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Garzoncello scherzoso,
Cotesta età fiorita
E' come un giorno d'allegrezza pieno,
Giorno chiaro, sereno,
Che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Giacomo Leopardi
Il sabato del villaggio
Con il 31 agosto non finisce l'estate... Per me, però, dal primo settembre non è più la stessa cosa... e non è solo perché iniziano le riunioni a scuola...cioè finiscono le ferie...
L'ho già scritto a Ferragosto... Con quella festa, che per i "credenti" dovrebbe rappresentare prevalentemente l'Assunzione di Maria in cielo ma per i "laici" è solo l'ennesima giornata di sole da festeggiare in spiaggia con gli amici dal mattino alla sera, per me i conti sono chiusi...l'estate entra in un drammatico "calando"...
Io vivo costantemente nella fase dell'attesa e/o del rimpianto...mi manca, molto spesso, quella del godimento dell'istante... Aspetto l'estate e quando arriva conto i giorni che mancano prima che finisca...e intanto i giorni passano inesorabilmente...e io mi perdo negli ossessivi computi dei giorni compiuti e dei giorni che restano... Nel fine settimana, il venerdì pomeriggio sono contemporaneamente al settimo cielo per l'arrivo del Week End e nell'angoscia che arrivi presto la domenica... Il pomeriggio di Natale è sempre stato un dramma per me... Infatti lo passo da sempre a comporre... Con la fine del giorno di Natale le feste, per me, sono concluse... E pensare che, in realtà, sono appena incominciate. Ma dico io! Non si potrebbe spostare il Natale più in là, almeno al 31 dicembre? Intanto lo sanno tutti che il 25 è una data fittizia riferita alla nascita di Gesù... Io mi godrei molto meglio tutti quei giorni. E guardate che non sono cambiato...ero così da piccolo...sono così da grande... Sono grave?
La filosofia leopardiana della festa che è peggio della vigilia, e dell'augurio che la stessa festa arrivi il più tardi possibile, assona perfettamente con il mio sentire...
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
E' chiaro che la "festa" sta per la vita... Il poeta dice al "garzoncello scherzoso" (quasi meglio del "trottolino amoroso") di non aver fretta di crescere... E se fosse così anche per me? Io non ho mai avuto fretta di crescere...tanto di più ora che sono in quell'età in cui "crescere" significa "invecchiare"...
La metafora della vita sta da sempre nelle stagioni... Mesi fa ho descritto lo sbocciare dei fiori sugli alberi a primavera...
...ho visto trasformarsi quei fiori in frutta
...sempre più grande e meravigliosa...
Ora vedo che i colori cambiano... C'è un "disegnatore" sopra di noi che si diverte e si sbizzarrisce a sperimentare tinte nuove...
...dai colori "vergini" di marzo e di aprile a quelli più maturi ma oltremodo affascinanti dell'autunno...
I temporali di agosto sono un bell'anticipo di quello che sarà per mesi...
I temporali di agosto sono un bell'anticipo di quello che sarà per mesi...
Cieli plumbei, nuvole non pannose e non infiammate dal Sole...ma solo coltri di colori spenti che fanno sparire il Sole per settimane, aiutate in questo dalla nebbia... E non basta qualche colpo di "pennello" dopo un temporale di fine agosto a consolarci. Lo sappiamo che sono effimere tracce di un'estate che non c'è più...che ha già cambiato emisfero...
Guardo l'orologio e, come tutti gli anni, mi stupisco di come le sere si avvicinino sempre di più al giorno... "accidenti! Sono le 20:30 ed è già buio!"...
Noi tutti ci facciamo condizionare negativamente dalla riduzione di ore di luce...lo abbiamo stampato nel nostro DNA! Le depressioni, non a caso, aumentano tra l'autunno e l'inverno... Io non mi deprimo in queste stagioni...mi rammarico... C'è molta differenza... Vado avanti e aspetto...aspetto...aspetto i dì di festa...i giorni d'estate... E quando questa arriverà di nuovo incomincerò a fare il conto alla rovescia... "Luglio è passato... Non me ne sono accorto"... "Tra quindici giorni è Ferragosto..." Tra quindici giorni è finito agosto"... La vita passa così sulle punte delle dita che contano le cose che ci perdiamo mentre contiamo...
Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:
Diman tristezza e noia
Recheran l'ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Buona ultima giornata di agosto...
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