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venerdì 31 agosto 2012

31/08/2012 Venerdì pomeriggio... Recensioni...

Buon pomeriggio...



Una settimana fa si è svolta la Rassegna "Acqu(es)i in Jazz"... Passo ancora parecchio tempo a pensarci...anche perché tante persone mi fermano per strada e mi scrivono "spendendo" parole veramente bellissime per il mio concerto e per quello del "Silvio Barisone Trio"...

Ieri è uscita anche la recensione del giornale locale, "L'Ancora"... Un lungo articolo...direi "articolato"... Anche l'estensore di quelle colonne non ha potuto negare l'evidenza riconoscendo il successo di pubblico e, pur superficialmente, la qualità delle esecuzioni nei due concerti... Sono contento che abbia notato la qualità del suono del pianoforte e della sua amplificazione... Questo mi fa piacere soprattutto per la ditta "Lazzarino & Caviglia" che ci ha "regalato" il pianoforte e "My Stage" che lo ha amplificato, sempre a costo "ZERO"...

Non mi è piaciuto tutto di quell'articolo...e lo dico con il massimo rispetto per il Direttore del giornale che stimo moltissimo e ringrazio pubblicamente per la sua costante e cortese disponibilità.

Vediamo perché...

...anzi...

...leggete prima l'articolo. Per comodità vi linko la versione on line, del tutto simile a quella cartacea. Anzi...quella on line è impreziosita dal bel servizio video-audio...



Riporto qui sotto la parte che riguarda gli spettacoli... La seconda parte, riferita all'ipotesi di spostamento del Teatro Verdi nel cortile del Castello, non interessa ai fini di questa osservazione.

Come buon geometra del pensiero evidenzierò in giallo le parti su cui non ho nulla da dire e in rosso quelle su cui ho invece da fare osservazioni...

Attenzione: non prendetemi per piccato e supponente... Credo tuttavia che, come esiste la libertà di stampa, debba esistere anche la libertà di replica...soprattutto se questa mia esternazione viene pubblicata sul mio BLOG! Chi fa il mio mestiere ha il dovere di accettare ogni critica, positiva o negativa... In questa sede, come leggerete, contesto solo alcuni punti del testo in oggetto  in cui una vera e propria critica, nel senso più proprio del termine, non c'è stata.

ISTRUZIONI.... La parte che segue, con tratti evidenziati, è il frammento di articolo a cui dedico il mio BLOG... Se l'avete già letto potete anche saltarlo andando al COMMENTARIO...


Acqui Terme. 1) Un gran successo di pubblico per le due serate al castello “ACQUesI in JAZZ”. È successo giovedì 23 agosto con solista Enrico Pesce (che ha pensato di coinvolgere anche come ospiti Giampaolo Casati, alla tromba, e Claudio Gilio, alla viola; c’erano poi, in videoproiezione, le immagini di Ivano Antonazzo), e poi venerdì 24, con il Trio del chitarrista Silvio Barisone (con Beppe Balossino alle percussioni, e Biagio Sorato al basso). Con entrambi gli appuntamenti che mettevano in vetrina anche alcuni prodotti discografici recentemente confezionati da questi due virtuosi acquesi della tastiera e delle sei corde.

2) Ottima l’idea del “cor(l)to circuito” (con i concerti a Km, zero, e la voglia di operare andando alla ricerca della massima qualità), e con il supporto logistico - pianoforte, luci & suoni - gratuitamente prestato dalle ditte locali “Lazzarino & Caviglia” e “My Stage”), 3) e il contenutissimo contributo offerto dal Comune, Assessorato Cultura, per SIAE e affissioni (sui manifesti anche il logo della Scuola di Musica della Corale, che con Paul Jeffrey, vent’anni fa, aveva fatto decollare la manifestazione, e quello della Banca CARIGE).

Da Bach al blues, dalla musica per colonne sonore agli standard, 4) due serate molto piacevoli (per merito degli artisti; ma curatissima ad esempio è risultata l’amplificazione del pianoforte), 5) e segnate da spiccato eclettismo (in particolare la prima, con un Enrico Pesce verbalmente incontenibile, talora esagerato, tra calembour e freddure).

6) Più morbida, diversa, ma ugualmente gradevole la serata del più misurato e composto Silvio Barisone Trio.
7) Applausi meritati all’idea e alla sua realizzazione (messa per un momento parzialmente in dubbio dalle minacce di pioggia del tardo pomeriggio di giovedì: son “saltate” così le prove del duo Casati/Pesce, che poi l’affiatamento l’han potuto cercare solo davanti al pubblico) che è riuscita ad evitare che la casella 2012 di “Acqui in Jazz” rimanesse desolatamente bianca.
.......
red. acq.


