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domenica 2 settembre 2012

02/09/2012 Domenica mattina... Vorrei la pelle (sempre più) nera...

Buon giorno...e buona domenica...



Vi avviso che questo POST parla principalmente di facezie...o, meglio, non approfondisce temi squisitamente filosofici. Voi direte..."ma quando mai li hai trattati 'sti temi squisitamente filosofici?" Ad ogni buon conto...oggi faccio questa semplice considerazione...
L'estate è appena finita, anche se il calendario dice che ce ne rimangono ancora diciannove giorni... Ieri siamo tornati tutti, o quasi, al lavoro... I docenti, per esempio, a parte qualche gruppo più fortunato che inizierà lunedì, sono rientrati "alla base" per il primo collegio docenti ieri mattina...
Come ogni anno mi è capitato di gironzolare tra le espressioni dei miei colleghi e delle mie colleghe... Loro avranno fatto altrettanto, credo... Girovagando alla ricerca di qualche sguardo perso ancora nelle spiagge di pochi giorni prima mi sono imbattuto in un numero ben nutrito di colleghe (sono soprattutto donne) abbronzatissime... Ma sono proprio nere! Caspita! Bisogna stare attenti a sedersi vicino a loro perché si finisce per sembrare dei malati cronici...
Il "corpo" docenti, il primo settembre, si divide in tre categorie:
1) Quelli bianchi...persino pallidi...che non hanno visto un giorno di solo neppure in cartolina...o, se sono stati in spiaggia, ci sono andati con il burqa...
2) Quelli che hanno preso parecchio sole ma a luglio e, di conseguenza, ora hanno una tintarella leggermente sbiadita...
3) Quelli che sono stati sino all'ultimo raggio di sole del giorno prima, giusto per arrivare al collegio docenti ultra abbronzate!



Io appartengo alla categoria numero uno... Sono talmente sensibile al Sole che se rimango qualche ora a contatto con i suoi raggi, senza crema (de essere almeno 30 di fattore protettivo) e senza ombrellone, faccio la fine dei vampiri di Twilight! Da piccolo, anche usando tutte le cautele, mi procuravo ustioni così importanti da costringermi a ricorrere alle cure del pronto soccorso. 




Per tornare alle colleghe iper abbronzate vi devo dire che non le invidio e non le giudico... Faccio solo una considerazione sociologica... Sembra proprio che per una buona fetta del genere umano, maschile e femminile, sia di estrema (se non vitale) importanza essere abbronzati. Ogni volta che c'è un raggio di sole noi essere umani ci trasformiamo in lucertole e ci buttiamo di fronte ai suoi raggi... 




Pensate al mare di agosto... E pensate alla montagna... Tutti sdraiati a prendere "tonnellate" di Sole nelle ore più "produttive"...
Un colore un po' scuro impreziosisce certamente l'incarnato... Ma l'eccessiva abbronzatura, secondo me, spesso non abbellisce...anzi..il contrario... E non stiamo a parlare dei "danni" che arreca una prolungata e ostinata sosta sotto i raggi del sole... Al di là dei guai seri (anche gravi), mi stupisco di come molte donne non si accorgano che la loro pelle invecchi notevolmente a forza di "sbatterci" sopra i raggi ultraVIOLEN(t)TI della nostra stella...




Ma non vedete come, soprattutto dopo una certa età, il viso, il collo e altre parti del corpo si invecchino drasticamente? Le rughe aumentino? Una donna costantemente abbronzata, mediamente, sembra più vecchia di una coetanea che si sottrae ai "bombardamenti" sistematici dei raggi solari. 
Poi arriva la stagione delle lampade...e dei lettini...



