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sabato 8 settembre 2012

08/09/2012 Sabato mattino... I paralimpici non sono paraculi...

Buon giorno...


Con la fine dell'estate i miei orari sono diventati più normali... Pranzi e cene sono diventati più "canonici"... Mi trovo quindi più spesso a mangiare guardando il telegiornale... Quello è l'unico momento del giorno in cui accendo la televisione. Ci credete che non ho neppure visto una gara delle olimpiadi di Londra? Qualche partita degli europei di calcio sì...ma i giochi olimpici no! Non ho potuto non notare, però, che dalla presenza "ingombrante" delle olimpiadi "normali" si è passata alla totale assenza, non meno "ingombrante", delle paralimpiadi, quelle per intenderci, riservate agli atleti con ogni tipo di handicap.
Mi viene subito da pormi, e da porvi, una domanda: "abbiamo impiegato anni per cercare di spiegare alle nuove generazioni che i portatori di handicap hanno gli stessi doveri e gli stessi diritti di noi normodotati, decenni per non farli più sentire "diversi" pur nella loro "diversabilità"...perché mai ora li dobbiamo far sentire atleti di serie "B"?" A me non sembra giusto occupare per quasi un mese il palinsesto delle reti nazionali con le gare, bellissime niente da dire, dei fuoriclasse mondiali e trascurare clamorosamente le prestazioni ancora più eccezionali degli atleti paralimpici. Se devo dirla tutta, non mi sembra neppure giusto mettere in coda, un mese dopo le gare "normali", le competizioni paralimpiche.... Tuttavia si può trovare più di un motivo organizzativo per non "accavallare" le due manifestazioni... 
Ecco però che le prestazioni dei nostri atleti "diversamente abili", che vincono più medaglie dei connazionali "ugualmente abili", vengono del tutto trascurate...se si esclude la notizia fugace in coda ai telegiornali della sera che sintetizzano in due minuti, e senza contributi filmati,  i risultati della giornata. Così oggi abbiamo appreso che Alex Zanardi ha vinto la medaglia d'oro nella prova su strada di Handbike (categoria H4)... 


L'altro giorno abbiamo appreso, al termine del TG (prima sono passate tutte le notizie relative ai parchi italiani, all'estate che finisce, all'anticiclone che ritorna...ecc.) che Annalisa Minetti ha vinto la medaglia di bronzo nei 1500 metri, gara in cui ha anche battuto il record del mondo per la sua categoria: "non vedenti" (le due atlete che l'hanno preceduta, infatti, erano ipovedenti, quindi di altra categoria).


A me sembra pochino...cosa dite? Vi cito come esempio solo questi due campioni perché sono tra i più "famosi" nel gruppo degli atleti paralimpici italiani...
Le loro imprese hanno dell'incredibile...non meriterebbero solo la prima pagina del giornale ma intere trasmissioni...perché sono l'esempio vivente di quell'Italia che vince, nonostante tutto, nonostante le difficoltà... Alex e Annalisa sono esempi per i giovani d'oggi... Beffati dalla sorte, sbattuti a terra, hanno avuto il coraggio e la forza di rialzarsi, di lottare, di vincere, di sperare e far sperare...
Alex Zanardi, pilota di formula 1, si è visto tranciare le gambe nell'incidente occorsogli il 15 settembre 2001, nel gran premio di Germania, quando era in testa nella gara del campionato mondiale di CART! Immediatamente si è ripreso ciò che il destino gli aveva tolto, ha trasferito nelle braccia tutta la sua rabbia...è diventato "ciclista" a dispetto dei suoi arti inferiori mancanti... Nel frattempo è diventato scrittore, personaggio televisivo e ora campione olimpico...pardon...paralimpico!
Annalisa Minetti, colpita a diciott'anni dalla tremenda retinite pigmentosa e degenerazione maculare, non ha voluto "vedere" la sua sfortuna... 
Bellissima ragazza, si è iscritta a "Miss Italia" nel 1997 dove è arrivata in finale... Ancora meglio ha fatto l'anno successivo vincendo il Festival di San Remo... Nel frattempo è diventata moglie e mamma perfetta...e atleta di grandissimo valore...giungendo a vincere, proprio in questi giorni, la medaglia di bronzo nei 1500 metri con tanto di record mondiale!


Non sono queste le cose che dovrebbero essere raccontate tutti i giorni in televisione? E la stessa non dovrebbe trasmettere in diretta le gesta di questi campioni soffermandosi sulle loro storie raccontate non certo per pietismo ma perché a noi poveri "normali" servono esempi e scrollate quotidiane?
A proposito di gente "diversamente speciale", chiudo con questa locandina...


Si riferisce a uno spettacolo che ho scritto e realizzato qualche anno fa. Parla di diversabilità e di come molti di noi, costretti ad andare sempre di fretta, non si accorgono degli sforzi che compiono tutti i giorni i potatori di handicap per sopravvivere nella giungla dell'indifferenza. La cosa più bella di questa vicenda è la storia di Francesco Canale, allora mio allievo. Con lui ho scritto il testo dello spettacolo. Ma Francesco è stato anche uno degli attori protagonisti... Ed è suo il bellissimo disegno che vedete nella locandina... Francesco è un bravissimo pittore, un ragazzo di grandissimo spessore morale e intellettuale, compositore di canzoni, viaggiatore... Francesco...vive... Da qualche anno si è sposato e si è trasferito lontano dalle nostre terre... 


Francesco non ha arti....ma tanta arte. Francesco, senza gambe e senza braccia è andato lontano, dove ha voluto e come ha voluto... A dispetto delle sue menomazioni, più di molti altri che hanno sbandierato "normalità" ai quattro venti,  ha saputo aiutarmi dandomi  una grossa mano...


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