Buon pomeriggio...
mi rendo conto che questa mattina ci sono andato un po' pesante con il mio POST... Vedete, quando io mi metto a scrivere succede una cosa strana...parto da un'idea e questa poi mi prende la mano...anzi...le mani, visto che, da buon pianista, scrivo con tutte e due...
Sono pensieri pesanti...ma anche pensanti...e con questo caldo, forse, è meglio non far troppo rumore col cervello...
Ecco perché ho deciso di regalarvi questo mio breve brano del 1999, eseguito lo stesso anno dal vivo in un concerto con il mio gruppo storico...gli ZOTTO. La composizione, per pianoforte solo, faceva incursione proprio a metà concerto. Una brevissima parentesi meditativa prima del "gran finale".
Il suo titolo è SILENCE e non prevede sviluppi né improvvisazioni. In un minuto e mezzo (scarsi) di musica, l'idea nasce e muore attraverso lo snocciolarsi di poche battute, scritte in risposta alla richiesta di silenzio da parte di una persona che, di lì a poco, sarebbe uscita definitivamente dalla mia vista e dalla mia vita...
Ve lo giro così com'è, con un suono Live che lascia un po' a desiderare ma non impedisce alla Musica di raccontare...
Buon ascolto...
Ciao,
RispondiEliminahai affrontato un argomento che, più che pesante, è di "peso". Tutti noi pensiamo spesso a cosa ci aspetterà "dopo" e abbiamo la tendenza a vedere "il buio" (anche se mi auguro non sia così), ma purtroppo la nostra mente non ci permette di andare oltre e rimanere su questo pensiero per molto tempo....il nostro cervello, infatti, diventa "appannato" e dobbiamo smettere di pensare.... evidentemente Qualcuno non vuole farci scoprire anzitempo....
Quindi anche tu, che sei entrato un po' in panni danteschi, non pensare....ma spera...