Ho visto gente sfigurarsi temporaneamente per aver "osato" sostare più del tempo stabilito sotto  i raggi UVA di un lettino dei centri estetici...
Ma...a ben vedere...che cosa mi impiccio a fare? Perché mi devo fare i fatti degli altri? Come ho già detto non è mia intenzione criticare nessuno...anche se parrebbe il contrario... Come io porto i capelli lunghi, gli anelli, vesto in maniera decisamente anticonformista, gli altri possono fare del loro corpo ciò che vogliono!
Desidero, però, ancora dire una cosa...e non si collega necessariamente a coloro che si vogliono abbronzare a tutti (o alti) costi... 
Il discorso è molto ampio...ad ampio raggio (ah ah ah ah ah)... L'uomo e (soprattutto) la donna cercano molto spesso di acquisire un colore "nerissimo" della propria carnagione. L'abbronzatura diventa un vero e proprio status simbol... 

Sono molto abbronzata/o, quindi sono stata/o tanto in vacanza... Quindi sono ricca/o...per non dire di quanto sono "figa/o"... Bene...ma allora perché per anni, anzi secoli, siamo stati razzisti nei confronti dei nostri simili "di colore"? Aggiungo...perché molti lo sono tuttora? Una buona percentuale delle stesse persone che in estate diventano nere come il carbone dubito che farebbero  i salti di gioia se venissero a conoscenza del fatto che la loro figlia o il loro figlio fosse in procinto di ufficializzare il proprio fidanzamento con un patner o una patner di colore (cfr. il film "Indovina chi viene a cena"). Per contro, il leggendario  Michael Jackson le ha tentate tutte (in buona parte riuscendoci) per diventare bianco, cancellando di fatto con il suo gesto decine di anni di lotte per la difesa dei diritti dei popoli di tutte le razze e di tutti i colori....
Qualcuno mi criticherà e dirà che non è più così... Forse, in effetti, ho esagerato....ma non ne sono proprio sicuro... 
Concludo questo POST con un aneddoto... Un po' di anni fa...non ricordo di preciso quando....comunque non erano troppi né troppo pochi, un signore si è sfogato con me perché sapeva che avevo un certo ascendente su sua figlia... Il tentativo era quello di convincermi a parlarle perché pareva che la ragazza avesse da poco intrapreso una relazione sentimentale con un'altra ragazza... Ho cercato, nell'ordine, di spiegargli che a me sua figlia non sembrava per nulla lesbica, semmai notavo che subiva un forte fascino nei confronti della sua amica che, peraltro, aveva un profondo appeal su tutte le ragazze del gruppo (in effetti ora la ragazza è "felicemente sposata con prole)... In seconda battuta ho tentato di spiegare al padre, un po' all'antica, che l'amore "diverso" aveva la stessa valenza, la stessa profondità e la stessa dignità dell'amore "canonico"... Avevo volutamente evitato i termini "omosessuale" ed "eterosessuale" per non farlo svenire in pieno centro storico...
Il povero papà, siciliano, figlio di quella profonda Sicilia che quasi accarezza la Tunisia, originario di quella parte della nostra grande isola in cui un italiano si confonde in tutto e per tutto con un tunisino, mi ha risposto con questa frase che cito letteralmente e che, se non facesse un po' paura farebbe ridere: "Ma perché proprio a mia figlia doveva capitare questo? Perché con una ragazza? Piuttosto con un marocchino!"
... Intanto la moglie, già scura, si abbronzava ai raggi di un sole che la faceva apparire sempre meno italiana...

Buona giornata...

1 commento:

  1. Ciao, condivido ed aggiungo, anche se non disdegno togliermi il "colore da ammalato" che talvolta pare una gara (poco olimpionica) tra donne e anche uomini ahimè per conquistare il podio del più "nero", senza mai tener conto di danni alla pelle e di mantenimento in vita delle nostre cellule....
    Oggi questa fetta di "immagine/consumismo" fa sì che, malgrado la crisi (ma davvero la gente non va in ferie?...non mi sembra) le persone continuino ad animare spiagge e solarium e allontanarsi sempre di più da luoghi d'arte e cultura....ma sono tutti abbronzati!!! =)

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