Buon giorno...
Mi rendo conto che, da quando sono stato in provveditorato, ad Alessandria, non ho ancora scritto nulla di ciò che mi ha attraversato mente e corpo mentre salivo lo scalone del palazzo...
Va così... Il POST del mattino è prevalentemente confidenziale, immediato, impulsivo... Scrivo quello che mi viene da dire sulla base di ciò che provo, che ascolto, che vedo in tempo reale... Da quando sono andato al provveditorato altre emozioni hanno avuto la priorità... Ora, questa mattina, è la volta in cui vi racconto qualcosa di quel giorno...
Lunedì pomeriggio, sì, proprio l'ultimo, il 17 giugno, ero convocato al provveditorato di Alessandria, in via Gentilini n.1, stanza n. 22, primo piano, a sinistra, per le procedure legate alla mia condizione di perdente posto...
L'aspettavo da qualche tempo questa comunicazione... Quest'anno, però, no... Sarà perché il PART TIME scelto lo scorso anno mi faceva sentire tranquillo, sarà perché il nuovo indirizzo artistico mi proiettava in una crescita di classi, e di conseguenza, di ore che faceva ben sperare... Sarà perché ero stanco al termine del mega spettacolo e di tutti gli altri eventi portati a termine a scuola, in Accademia e altrove...
Venerdì scorso, all'improvviso, proprio nel corso della festa per i colleghi pensionandi, TRAC...uno degli impiegati mi da' la comunicazione: "di, Pesce, guarda che sei perdente posto!" Vi devo dire che è come se la stessa persona fosse venuta da me e mi avesse mollato un fortissimo ceffone senza preavviso. "Come", ho pensato subito io, "stiamo festeggiando coloro che il prossimo anno non ci saranno più perché saranno in pensione e d'un tratto mi sento anch'io in partenza?!"
Vado dal vicepreside e gli chiedo spiegazioni. Lui è stato molto caro. Aveva deciso di dirmelo dopo la festa...per non rovinarmela... Si sa...la sensibilità dei dirigenti, certi in particolare, è diversa da quella degli impiegati (certi in particolare)...
Poco male...non mi hanno mica comunicato di essere affetto da un morbo incurabile!
Lunedì pomeriggio, dopo la riunione preliminare dell'esame di stato e la riunione con i miei adorati LANZAchenecchi, sono andato ad Alessandria. Il palazzo del provveditorato non mi è mai piaciuto. Sarà per quella sua aria da palazzaccio del ventennio, sarà perché mi ricorda i duri esordi della mia carriera di insegnante...sarà perché è, molto più semplicemente, brutto...
Da quanti anni non andavo là? Almeno dal 1996, anno del mio passaggio in ruolo... Prima di allora ogni anno ero lì, a settembre, a consegnare qualche domanda per rinnovare le graduatoria per le supplenze, per vedere le stesse rinnovate, per capire se quell'anno avrei avuto qualche incarico...
Ebbene...lunedì mi sono ritrovato indietro di vent'anni... Mi sono visto su quegli scaloni, in quell'atrio più tetro del solito. Sarà stato davvero più triste o l'ho visto io così?
Perché, vedete, un conto è arrampicarsi su, verso i piani alti del palazzo, quando si sta iniziando la carriera, un conto e trovarsi a metà della propria esistenza (forse di più) e a metà carriera con in tasca poche certezze... Cambia proprio il morale... Vent'anni fa avevo tutto da guadagnare...oggi ho tutto da perdere...
La mia scuola, la mia seconda casa, dove ho costruito relazioni che si sono affastellate nel mio cuore come i cerchi nel tronco di un albero, la mia aula di Musica, i miei strumenti, i miei progetti, i miei allievi di oggi, di ieri, dell'altro ieri...tutto è messo in discussione...
Vent'anni fa sapevo che ogni anno sarebbe cambiata la scuola in cui sarei andato. Per un precario è cosa rara avere il privilegio di seminare più anni nelle stesse teste...
Io ho avuto la fortuna di esistere quasi vent'anni nello stesso luogo di trasmissione del sapere... L'ho pagata cara questa scelta... 140 chilometri giornalieri percorsi per tutti quegli anni, avanti e indietro....al mattino presto, al mattino tardi, il pomeriggio, la notte... Quattro automobili fuse a colpi di centinaia di migliaia di chilometri... Molti rischi di perdere la vita in una notevole quantità di incidenti stradali sfiorati per un pelo (o per un palo)...
Ma ancora di più l'ho pagata cara perché per quella scuola ho rinunciato al conservatorio.
Quell'anno, era il 1996, dovevo scegliere tra il ruolo a Casale Monferrato e la supplenza annuale di Armonia e Contrappunto a Palermo... Anche per praticità, e per maggior sicurezza, ho scelto Casale... Non potevo immaginare che, con quell'anno in più in conservatorio, avrei avuto accesso ai concorsi riservati per entrare di ruolo in conservatorio...
Pazienza...mi rimaneva la mia scuola...
...Ora che il Prof. Enrico Pesce non è più inserito nell'organico dei docenti del suo istituto c'è tutt'intorno a quel palazzo un non so che di spettrale...
Lunedì sono salito per quelle scale... Quell'atrio, l'ho già detto, era più buio del solito e contrastava con quella luce abbagliante di un sole mediterraneo che reclamava la sacrosanta attenzione...
Io, con la mia cartelletta in mano, come un diligente scolaretto, sono entrato nell'ufficio preposto, nella stanza n. 22, al primo piano, nel corridoio a sinistra, alla fine dello scalone... Dentro la cartelletta nessun sogno...solo la consapevolezza che stavo ricominciando ancora una volta da capo... Come nel gioco del flipper... GAME OVER...e si ricomincia... Si lancia la palla e si incomincia a cercare di fare punti... Può andar bene...può andar male...
...Pazienza...sono vivo, amo il mio lavoro...sento di avere una missione...ovunque andrò porterò la Musica e l'amore che nutro da sempre per Lei nella speranza di essere ricambiato... Difficile farsi amare dalla Musica... Ha troppi corteggiatori...e troppi più "aitanti" di me...
...Ma io non mi sono mai arreso e mai lo farò...
Aspetto il 9 luglio, data delle comunicazioni dei trasferimenti... Forse otterrò quello spezzone di cattedra che era la mia...nella mia scuola...forse a quelle ore ne aggiungeranno altre in qualche altro luogo... Forse finirò da tutt'altra parte... Forse rimarrò in attesa di tappare qualche buco, destino dei DOP, insegnanti della Dotazione Organica Provinciale...
Difficile seminare senza avere un campo a cui dedicarsi...
Non mi sono arreso e mai lo farò... E' una promessa che vi faccio...è una promessa che mi faccio...
Buona giornata...
Perchè i post di questi ultimi giorni mi commuovono??!!! Caro Enrico sei una bellissima persona,straordinariamente ricca di tutti quei valori che oggi non troviamo quasi più .... Dalle tue parole,c'è sempre da riflettere e da imparare ... Grazie prof .... :-)
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