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sabato 22 settembre 2012

22/09/2012 Sabato mattino... Il futuro, duro, dei ragazzi...

Buon giorno...



Sarò anche entrato in regime di PART TIME, sarò anche un docente a mezzo servizio...ma non riesco a vivere i disagi dei giovani, dei miei allievi, a metà... Prima che le mie studentesse e i miei studenti diventino "trasparenti", vivono nei banchi della mia aula di Musica per cinque lunghi anni... Qualcuno si ferma anche un po' di più...volente o nolente... I miei allievi, e soprattutto le mie allieve (visto che sono la maggioranza), diventano una sorta di nipoti...non dico figlie...forse sarebbe troppo...ma nipoti sì... E, dopo tutti questi anni, acquisiscono una certa confidenza che permette loro di esternare ogni pensiero e moto dell'anima... L'altro giorno, in una quinta, una mia allieva ha gridato tutto il suo scoramento nei confronti del proprio futuro di quasi ex studente, di prossima ragazza "trasparente"... Le sue parole sono state, più o meno, queste: "Non vedo l'ora di uscire da questa scuola del cavolo... Ci ho messo sei anni...e dovrei anche andare all'università? E perché mai? Per gravare ancora sulla mia famiglia? E dopo? Che speranze avrò? Di trovare un lavoro? Lei mi assicura che con una laurea del cavolo, in questo paese del cavolo, io riuscirò a trovare lavoro?"


Quanti punti di domanda! No  ne ho mai trovati tanti in una sola conversazione! E pure a raffica! E, se non sto attento, finisce che faranno il paio con i miei punti esclamativi!
Ho pensato: "come darle torto? Oggi la disoccupazione giovanile, nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 24 anni, è del 33,9%. Un record assoluto e assurdo!" 


Prima di parlare mi sono scosso: "Non devo pensare così", mi sono detto,  " è sbagliato di fronte a dei ragazzi già turbati". Allora ho fatto questo ragionamento...con lei e la classe intera... Troppo facile pensare: "è tutto inutile, non serve a niente andare all'università...è stata persino una perdita di tempo frequentare cinque anni di scuola superiore". Questi sono errori madornali... Ogni ragazzo ha il diritto/dovere di sognare, di avere aspettative e di lottare per realizzarle... Certo il momento è quanto di peggio una società civile possa offrire a un libero cittadino... Ma cosa deve fare un ragazzo (o una ragazza) diciottenne, rinunciare? NO! ASSOLUTAMENTE NO! Gli ideali sono la benzina della vita. Tutti noi dobbiamo avere obiettivi altisonanti, magari 'esagerati'...può darsi sproporzionati... Ma quello che conta è che non passi il messaggio qualunquista "tanto vanno avanti solo i 'paraculi'...tanto non ci sono posti di lavoro...per fare la cassiera al Bennet mi bastava la terza media..."


"Così non va! Fin da piccolo l'uomo deve imparare a volare...alzarsi dal "piattume" e dal pattume delle convenzioni e delle convinzioni sbagliate... Volete fare gli astronauti? Provateci... Volete diventare piloti di formula non rinunciate all'idea... Volte fare il medico, l'avvocato, il notaio, l'idraulico...e molto altro? Desideratelo e studiate tanto tanto tanto tanto tanto... Certo i sogni vanno a braccetto con i sacrifici... I sogni non esistono solo nella nostra fase REM del sonno...ma esistono nella nostra vita reale... Ragazze e ragazzi, scrollatevi di dosso i luoghi comuni...partite dal presupposto che tutti i lavori hanno bisogno di persone... Per emergere dalla moltitudine di aspiranti disoccupati, aspiranti infrangitori di sogni occorre desiderare con tutti noi stessi ciò che vogliamo...studiare ogni giorno e tutto il giorno per quello che si vuole ottenere...non allentare mai la concentrazione...essere entusiasti dei nostri progetti... Dall'età delle 'medie' ho saputo, sentito, che avrei fatto il musicista... Tutti mi hanno scoraggiato...non la mia famiglia... Mio padre e mia madre mi hanno sempre detto: "se è quello che vuoi fare, FALLO!" e l'ho fatto...ed esorto i giovani del secolo XXI a fare altrettanto... La forza della forza di volontà è quell'arma in più che possiede chi non si fa influenzare dalla paura di vincere...

Buona giornata...

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