COMMENTARIO


1) Non si poteva certo negare il gran successo di pubblico delle due serate... Mai tanta gente s'era vista nelle ultime dieci edizioni di "Acqui in Jazz" (ma forse il discorso vale in assoluto).
2) E' stata apprezzata l'idea del COLTO CIRCUITO ma, anche in questo caso, come si poteva negare l'evidenza. Ad Acqui Terme, con quella filosofia, oltre ad "Acquesi in Jazz", in settembre saranno organizzati anche i cinque concerti nella Sala Santa Maria, ideati da Antithesis in cordata con altre associazioni, sponsor privati e comuni di Acqui Terme e Terzo. A ottobre ne sono previsti altri due... a costo zero per il Comune di Acqui Terme.
3) Dissento totalmente dal voler per forza sminuire il contributo del Comune di Acqui Terme che, una volta archiviato (a parer mio erroneamente) la pratica "Acqui in Jazz", non era per forza tenuto a intervenire. Dietro mia richiesta, preso atto della bontà del progetto, il nuovo Sindaco, Enrico Bertero, ha contribuito secondo quanto richiesto. Non serviva altro poiché la filosofia del COLTO CIRCUITO si basa sulla minima spesa e sul massimo profitto. Colgo invece l'occasione per ringraziare pubblicamente il Sindaco per lo sforzo economico tempestivo e non previsto da alcun capitolato preventivo.
4) Questo passaggio si merita un'evidenziatura arancione. Certo le serate sono state ANCHE piacevoli. Se mi permettete l'immodestia dico che sono state due serate di GRANDE MUSICA! Una recensione dovrebbe soffermarsi maggiormente sul dato tecnico. Non basta usare aggettivi come "piacevoli" per raccontare più di quattro ore di concerto (tra la prima e seconda serata)...
5) Permettetemi inoltre di osservare che parlare di "ecclettismo" degli artisti senza andare oltre manifesta di nuovo una certa superficialità di giudizio. Delle mie due ore e venti minuti di concerto quello che è saltato all'occhio, più che all'orecchio, del "critico" (musicale?) è stato il fatto che il sottoscritto è stato (cito testualmente) "verbalmente incontenibile, talora esagerato"... Allora erano migliori i tempi in cui le mie interpretazioni dei brani di Luigi Tenco (nel mio spettacolo "Dieci minuti") erano state definite "vagamente jazz"! Lì, almeno, si intravvedeva un tenue giudizio critico...
6) E non va bene neppure la parte riservata al SILVIO BARISONE TRIO. Cito testulamente: 

"Più morbida, diversa, ma ugualmente gradevole la serata del più misurato e composto Silvio Barisone Trio".  
Anche in questo caso nessun riferimento allo stile, ai brani suonati, alle belle cose che abbiamo avuto l'onore di ascoltare.
7) Per il resto l'articolo funziona...
8) Quello che non va è che lo stesso sia firmato "Redazione acquese"... Avrà pure un nome colui che l'ha scritto! Forse c'è un numero massimo di articoli che possono portare la firma di un solo "giornalista" in un unico numero del giornale... Credo, comunque, che non stia bene l'assenza di un nome... La "firma" "Redazione acquese" può funzionare per le comunicazioni che vengono riportate letteralmente dai lettori che le inviano alla redazione, appunto...

Gusti miei... L'articolo, nel suo complesso, funziona e rende (parzialmente) l'idea di quello che è successo in quelle due sere... Certo che, abituato ad altri tipi di recensioni in giro per l'Italia, ogni volta che leggo su "L'ancora" qualcosa che mi riguarda mi tocca fare il "geometra"...

Buon pomeriggio...

Come promemoria del mio concerto...







4 commenti:

  1. PER FORMULARE GIUDIZI COLTI,CRITICI E NON SUPERFICIALI,bisogna possedere una cultura profonda degli argomenti di cui si scrive. Non è detto che tal giornalista e/o Redazione abbia conoscenze adeguate in ambito musicale...magari scrive meglio di cronaca o di sport !:-)
    Anche gli aggettivi utilizzati, per altro dozzinali, mi sembrano poco pertinenti...e la firma omessa...tutto un po' sul banale e mediocre...difficile che tal livello di sensibilità riesca ad evidenziare delle eccellenze.
    CRI

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  2. Queste osservazioni meriterebbero di essere pubblicate anche sul prossimo numero dell'Ancora.Proprio in virtù del sacrosanto diritto di replica!
    Per quanto riguarda l'autore dell'articolo,a pensar male,forse non si sbaglia...

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  3. ma basta, Enrico....un po' meno autocelebrazioni e un po' più di autocritica...è vero che certe uscite alla lunga stufano.. MENO PAROLE PIù MUSICA!!

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    1. Legittime le tue osservazioni così come le mie... Questo è il mio BLOG racconto gli alti e bassi della mia vita musicale e non... A volte mi autocelebro...a volte mi deprimo...come tutti... Questo non è solo un contenitore di Musica...è anche un diario...e i diari sono fatti di parole... E le parole descrivono gli stati d'animo...che spesso, nel mio caso, diventano musica... Io non ho bisogno di sentirmi fare solo complimenti... Ho bisogno, però, di capire perché il giornale della mia città non affronta mai discorsi tecnici, anche negativi, quando parla dei miei concerti ma si limita a parlare della location troppo piccola, del tempo incerto o, come dell'ultimo caso, di quanto ho parlato! Due ore e mezza di concerto meritavano più parole...o nessuna...ma non orpelli inutili!

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