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lunedì 10 settembre 2012

10/09/2012 Lunedì mattino...Padri e figli...

Buon giorno...


Il tempo corre veloce... Ogni secondo che passa non c'è più, non torna. Ne ho già parlato...quando ho espresso la mia "teoria della clessidra"... La sabbia finissima che passa da un bulbo all'altro dell'antico strumento segna anche visivamente il passaggio inesorabile e veloce del tempo, del nostro tempo...
Ogni atteggiamento, ogni rapporto, ogni abitudine, ogni azione diventa anacronistica appena è stata compiuta...
Poi succede che passano gli anni...tanti...e certe azioni fatte da altri per te, o da te per gli altri, si dimenticano... Però ce l'hai dentro...impresse nel tuo DNA... Come i ricordi...come le sensazioni, gli odori, le canzoni... Tutto viene vissuto, assimilato e sbattuto in qualche meandro del nostro cervello... Tu, lì per lì, non sai di aver "immagazzinato" tutte quelle cose... Ma poi, per qualche strano o magico motivo, ...ZAC....escono fuori e ti tornano ben vive nel cervello...come se fossero state compiute ieri... A me capita molto spesso con gli odori e i profumi... Quando meno me lo aspetto, mentre cammino, sono in un museo, al cinema, in un negozio, a teatro...ovunque insomma, mi imbatto in un profumo che immediatamente mi riconduce a una persona, ovviamente importante, che non vedo da vent'anni... Vale anche per le canzoni...ma a me capita un po' meno con la musica (strano, no?)... Per esempio, e questo non è proprio un bell'esempio, c'è un profumo, o un'acqua di colonia, che mi ricorda mio nonno morto. Sono passati trentanove anni e otto mesi da quel giorno eppure io, ogni volta "sbatto" contro quel profumo che hanno usato quando hanno composto il corpo di mio nonno nella bara, mi viene in mente lui...morto...ovviamente...
Tutto questo preambolo per dirvi che ieri mi è capitata una di queste cose... Ero in duomo, nella sua bellissima cripta romanica.


Era in corso la messa di mezzogiorno. Tra i defunti da ricordare c'era mio zio Gino, il fratello di mio padre. Io ero in piedi, vicino a lui... 


La messa scorreva tranquilla... Come tutti voi sapete ad un certo punto passa sempre una signora "attempatella" con un cestino per raccogliere le offerte... Era presente anche ieri...io mi frugo in tasca e non trovo nessuna moneta o una banconota di piccolo taglio... Mio padre fa altrettanto, tira fuori due monete da un euro, si gira me ne da una e l'altra se la tiene per se. 


Voi direte: "e quindi?" Quindi con quel gesto mio padre mi ha fatto tornare indietro di quarant'anni. Quando ero bambino tutte le domeniche, o i sabati, andavo a messa con i miei... Immancabilmente, al giro della signora "attempatella" con cestino (badate un'altra, non è la stessa di ieri!), mio padre tirava fuori il portafoglio, prendeva una monetina da cinque  lire e me la dava...e io la buttavo giù dentro al cestino... Quarant'anni...pensate quanti mesi, settimane, giorni, domeniche, messe sono passati... Io ho smesso di andare a messa con mio padre da almeno trent'anni...a dir la verità ho smesso di andare a messa...e basta... Io e mio padre siamo diventati due adulti indipendenti... Anzi...io sono diventato un adulto...lui un po' anziano...ma non diteglielo...lui non legge il BLOG...non verrà a a saperlo! 


Di certo lui non si sente per nulla vecchio... E' indomito, insaziabile, pieno di energie... Allora diciamo che siamo invecchiati tutti e due... 




Abbiamo vite diverse, punti di vista diametralmente opposti... Spesso ci accapigliamo... Siamo due teste calde... Ci vogliamo bene senza dircelo troppo... Si capisce comunque... Sembriamo due universi paralleli e, allo stesso tempo, distantissimi... Eppure....eppure...durante una normalissima messa di una ordinaria domenica, come se fosse stampato nel suo codice genetico, lui ha ripreso quel movimento istintivo interrotto trent'anni prima... Quel filo tra me bambino e lui adulto non si è mai reciso... Io sono sempre suo figlio, lui mio padre...e in quel tendere la mano con la moneta prima che passasse la signora "attempatella" c'è tutto il passato lontano ma vicino in cui l'unica "nota stonata" è stata la moneta da un euro, decisamente meno affascinate di quelle piccole monete da cinque lire con il pesciolino...




Buona giornata...




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