che stride con la morte... 




...e stride soprattutto quando arriva la dipartita di una persona cara...

E poi...il convento...con la solita pace...quella di sempre...ma più triste...il convento non è più lo stesso...per il momento...



In quel convento c'è sempre allegria... Le consorelle di Suor Sabina, Zia Angela, oggi non possono fare festa... Mi sono trovato parecchie volte in quel posto di silenzio e gioia... Ho visto e sentito cantare le suore del Burundi che si accompagnavano con le loro percussioni e pregavano con canti molto lontani da quelli che ci immaginiamo nei conventi...
Oggi quelle suore sono silenti...passano veloci senza farsi notare, nel rispetto del momento...
(per rispetto alle sorelle pubblico fotografie sfuocate...)


Le "compagne" di più lungo corso sono pensierose... Sanno che la morte per loro...per tutti è solo l'inizio...ma dopo oltre cinquant'anni non si può essere felici per la "partenza" di una componente della propria famiglia...


E si danno un gran da fare per tranquillizzarci... "Lei ora sta meglio...noi dobbiamo ancora lottare su questa terra...lei è finalmente in pace"...


Nei loro occhi brilla quella scintilla che hanno solamente quelle persone che vivono nel profondo una vera fede... Eppure...sono tristi...anche loro... Li vedo quegli occhi che trattengono a fatica le lacrime... Non possono piangere in pubblico...se no noi come facciamo ad avere fiducia?
Guardo la targa sul coperchio della bara di mia zia... Nata il 21 ottobre...morta il 20 ottobre... E' come se si fosse chiuso un cerchio della sua vita... Un ciclo...lungo...attivissimo, fatto di missioni in Burundi, di malaria, di acciacchi...chiuso prima del compimento del suo ultimo anno... Un cerchio perfetto... Un segno?


Ora, vedendola così distesa nella bara penso che lei è morta davvero in pace... Ricca di fede... Nessun bene materiale in suo possesso...un abito, pochi effetti personali, il mio CD...qualche fotografia...null'altro... Ricca di Dio non ha avuto paura di lasciare questa terra per il suo regno dei cieli... Nulla di quello che ho incontrato fuori da questo luogo di pace le appartiene... Automobili, palazzi, carriere, crociere, soldi... Non le deve essere stato difficile andarsene di là...ricca di future aspettative... E noi? Noi comuni mortali? Attaccati alla "roba?" Non è che abbiamo paura di morire soprattutto perché abbiamo paura di lasciare tutto quello che abbiamo qui?
E' da un po' che lo penso e lo scrivo... In futuro cercherò di dare maggior peso alle cose immateriali... In un futuro, spero lontano, voglio morire ricco di emozioni, di viaggi, di luoghi visti, di tutto ciò che posso introiettare dentro di me... Voglio lasciare musica che possa sopravvivere a me... Non voglio dare peso alle cose che si toccano... Voglio arricchire la mia anima... L'anima, secondo James Hillman, che si rifà a Jung, "'Within', dentro, non è semplicemente dentro il mio petto"... "L'anima crea ricettacoli in ogni luogo, in qualunque luogo, per il fatto stesso di entrarvi dentro".
Se ho capito bene il suo pensiero, e quello di Jung, ogni evento, bello o brutto, contribuisce ad arricchire la nostra "anima"... La vita ha un senso se facciamo tesoro di quello che ci attraversa...bello o brutto che sia... La morte dei nostri cari arricchisce la nostra anima...la rende più importante e più solida...
Per Hillman per ottenere questo si deve utilizzare lo strumento della "fantasia"... "I fenomeni prendono vita e diventano portatori di anima attraverso le nostre fantasie immaginose su di essi"...
Nel convento di N.S. del Monte, a Genova, io ieri ho trovato tanta "fantasia"...tanta anima...tanta fede... Così connesse e condivise da non poterle scindere e distinguerle...
...

Il ritorno è stato tranquillo... Là fuori tutto era come sempre.... 

Genova con i suoi simboli...






...un cielo plumbeo... Meno gradi nell'aria...poca "fantasia"...



Dall'autostrada una sola gigantesca pala eolica gira e avvita il tempo...cerca di smuovere l'aria e, con essa, la fantasia... La pala, come le lancette di un grande orologio...mi ricorda...ci ricorda...che il tempo per l'anima arriva per tutti...












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