Buon giorno...
Sapete che la filosofia "spicciola", quella di strada, è efficace e molto più comunicativa di quella dei grandi pensatori... Certo, questi ultimi creano ragionamenti importanti che potete leggere nei libri di ogni dimensione...i filosofi di strada scrivono concetti più stringati...quasi degli short message da cellulare...e li "pubblicano" prevalentemente sui muri...o sulle pareti dei bagni pubblici...
Quello che apre il POST di questa mattina l'ho incontrato su una parete di una palazzina del centro storico di Imperia...
Ci sarebbe da eccepire sul fatto che sarebbe meglio evitare questo "scempio"...certo...ma...tralasciando questo piccolo grande particolare, la frase mi ha fatto riflettere...
I "parsimoniosi" nello spendere si dividono in effetti in due categorie: gli avari...
...quelli cioè che proprio non spenderebbero un soldo...anzi un euro neppure dietro minaccia di morte...
Ne conoscete? Io un bel po'! I più irritanti sono quelli ultramiliardari, come il papero qui sopra... Ne conoscete? Io un bel po'! Sono proprietari non di appartamenti ma di palazzi interi...hanno tenute, stabilimenti, imprese...eppure, se vengono al bar con te a prendere il caffè, sono sempre lì che muovono le mani nelle tasche dei calzoni in cerca di qualcosa... Sembrano dei vogliosi adolescenti in cerca di piacere autoprodotto...dopo qualche patetico rimestaggio finiscono per dire: "non ho il portafoglio...fai tu?" E, siccome il caffè qualcuno lo deve comunque pagare, tocca a te tirare fuori quei "miseri" due euro, accompagnato dalla voce stridula del novello De Paperoni che dice "allora, a buon rendere..."
Poi ci sono quelli "tirchi" per forza... Sono tutte quelle persone che, con la crisi che non ci lascia neppure più respirare, possono copiare ai ricchi solo la tirchieria...
Ci penso molto... Quante persone sono passate da una condizione di vita "normale", agiata, magari agitata, a una condizione indigente, senza apparente via d'uscita.... Sempre meno soldi...sempre meno lavoro...i prezzi sempre più alti...una famiglia da mantenere...
Fin da piccolo ho sempre temuto di finire in quelle condizioni... Ora, con la crisi che non molla, e tutto quello che di grave ci capita in questo contesto di crisi economica mondiale, sono ancora più preoccupato... Forse non era il momento migliore per prendere il PART TIME dalla scuola statale...con otto diciottesimi di stipendio, il mutuo da pagare, le bollette, il leasing dell'auto...
Poi ci penso e mi dico: "se non ora, quando?" Ho mille risorse...ce la farò... D'altra parte è meglio mettersi con le spalle al muro... Se non avessi preso il PART TIME avrei continuato a lavorare tutta la settimana nella mia scuola...con progetti pomeridiani, riunioni, collegi e tutto quello che ne deriva....
Ma torniamo a noi... Come voi sapete io lavoro in mezzo ai giovani... Ogni anno sono sempre di più quelli che non partecipano non solo alle gite scolastiche, che essendo articolate su più giorni rappresentano un esborso notevole, ma rinunciano anche alle attività per le quali è previsto solo un esiguo contributo... Molti genitori mi dicono "per noi anche sei euro sono importanti"...
Ecco...questa è la situazione: i nuovi "tirchi" sono quelli che non spendono per poter mangiare...i nuovi tirchi sono quelli che il venti del mese devono già fare i giochi di prestigio per acquistare i beni di prima necessità sino alla fine della colonna del calendario. In questa situazione in cui la soglia della povertà si è alzata o abbassata (dipende dalla prospettiva dalla quale si guarda), coloro che riescono a starsene alla larga dal baratro riuscendo a far rimanere qualche spicciolo nelle proprie tasche devono a pieno diritto essere chiamati "fenomeni"... Triste una società in cui un atto che dovrebbe essere normale assume i toni leggendari dell'impresa...
Ma torniamo a noi... Come voi sapete io lavoro in mezzo ai giovani... Ogni anno sono sempre di più quelli che non partecipano non solo alle gite scolastiche, che essendo articolate su più giorni rappresentano un esborso notevole, ma rinunciano anche alle attività per le quali è previsto solo un esiguo contributo... Molti genitori mi dicono "per noi anche sei euro sono importanti"...
Ecco...questa è la situazione: i nuovi "tirchi" sono quelli che non spendono per poter mangiare...i nuovi tirchi sono quelli che il venti del mese devono già fare i giochi di prestigio per acquistare i beni di prima necessità sino alla fine della colonna del calendario. In questa situazione in cui la soglia della povertà si è alzata o abbassata (dipende dalla prospettiva dalla quale si guarda), coloro che riescono a starsene alla larga dal baratro riuscendo a far rimanere qualche spicciolo nelle proprie tasche devono a pieno diritto essere chiamati "fenomeni"... Triste una società in cui un atto che dovrebbe essere normale assume i toni leggendari dell'impresa...
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