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venerdì 19 ottobre 2012

19/10/2012 Venerdì mattino... La viola contro corrente...

Buon giorno...


Di solito nel mio BLOG parlo di me...entro anche nell'intimo dei miei pensieri...ma non in quelli degli altri. Oggi, invece, vi voglio parlare dell'incredibile storia di Claudio Gilio... Non l'avrei mai fatto se non fosse uscito quest'articolo che, di fatto, legittima la mia pubblicazione...
Qualche mese fa sul BLOG, una delle mie assidue lettrici, Angela, mi ha fatto una domanda: "come mai Claudio Gilio suona la viola al contrario?" Non ritenevo dovessi essere io a rispondere e segnalai a Claudio la domanda... Lui rispose piuttosto cripticamente... In questi giorni, però, la risposta è stata data nelle pagine del Secolo XIX...


Quante volte vi ho parlato di Claudio Gilio, il mio socio nella grande avventura di ACROSS DUO? Lo chiamo scherzosamente "socio" mentre lui sa...e io so...che è un grande amico... Siamo diventati amici in fretta...perché, alla nostra età, non possiamo permetterci il lusso di tergiversare, di studiarci... Alla nostra età si tagliano i preamboli e si va al sodo... Se poi è la Musica il comune denominatore...allora...si fa ancora prima...
Oggi vi voglio parlare di lui...l'ho già scritto...e della sua forza straordinaria... Una forza d'animo che solo la Musica...e la religione (per chi ci crede) riesce a infondere...

Ma prima vi racconto come ci siamo conosciuti io e Claudio...


Circa cinque anni fa ho accompagnato al pianoforte una mia giovane  amica al concorso di canto che si teneva al Teatro Chiabrera di Savona... Probabilmente ho suonato piuttosto bene perché l'anno successivo sono stato "scritturato" dal Concorso come pianista accompagnatore ufficiale... Lì ho conosciuto il "M° Gilio"... La volete sapere una cosa? Il primo anno non ho neppure capito chi fosse... Sentivo sempre parlare di lui...sapevo che era in commissione in qualità di Direttore e Presidente dell'Orchestra Sinfonica di Savona, nonché direttore dell'Accademia musicale della stessa città... Avevo un dubbio: era lo spilungone alto più di due metri o l'altro tipo bassino che assomigliava un po' a Giacomo del trio comico "Aldo Giovanni Giacomo"?...
Il mistero si è svelato l'anno successivo in un'altra edizione del concorso... Quell'anno per me fu tremendo perché, in quei giorni, morì mia madre... Nonostante il dolore decisi di non disertare la finale con il pubblico  della competizione al Teatro Chiabrera della città ligure. Per me fu uno sforzo enorme (era morta proprio il giorno della finale)... Claudio deve aver apprezzato la mia "serietà professionale", si deve essere riconosciuto nella mia determinazione e spirito di sacrificio... Era il 21 maggio 2010...
A Settembre mi ha telefonato per chiedermi se mi andava di condividere un progetto con lui... Sono andato a Savona ed è nato ACROSS DUO...

Quel modo di suonare "strano"...


Da subito ho notato che Claudio suonava la Viola al contrario... Ho pensato fosse mancino...e comunque...non avevo nessuna voglia di fargli domande... Certo è piuttosto curioso vedere tutta la sezione degli archi dell'orchestra che fa oscillare "armonicamente" l'archetto in una direzione mentre un solo strumento, la viola di Claudio, "naviga" contro corrente...
Prova dopo prova, come ho già scritto, io e Claudio siamo diventati veri amici... Ne ha beneficiato la nostra Musica che ha fatto progressi esponenziali per quanto riguarda l'intesa, l'interpretazione... 


I giorni passavano e arrivavano i primi concerti...nel frattempo ci siamo raccontati, conosciuti... Alla fine la verità è saltata fuori... Un incidente gravissimo, capitato a Claudio appena diciassettenne, ha distrutto la sua mano sinistra, proprio quella che deve percorrere il lungo e in largo il manico della viola alla ricerca del suono "esatto" e dell'agilità più "naturale"... Non voglio pensare come avrei reagito se la cosa fosse capitata a me... Voi capite cosa vuol dire per un musicista venire menomato negli arti superiori, vedere compromessa la propria carriera? Leggete il toccante articolo all'inizio... Io mi sono commosso perché ho visualizzato in quelle righe un Claudio giovanissimo, promessa del concertismo, che, di punto in bianco, si è trovato a dover rinunciare al suo sogno... e chissà quanta gente gli ha detto a quei tempi: "devi già ritenerti fortunato che sei vivo"... Ma un musicista se perde il dono della Musica muore dentro... Oppure trova il modo di rinascere in una nuova vita... Dipende dalla sua forza d'animo, dalla sua passione, dall'amore per il proprio strumento e per se stesso...
Sta di fatto che Claudio Gilio, dopo un momento di "sbandamento", ha trovato il coraggio di provarci... 


La sua linfa vitale, fatta di note, lo ha fatto riemergere dal suo incubo... Ma voi sapete cosa significa per un violista (o violinista) destro dover "insegnarsi" di nuovo a suonare, partendo da zero, anzi da sotto zero? Perché, vedete, il cervello col tempo memorizza movimenti e atteggiamenti destrorsi e non accetta "tiri mancini"...
Sta di fatto che Claudio Gilio ce l'ha fatta... Ce l'ha fatta eccome! E' davvero un grande esempio per tutti...soprattutto per i giovani...che devono dimenticare di inserire la parola "resa" nel  loro vocabolario... E io, che tendo a spaventarmi del mio futuro...soprattutto adesso che ho intrapreso una strada complicata dal punto di vista professionale, guardo con stupore e ammirazione Claudio Gilio che suona con leggerezza e grande capacità uno strumento che altri avrebbero, senza pensarci, riposto per sempre nella custodia...definitiva bara di sogni e progetti...


Claudio Gilio...come il pianista austriaco Paul Wittgenstein che, perduto un braccio nella prima guerra mondiale, trovò il coraggio di riprendere a suonare... Ravel, tra il 1929 e il 1930, gli scrisse il celebre concerto in Re Maggiore per la sola mano sinistra...fu l'inizio della sua rinascita... Claudio Gilio come Alex Zanardi...che, rimasto senza gambe, si è buttato anima e il resto del corpo negli sport di ogni tipo arrivando a stravincere le Paralimpiadi di Londra 2012...e a vincere nella vita...
Grazie Claudio che mi hai scelto per contribuire a far volare la tua viola in zone inesplorate del nostro sentire...  Grazie perché con il tuo "miracolo" ci insegni che è possibile sconfiggere ogni nostra paura...fondata o infondata che sia...


Un ringraziamento a Ivano A. Antonazzo per le belle fotografie...


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