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venerdì 21 settembre 2012

21/09/2012 Venerdì mattino... Autunno....Come le foglie

Buon giorno...


Quell'uva che la natura mi ha regalato all'inizio dell'estate...in un posto strano...su cui solitamente non si arrampica nulla



...è cresciuta, ha cambiato colore, è diventata adulta...
...E' il miracolo delle cose che cambiano...



E' davvero curioso che i colori più belli della natura, della nostra natura, quella in cui viviamo immersi in tutto lo stivale italico, siano regalati dall'autunno... E' quasi come se la natura stessa ci dicesse: "cari figlioli, lo so che non vi vado molto a genio...so che preferite la mia cugina estate, so che vi rattristerete vedendo le giornate sempre più corte, piovose e nebbiose...allora io risarcisco la vostra tristezza con i colori più belli che ho..."


Chi può mettere in dubbio che gli alberi, con quelle foglie rosse fuoco, non siano veramente spettacolari? Quando mi arrampico su per il Sassello in cerca di mare, in cerca di estate, o semplicemente in cerca di altro, tra settembre e ottobre rimango stupito da quei rossi...da quei gialli...da quei profumi... Odore di funghi che si mischia all'umido... Riflessi del Sole sulle foglie che davvero sembra che incendino gli Appennini che, come pennini inchiostrati, ritoccano lo stato d'animo della nostra fantasia...
Sì, la natura ci vuole risarcire del nostro autunno interiore... Quel rosso vivo non rima con il nostro avanzare del tempo... Quel rosso si stacca dal nostro inesorabile invecchiare... 


L'uomo, nel suo autunno, cambia il colore dei suoi capelli che diventano bianchi... La natura no...il bianco lo riserva all'inverno e gli da' una connotazione felice...di palle tirate dai bimbi, di alberi vestiti da sposa, di sciate leggere per i campi che non risuonano perché la neve attutisce tutti i rumori...anche quelli dell'anima...

Il bianco dei nostri capelli segnala un triste presagio di inverno
del corpo... 
Il rosso autunnale sugli alberi che erano verdi 
preludia a un inverno felice dei campi... 
Certo per pura assonanza ci siamo abituati a dividere ogni stagione  assegnandola ai cicli di vita dell'uomo 
che nasce, che cresce, matura, invecchia, si spegne...
poi muore... 

Non possiamo però nascondere a noi stessi che, alla fine dell'inverno, la natura rinasce per l'ennesima volta, e ogni volta più bella...
nonostante la mano dell'uomo che, forse invidioso, 
si ostina a voler infierire sui fiori, sugli alberi, 
sull'acqua, su tutto ciò che è natura... 
Ma lei, sempre più volitiva, 
rinasce, risorge, col sole che sorge ogni volta più caldo... 
E all'uomo che resta, 
e a cui resta un anno di meno vicino alla meta, 
rimane da desiderare che alla fine di questa sua vita
ritorni fiorita la voglia di nascere ancora...
ancora una volta
come capita a questo adorato pianeta
che muore e riparte dal fondo...
così vuole nascere ancora...per sempre profeta
...nel mondo

Non volevo scrivere una poesia...infatti non lo è... Sta di fatto che i versi finiscon per essere divisi, come fiori recisi...e queste parole, che prima eran sole, lasciate alla luce del Sole, fioriscono in mille pensieri, di oggi e di ieri...che posson sembrare maldestri...però sono sinceri.... (ecco...ci sono cascato di nuovo...oggi va così...)








Bella giornata...

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