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giovedì 8 maggio 2014

08/05/2014 Giovedì mattino... PENSIERI SERI... Prima...durante e dopo...

Buon giorno...



Ore 05:21... Eccola...la sveglia...come ogni mattina... Solo che oggi non è un giorno normale... oggi è il giorno del debutto de "La vita in gioco", lo spettacolo che ho scritto CONTRO il gioco d'azzardo...
Niente lezioni a scuola oggi... Ma poi, secondo voi, mettere in scena spettacoli teatrali non è come fare lezione?
Dicevo... Oggi è il giorno de "La vita in gioco"...
Alle 09:00 ci sarà il debutto ufficiale... Alle 11:00 la prima replica... Alle 21:00 la seconda...
In mezzo, alle 14:30, le prove dello spettacolo "Tutto è greco" che debutterà il 3 giugno...poi, alle 17:00, le prove de "La vita in gioco"...in teatro...  Qualcosa da sistemare c'è sempre!
A proposito di teatro... Ieri vi ho fatto immaginare con questa fotografia...


Avete risposto in tanti... Brevi frasi...ma convinte!
Che strano... Quasi tutte/i avete pensato a me sfinito...abbattuto...quasi morto...
Mi stupisco perché io, in quella fotografia, non ero per nulla abbattuto... Lo scatto risale al 28 aprile 2012. Due ore dopo avrebbe debuttato il mio spettacolo "Come in una clessidra", scritto per raccontare il dramma dei malati di mesotelioma pleurico causato dall'amianto...
Quelle ore, e l'ho già scritto, sono le più belle delle giornate teatrali... Tutti, attori, ballerine, assistenti alla regia, si ritirano... Alcuni vanno a casa...altri si rintanano nei camerini... Il palcoscenico rimane meravigliosamente vuoto... Ecco...quell'attimo, che dura pochissimo (di solito arrivano quasi subito i vigili del fuoco a fare il sopralluogo... A seguire arrivano  le maschere), è bellissimo... Io non posso mai andare a casa in quegli istanti pre-spettacolo... Abito troppo lontano...
Rimango lì...in quel tempio... Lì, finalmente, cala in quei brevi istanti un silenzio irreale...fatto di reminiscenze e di attimi già stati...
Allora io, sempre, mi corico...mi distendo su quelle tavole di legno e cerco di farmi assorbire da quell'energia frutto di migliaia di piedi che lo hanno calpestato... 
Su quei piedi ci sono state migliaia di teste...e hanno pulsato migliaia di cuori... Ecco...io cerco di assorbire quelle energie...
Quelle tavole di legno, oggi sono diverse dai tempi della fotografia... Le hanno appena levigate nel corso degli ultimi lavori di restauro, appena conclusi...
Ho bisogno di quegli attimi di pace perché, di lì a poco, il mio stato d'animo cambierà... All'aprirsi del sipario io sarò sospeso tra l'esaltazione e il terrore... Il mio cuore impazzirà... Quell'uomo, apparentemente morto, sarà davvero in bilico tra l'esistere e il non essere più... Quello stato di cose persisterà sino al chiudersi definitivo del sipario...
Allora la gioia prenderà il sopravvento...
Il giorno seguente, quando ogni goccia di adrenalina mi avrà abbandonato, mi troverò di nuovo a terra, spiaggiato, schienato... In quel caso, però, sarò davvero più morto che vivo, sarò l'ombra di me stesso...carico di emozioni positive, allegre, tristi (quando un'avventura come quelle che viviamo in quel teatro finisce si è sempre un po' tristi)...spento...senza alcuna energia...
Ecco...allora quella fotografia potrebbe cambiare aspetto...
Potrebbe... 
Perché la mia immagine, quasi crocifissa, appartiene a quell'attimo prima dell'alzata del sipario...e quell'attimo mi salva sempre...

Buona giornata...soprattutto al CAST di "La vita in gioco"...

Alcune immagini carpite durante le prove generali da Sabina Ganora...


















  

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