Care lettrici e lettori fedeli, il conteggio di Net-parade,ogni mese, parte da zero. E' mia intenzione posizionare il mio BLOG nel punto più alto possibile delle classifiche. Per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Cliccate sul banner qui sopra. Non occorrono dati personali, basta cliccare su "sì, confermo il voto"...SI PUO' FARE OGNI ORA! GRAZIE!

venerdì 11 ottobre 2013

11/11/2013 Venerdì pomeriggio... Il finale non c'è...

Buon pomeriggio...


Questa mattina vi ho raccontato il mio disagio... 
Non mi passerà tanto facilmente... Oggi ho deciso di pubblicare un video... Nel video c'è un mio brano, inedito, scritto lo scorso giugno... Il titolo? "Il finale non c'è"... 


Parla di teatro, dell'esperienza straordinaria di condivisione con i miei "compagni di avventura" che per anni hanno lottato sulle tavole del palcoscenico del Municipale di Casale, e di altre città, nel tentativo di vincere e convincere un pubblico sempre numeroso ed esigente... 


Quella "lotta", quegli obiettivi hanno rafforzato la nostra unione...hanno azzerato le distanze, anche cronologiche, tra me e loro... Perché l'arte non ha età... 


Vive in un presente tutto suo che pare morire ogni volta che il sipario si chiude...
E tutte quelle volte che un'esperienza straordinaria come le nostre si è conclusa io ho pensato: "il finale non c'è!"....


Quest'anno, dopo la fine di un anno scolastico durissimo, avvertendo con peso l'ennesimo distacco di alunne e alunni che lasciavano la mia scuola, ho scritto questa canzone...e l'ho affidata alla voce meravigliosa di Sabina Ganora, prossima a lasciare, pure lei, il "Lanza"...


Riascoltandola mi fa pensare che in fondo, alla luce dei nuovi fatti, sono stato abbastanza "profetico"...
Ve la regalo...nel giorno in cui, ancora una volta, rinasco in un nuovo anno che, si spera, sia bello e "giovane"...




Sulla mia pagina Facebook, tra tutti i bellissimi commenti arrivati a corredo della mia notifica, c'era anche questo... L'ha scritto Francesco Ghiaccio, mio allievo di fine anni novanta... Ora mio grande amico... Francesco è un affermato sceneggiatore del cinema... Quando può viene ad aiutarci nel difficile compito di allestire spettacoli più grandi di noi...e io aiuto lui tutte le volte che posso... Francesco, come ho detto, mi ha regalato queste profonde parole che io vi giro immediatamente...


Se unire i ragazzi, farli sentire parte di un progetto, renderli vivi, coraggiosi di affrontare la scena, capaci di esporsi al pubblico giudizio, sognatori, pensatori, felici... se tutto questo significa per un docente allontanarsi dai propri doveri didattici allora è meglio mettere al posto del docente un manichino che ripete la lezione e al posto dei ragazzi altri manichini. Se poi l'accusa è che uno spettacolo serve soltanto all'orgoglio dell'artista mi permetto di dire che è ovvio, ogni artista ha bisogno di nutrire il proprio orgoglio. Il miracolo accade quando quel bisogno di nutrire se stessi diventa condivisione e incanto per gli altri. E' un incontro, uno scambio.
Io ho recitato nel primo spettacolo concepito da Enrico e dai docenti e dai ragazzi del Lanza, “Grease”. Ho continuato a recitare anche negli spettacoli successivi e dopo il diploma ho aiutato nella messinscena Enrico e gli altri docenti (ricordo soprattutto il grande impegno della Prof.ssa Massa) e tutti gli altri ragazzi che si assumevano la responsabilità di dirigere gli attori, o si improvvisavano direttori di scena/costumisti/musicisti... chi non è mai salito su un palco, chi non ha mai atteso l'apertura del sipario, chi non ha mai generato una risata o la commozione nel pubblico non può capire. E non può giudicare l'effetto benefico che una situazione tale, così potente, genera in un ragazzo. Ragazzi che sono resi imbecilli dai media, dalla pubblicità, dalle mode si ritrovano a scuola e nel costruire qualcosa insieme si salvano. Con i ragazzi ho visto recitare anche molti docenti e ho sempre sentito l'appoggio dei dirigenti, dunque ora non posso credere che tutti questi anni vengano liquidati in un lampo, perché inutili. Preferisco pensare che sia finito un ciclo, succede in ogni campo. Preferisco credere che quell'energia si sta trasformando in altro. Preferisco pensare che tu Enrico continuerai a suonare altrove, preferisco immaginare quei ragazzi che hanno recitato con te già grandi, custodi di qualcosa di prezioso. Buona fortuna a chi resta, a chi domani dovrà rispondere ai doveri didattici, a chi siede tra i banchi. A chi spera ancora.


Ed ecco il video che vi giro... Lo dedico a tutte le mie allieve a tutti i miei allievi di tutti i tempi...passati...presenti...futuri...




UN ANNO DI BLOG
11 Ottobre 2012



1 commento:

  1. Se le persone riuscissero a riconoscere l'Arte e la Volontà, sicuramente non le lascerebbero fuggire!
    Ma per riconoscerle bisogna avere un Cuore e l'Intelligenza...
    Auguri Maestro!

    RispondiElimina