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giovedì 17 ottobre 2013

17/10/2013 Giovedì mattino PESCIADE... Oh Sonno...Ho sonno...

Buon giorno...


Questa mattina le sveglie son suonate, come al solito, alle 5:21... Al suono della prima (ne metto ben quattro) sono stato colto da depressione... Capita tutte le mattine!
Appena sveglio il sonno è così invadente, prorompente, che vengo assalito dalla tristezza. Mi passano in rassegna tutti gli impegni della giornata e mi viene male...
Oggi, per esempio, il mio giovedì è così costruito. Tra poco parto e andrò a Casale Monferrato dove farò lezione tutta la mattina, sino alle 13:00... Al termine tornerò a casa, studierò un paio d'ore il pianoforte, farò la doccia e partirò alla volta di Milano dove, al Bobino Club, dalle 19:00 alle 22:30, terrò, praticamente, due concerti consecutivi...
Finito di suonare, dopo un po' di public relations, tornerò a casa dove arriverò abbastanza tardi... Domani, poi, la sveglia suonerà alle 05:21...e tutto ricomincerà...da capo...
Capirete quindi perché ho appena scritto questa ode dedicata al sonno... l'ho intitolata: Oh, sonno, ho sonno!

Oh, sonno...ho sonno!

Sapete cara gente che vi dico?
Lo affermo senza certo più smentire,
io, com'è vero che mi chiamo Enrico,
sì,  tornerei già subito a dormire!

Quando la sveglia suona e tuona all'alba
sgranati gli occhi su, sino al soffitto,
con una faccia stralunata  e scialba,
penso: "chi più di me è derelitto?"

Cerco il coraggio di posare a terra
i piedi che non dan segni di vita
come soldato pronto per la guerra
rompo il silenzio urlando: "orsù, è finita!"

Barcollo, e da questo si deduce,
che a causa della mia memoria corta,
scordato ho di accendere la luce
prendendo una craniata nella porta.

Dal naso scende giù copiosa goccia
di sangue, sulla bocca e sopra il mento,
a questo punto è urgente far la doccia
prima che si rovini il pavimento

Ma l'acqua fredda, haimè, non è bastata
a dare quella carica che voglio 
rimango come resta la frittata
quando galleggia cotta dentro l'olio.

Cerco la forza di portarmi avanti
mi servono i vestiti, dove sono?
Al posto dei calzini metto i guanti
m'inciampo e son di nuovo a terra, prono!

Il tempo corre, urge fare in fretta,
dov'è la caffettiera, devo bere!
Mi son sbagliato, questa è una peretta,
avrò mica la faccia per sedere?

Rinuncio al buon caffè, partirò senza,
mi volto molto lesto, devo andare,
e mentre giro, contro la credenza,
la faccia mia si va proprio a stampare.

Signori miei, vi giuro se rinasco,
altro lavoro cerco e più vicino.
A casa girerò sempre col casco
anche se mai ho avuto un motorino.

 Oh sonno, ho sonno, e sono qui che sogno
dormite molto lunghe e rilassanti
son proprio quelle di cui ho bisogno
ma quante sveglie ancor ho io davanti!

Buona giornata...







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