Buon giorno...
La nostra lavagna sarebbe rimasta vuota oggi?
Chissà...chi può dirlo?
Una cosa è certa, la cara, carissima amica Giulia, l'ha riempita con parole meravigliose...
Non perdo altro tempo...ecco il suo bellissimo pensiero... Leggetelo tutto...
Ho un sogno "chiuso nel cassetto" che si è "costruito" con il tempo, tra i banchi di scuola e continua a persistere in me; più passa il tempo e più mi accorgo che potrà essere la strada giusta. In fondo mi è sempre piaciuto "distinguermi dalla massa!" Tutti scelgono una strada ed io no... Quella opposta. Il desiderio è quello di diventare INSEGNANTE. Il "pensiero fulminante" è da sempre: le difficoltà? Come farò a gestirmi in autonomia? Come farò a tenere una classe più o meno numerosa di ragazzi? Come potrò riuscire (proprio io) a tenere delle spiegazioni...UHM...Quasi tutti i docenti si "appoggiano" alla LAVAGNA, strumento molto caro a loro...Poi l'inseparabile compago di avventure (della lavagna) il Gessetto, colui che spesso si disgrega, finisce e termina in un tempo piuttosto breve....Io, a dirla tutta quell'oggetto appeso al muro, lo vedo come un rivale, un "nemico" che quotidianamente mi SFIDA, Sì! Spesso i docenti ci scrivono parole-chiavi, frasi, schemi o equazioni, espressioni, formule algebriche... Quando la mia vista percepisce quest'insieme di nozioni va in confusione, si blocca, è come "congelata" e, di conseguenza gli occhi non riescono a leggere e comprendere, come vorrebbero, ciò che vi compare sopra a quel nero... Quindi, se davvero un giorno il mio desiderio si tramuterà in realtà questo strumento si rivelerebbe per me "l'ostacolo" più grande, quello insuperabile, soprattutto per la mia (evidente) difficoltà di movimento. Quindi? Dovrei rinunciare a tutto? UHM...Sarei in "continuo conflitto” con me stessa! In fondo, non penso sia così "essenziale" l’utilizzo di una lavagna. Metodi per rendere chiare le spiegazioni ne esistono molti, tutti diversi tra loro; bisogna solo saper cercare e trovare con immensa pazienza quello “migliore”. Pertanto proverò e tenterò a NON arrendermi, a non mollare… Personalmente ritengo che la Scuola debba cambiare; penso che possiamo e dobbiamo farcela. Talvolta mi soffermo su alcuni particolari (se così si possono definire) in ambito scolastico e penso che non sia corretto "concentrarci" su quanto programma si debba ancora svolgere prima che l'anno si concluda. Penso che non si debba aspettare (con IMPAZIENZA) fine mese per ricevere il "premio", la busta. Penso che non si debba premiare (solo) con un rinforzo negativo\positivo gli alunni che si hanno davanti a sé. NON si deve (solo) guardare la quantità di lavoro svolto, ma più semplicemente la qualità e soprattutto se questa abbia creato o, dato i "frutti" prefissati, quelli attesi. Penso che la "materia prima" dell'istruzione sia far comprendere ai giovani, fin da piccoli, che ciò che realmente conta nella Vita NON è l'aspetto fisico o, "l'impatto esteriore" che una persona può suscitare, ma la cosa più "preziosa" in una persona è il suo interno, il suo "io più profondo". Penso che per educare, insegnare ed istruire i fanciulli si debba apprezzare ogni sua singola caratteristica (pregi e difetti). Credo che un insegnante per riuscire a trasmettere le nozioni che lui stesso possiede debba conoscere, almeno in parte, la storia, le esperienze di ogni singolo allievo. Penso che la cosa più bella sia fermare un (proprio) allievo in corridoio chiedendogli solamente "Come stai? Cosa c'è che NON VA?" Di conseguenza i DOCENTI devono "imparare" a loro volta a leggere in modo telepatico l'Anima dei bambini, devono esserne capaci di "toccarla, sfiorandola dolcemente" come una Farfalla che si poggia su un Fiore variopinto. Penso che a ogni singolo alunno debba rimanere, anche a distanza di tempo, almeno qualcosa di ogni tua singola lezione svolta, in modo tale che ogni volta che penserà alla sua Maestra improvvisamente si troverà con il cuore colmo, pieno d'emozione e allora Sì che ci si potrà sentire appieno realizzati, felici ed entusiasti! Si potrà così rimanere nel cuore dei ragazzi. Successivamente ci si dovrà domandare (a sé stessi): "Questi ragazzi sono davvero contenti di aver trovato proprio ME rispetto a qualcun altro? Potrò (forse) essere un giorno, paragonato\a ad un QUADRIFOGLIO IN UN MARE DI TRIFOGLI?"
Cosa dire, Giulia?
Nulla...hai detto tutto tu... Con queste parole hai dimostrato di conoscere il mondo della scuola meglio di noi che ci insegniamo da tempi immemori..
Soprattutto hai dimostrato di conoscere COME dovrebbe essere la VERA scuola... alla faccia della BUONA scuola che Renzi e il suo Staff sbandiera ai quattro venti...
Parole, le sue, davvero sparse al vento... Parole, le tue, di profondo spessore...
Ti auguro, e soprattutto auguro alla scuola italiana, che il tuo sogno si avveri...
Buona giornata...
Oh... Che onore... FISH!!! Penso che il tuo sia l'incoraggiamento migliore, quello di cui ho bisogno... Il sapere che credi in me, sapere che semplicemente mi sei vicino mi rende felice, provo un piacere immenso! GRAZIE mille, a domani!
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