La mia bella vicenda musicale con Marco Bellocchio

Ciao a tutte/i,

Oggi voglio incominciare a raccontarvi la mia interessantissima parentesi artistica vissuta con Marco Bellocchio, uno dei registi italiani che stimo di più.


Intanto guardate questa breve sequenza del lavoro di Marco, dal titolo "L'Affresco" (2000) di cui ho curato le musiche (e di cui vi parlerò). 
Vedrete l'attore Paolo Briguglia (bravissimo; lo ricordate ne "I cento passi", "Buongiorno notte", "Baaria", "Basilicata Coast to coast e molti altri film?), seguito da Jacqueline Lustig ("La Balia", "L'ora di religione). Tra la gente del mercato individuerete anche il sottoscritto (camicia porpora e capelli lunghi) e lo stesso Marco Bellocchio (maglietta bianca, subito dopo di me. Come spesso accade, Marco si diverte, alla maniera di Hitchcock, ad apparire in un fugace cameo).

La parentesi di cui ho fatto cenno è durata quasi dieci anni!!!!! Ve la racconterò a puntate...

I PUNTATA....

Era il 1999, io stavo considerando di avvicinarmi alla musica da film. Un compositore del XX secolo (era ancora il secolo scorso) o si dedica alla musica "Colta" (altrimenti detta "contemporanea")  sperimentando "strade" nuove (che  spesso non incontrano i gusti del grande pubblico), o si dedica ad altre forme di espressione musicale. Nella primavera 1999 ho deciso di provare a scrivere un Musical (che sarebbe diventato IELUI) e di avvicinarmi al cinema.

Il bando di "Fare Cinema", indetto dal Comune di Bobbio, faceva al caso mio. Questo dava l'accesso al corso pratico di sceneggiatura e regia,  diretto e tenuto da Marco Bellocchio, che io conoscevo bene cinematograficamente (non personalmente, però). Da "I pugni in tasca", il suo primo capolavoro, a "La Balia", appena uscito a quei tempi, avevo visto quasi tutti i suoi lavori.


Marco avrebbe tenuto il corso per giovani registi e avrebbe realizzato un piccolo film con la sua regia. Le musiche sarebbero state curate da Carlo Crivelli, che aveva appena firmato le musiche per "La Balia"...Era l'occasione giusta per entrare in quel mondo e ricevere da un grande regista, e da un esperto compositore di soundtrack, molte informazioni che mi servivano...


Occorreva, però, superare la selezione. Lo stage era infatti a numero chiuso, aperto,  a soli venti addetti ai lavori!


Ho presentato la domanda lo stesso... Ma avrebbero preso un musicista in mezzo a tutti quei registi?


Fine prima puntata...