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sabato 29 settembre 2012

29/09/2012 Sabato pomeriggio... L'ascolto del sabato...

Buon pomeriggio...


Torno ancora sui miei passi e, come ascolto del sabato, vi POSTO, la canzone "29 settembre".




"29 settembre" è il celebre brano di Lucio Battisti e Mogol, scritto nel 1967 e portato al successo dagli Equipe 84 lo stesso anno... E' stato primo nella HIT PARADE per un bel po' di tempo...
Su "29 settembre" ci sono senz'altro alcune cose interessanti da raccontare...
Come ho detto, il brano è stato scritto dalla premiata ditta "Battisti Mogol" ma portata al successo dagli Equipe 84 che, nel 1967 fecero uscire il 45 giri con i due brani 

29 settembre/È dall'amore che nasce l'uomo

Il disco fu pubblicato dalla Dischi Ricordi.

Lucio Battisti pubblicò la sua personale interpretazione due anni dopo. Tra le due versioni c'è molta differenza. Vi dico subito che, nonostante quella del 1969 fosse l'interpretazione di uno degli autori, io preferisco la prima...

Iniziamo ad ascoltarle...poi ne parliamo...



L'ho fatto questa mattina e l'ho faccio ora...ecco il testo integrale... Non c'è bisogno di parafrasi...leggete, giusto per capire il senso della canzone...

Seduto in quel caffe'
io non pensavo a te....
Guardavo il mondo che
girava intorno a me...
Poi d'improvviso lei
sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se
non ci fosse che lei. 
Vedevo solo lei
e non pensavo a te...
E tutta la citta'
correva incontro a noi.
 
 Il buio ci trovo'
vicini
un ristorante e poi
di corsa a ballar sottobraccio a lei
stretto verso casa abbracciato a lei
quasi come se non ci fosse che,
quasi come se non ci fosse che lei.
Mi son svegliato e
e sto pensando a te.
Ricordo solo che,
che ieri non eri con me...
Il sole ha cancellato tutto
di colpo volo giu' dal letto
e corro li' al telefono
parlo, rido e tu.. tu non sai perche'
t'amo, t'amo e tu, tu non sai perche'
parlo, rido e tu, tu non sai perche'
t'amo t'amo e tu, tu non sai perche'
parlo, rido e tu, tu non sai perche'
t'amo, t'amo tu, tu non sai perche'.

Nel testo, come detto questa mattina, non vi è nessun riferimento alla data in questione che pare sia stata scelta per il semplice fatto che, come ha raccontato lo stesso Mogol, il 29 settembre era il giorno del compleanno della sua prima moglie Serenella...
La canzone racconta la storia di un tradimento...speso in una notte e cancellato dal Sole del giorno dopo... Riporto letteralmente un frammento del POST di questa mattina...
"Un tradimento, quello raccontato in 29 settembre, in cui non si dice nulla e si dice tutto... Un testo in bilico tra il pudico e il trasgressivo...in cui in quel "sottobraccio a lei" c'è tutto...
Ricordiamoci che il 1967 era l'anno di Tenco a San Remo, della sua morte all'hotel Ariston, della censura al testo originale della sua "Ciao amore ciao" che parlava di guerra e di morte...  Pochi mesi dopo sarebbe nata "C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" che non avrebbe più avuto problemi con la suddetta censura...
Ma, comunque, anche i tradimenti andavano raccontati con...garbo..."

Ora vediamo di vedere perché io preferisco la versione del 1967.

Questa canzone è considerata il primo brano italiano di Rock psichedelico. Dopo tre mesi dall'uscita di "29 settembre" sarebbe uscita, nientepopodimeno, la celeberrima Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band forse il capolavoro più significativo di quel genere.

E, infatti, la versione del 1967 è piena di sonorità "nuove", per quel tempo, s'intende... Dalle chitarre ai cori "visionari"...contrappunti interessanti, strumentali e vocali, non consueti... Gli Equipe 84 inseriscono qua e là la voce di un  vero speaker radiofonico... Si tratta di un lettore del giornale radio della RAI che, all'inizio, ma anche nel corso del brano e alla fine, legge l'incipit di notizie... Nessuno si ricorda il nome di quello speaker...
Avrete sentito anche il suono dell'orchestra sinfonica. Per l'occasione era stata scritturata nientepopodimeno (oggi i "nientepopodimeno" si sprecano) quella della Scala di Milano. Un connubio veramente interessante tra suoni psichedelici e classici...


Notate il titolo. Lo potete leggere nella copertina che ho pubblicato all'inizio di questo POST. Appare la data con il "29" scritto in numero arabo... Per la verità alla SIAE era stato depositata come "Ventinove settembre"... Chissà come hanno fatto per i diritti, visto che la SIAE è molto fiscale sulla indicazione dei titoli (come su tutto il resto, d'altra parte, soprattutto se riguarda i SUOI interessi).
Ascoltando la versione del 1969, quella di Lucio Battisti, notiamo subito che il cantante fa compiere immediatamente al brano un passo indietro nel senso del rispetto della "tradizione"... "29 settembre" veniva inserita nel suo primo album...sarà per questo? Perché, successivamente, Battisti propose canzoni e interpretazioni più "evolute"... Forse, dopo la versione degli Equipe 84, diventava difficile fare  qualcosa di diverso e di più nuovo....

Vi propongo, in coda, la versione inglese del medesimo brano con il testo tradotto da Tommy Scott. "29th September" non ha nulla di diverso dalla versione italiana (ad eccezione del testo, ovviamente), speaker radiofonico (inglese) compreso. Nella versione inglese notiamo l'inizio leggermente differente poiché l'introduzione strumentale è proposta in FADE IN (ossia in crescendo)... In quella italiana il volume è invece omogeneo.
Il brano fu pubblicato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Nel primo caso dalla Major Minor, nel secondo dalla Imperial Records. Entrambe portavano sul retro la versione in inglese di Auschwitz.



Buoni ascolti...


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