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domenica 22 gennaio 2012

Un bruttissimo giorno per la musica acquese...e non...

Buona sera,

ieri se n'è andato Gianrico Bezzato, un musicista acquese di grande talento, un amico... 


Leader dei Knot toulouse, ci ha lasciato all'improvviso...
Persona intelligente, sensibile, raffinato scrittore di ballate...
non dico altro...
lascio in questo post, per lui, un pensiero tratto dal mio spettacolo teatrale "Tersa età" (2010) e la sua canzone "The Seventh Mornig" che mi onoro di aver scritto con lui...

                 "Io ho smesso di credere che credere sia di qualche aiuto. Ora credo che l’inferno e il Paradiso ce li costruiamo noi prima di morire. In quell’attimo prima di chiudere gli occhi per sempre tu vai all’inferno o in Paradiso. Se sei rancoroso, con il rimorso, i rimpianti che ti assalgono, con i sensi di colpa…vai all’inferno….se te ne vai con la pace nel cuore, con la vita che ti rimbalza ancora nella testa, realizzato nel realizzarti…vai in Paradiso….e l’ultimo attimo che conta, per me…per l’eternità…."

CIAO BEZ!









7 commenti:

  1. A parte l'essere reale, emozionante e piena di ricordi la frase, questa musica mi piace molto... <3

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  2. grande musicista....ciao gianrico

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  3. Lo incontravo al bar quasi tutte le mattine, e scambiavo qualche parola con lui,era una persona gentile .Pur non conoscendolo a fondo mi rendevo conto del talento che in qualche modo si manifestava, nonostante
    la sua riservatezza e umiltà. Sono stato in passato un musicista, ho dovuto cambiare la mia vita e le mie passioni per motivi di salute. Ultimamente mi ero proposto di approfondire la sua conoscenza, purtroppo il destino ha deciso diversamente......penso di aver perso una grande occasione. Geppo

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  4. ho collaborato con lui nel primo disco,sono 4 giorni che non penso ad altro,a quello che poteva essere e non è stato,allo stato d'isolamento che lui stesso s'era creato,non mi ero mai reso conto che gli volevo così bene.Ciao Gian,angelo inquieto e fragile riposa in pace.Mario

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  5. ...Poi... ti sembra di non aver fatto abbastanza per lui...ma quando lo pensi è troppo tardi... Ogni recriminazione è inutile...rimane lo struggente ricordo di un amico che non c'è più, di un amico che non c'era più neppure quando viveva...di noi che, impotenti, non potevamo immaginare che il suo sistema di autodistruzione era già arrivato così avanti...

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  6. e io che l'ho saputo con mesi di ritardo, ti pensiamo, ma a che serve, adesso sei tu a dover pensare a noi. Silvia e Alfio

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