Buona domenica a tutte/i,
come nelle ultime domeniche, ecco il racconto della mia bella vicenda musicale con Marco Bellocchio, il grandissimo regista che io conobbi nel 1999 in circostanze abbastanza "fortuite" che vi invito a ripassare leggendo le precedenti puntate:
Ora posso raccontarvi l'ottava puntata.
Ricapitolando, ero tornato a Bobbio con alcune registrazioni di brani che a me piacevano e mi parevano potessero andar bene. Nel frattempo, però, Marco aveva cambiato il finale del film "addolcendone" l'epilogo. Diciamo che da amaro era diventato agro-dolce.
Il dubbio sulla pertinenza dei temi era forte, inoltre, e ciò appesantiva il mio sentore, stava arrivando la moglie di Marco, Francesca Calvelli, che avrebbe iniziato a montare le prime scene e avrebbe ascoltato le mie musiche su cui si sarebbe pronunciata.
In effetti, di lì a poco ecco Francesca, allegra, alla mano ma in grado, comunque, di incutere una sorta di timore reverenziale nelle persone, perlomeno a me. La consideravo al pari dei miei ex docenti dell'università nei giorni dell'esame. Arrivavano austeri, salutavano appena, si chiudevano nello studio e poi....interrogavano a tutto spiano per tutto il giorno. Per un musicista di provincia, dover sottoporre le proprie composizioni al vaglio di una grande personalità del cinema mondiale non è come dover sostenere un esamone?
Ad ogni modo...passarono ancora un paio di giorni. Francesca lavorava alacremente ad acquisire il "girato", selezionare le scene, fare i primi montaggi che venivano visionati da Marco e da tutti noi nelle pause giornaliere e alla sera.
Al terzo giorno la donna mi avvicina e mi dice: "ah Enrì, fammi un po' sentì 'ste musichette"...TRACK! Un colpo al cuore! E chi se l'aspettava?! Cioè, sapevo che il momento era prossimo...ma non me l'aspettavo proprio quel pomeriggio, alle ore 17:00, poi!
Ah, ecco, bene, si, ho il CD in camera, si, cioè, no...vado...un secondo, torno subito...aspetta...WOOOOOOOOM.......mi sono precipitato alla velocità della luce a prendere il materiale. Il timore era che in quei cinque minuti potesse capitare qualcosa in grado di rimandare l'ascolto...cosa, peraltro, frequentissima in quel mondo! Non avrei sopportato un rinvio né, tantomeno, un'altra improvvisa quanto estemporanea richiesta della Calvelli a bruciapelo. Doveva succedere ora! Ecco perché ho battuto tutti i record bobbiesi di percorrenza a gambe levate del tragitto compreso tra l'Auditorium Santa Chiara e l'Ostello.
Al mio rientro in sala montaggio Francesca era ancora seduta al suo posto...mi guarda e mi dice: "Bene Enrì...famme un po' sentì"...intorno a lei tutti gli stagisti curiosi di vedere come andava a finire.
Il cuore batteva a 200 pulsazioni al minuto...o era fermo?
La puntata finisce qui. Come in ogni racconto di suspense che si rispetti mi devo necessariamente fermare prima che di arrivare al gran finale.
Capisco la vostra delusione ed è per questo che vi regalo un videoclip, girato e montato in quei giorni dall'amico Loris Pistocchi, che racconta in pochi minuti la meravigliosa avventura di quei giorni.
Il video originale è un VHS, quindi la qualità è quella che è...
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