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lunedì 17 giugno 2013

17/06/2013 Lunedì mattino... STORIE STORTE... Il dente perdente...

Buon giorno...


Che cosa strana un perdente posto che parla di un dente perdente... Eppure non c'è da stupirci, tanto per capirci... Insomma, come avrete potuto capire, o carpire, sta per incominciare una storia storta...né viva, né morta...né lunga né corta...né liscia né contorta... Una storia storta...giusto per non pensare e non pesare...giusto per soffermarci, né troppo sani né troppo marci, su alcuni squarci di vita vissuta...voluta, non voluta...evoluta...ma sempre benvenuta...


Il dente perdente...


Sapete che differenza c'è tra un dente pendente e un dente perdente? E' molto semplice... Nel primo caso il perdente non è il dente ma il suo proprietario che si trova con uno dei suoi trentadue gioielli bianchi penzolanti dalle gengive...e certo non è un bel vedere... Nel secondo caso a essere perdente è proprio il dente, sì...avete capito bene...il povero dente...


La storia storta pertiene proprio a Dante, il dente perdente... Era un tipo incisivo ma, per alcuni casi tristi della vita, divenne molto sfortunato... In poche parole divenne un dente perdente... Provò a cambiare aria... Per molti anni cantò "la donna è mobile"...ad un certo punto cominciò a cantare "e lucean le stelle"... Come? Non vi tornano i canti...cioè...i conti? Infatti mi sono confuso... Stavo dicendo che Dante, il nostro dente, per vincere la sorte, tentò di cambiare aria... Dove può vivere un dente se non a Trapani? Eh lo so...è la città ideale... Però, dovendo cambiare aria, e non potendo cantare (non si addice a un dente il canto)...si trasferì a Piombino...
Le cose non cambiarono... Le case sì...ma le cose no... Il povero Dante rimase perdente... Perse per primo lo smalto... e tutti a dirgli: "che brutta cera che hai!" E lui...ma io non ho la cera...io sono fatto di calcio...ricoperto di smalto...che c'era e ora non c'è più"... "Ah ah! Allora vedi che la cera c'entra!" Ma no... Il povero Dante non riusciva proprio a spiegarsi... 


"Allora...sentite bene... Io ho perso lo smalto...capita anche agli ossi duri...figuriamoci a un povero dente... Però la cera non c'è e non c'era...e non c'entra nulla!"
"E il calcio, allora?" A quel punto un astante (proveniente dalla provincia di Asti, credo) chiese questa cosa sul calcio... E il povero Dante: "eh...cosa volete! Ho perso un'intera partita di calcio!" E tutti: "contro chi, contro chi? Avrai certamente perso malissimo, visto che sei un dente perdente!" In Italia, ormai si sa, quando si parla di calcio si intende subito il gioco... "Che PALLA!" Disse il povero Dante, il dente perdente!   "La mia non era una partita di calcio ma una partita di calcio...nel senso di una grossa quantità di calcio grazie al quale io posso formarmi e crescere robusto!" "Ah...TUTTO LI'?!" Gli astanti (probabilmente si trovavano tutti proprio in provincia di Asti...ce n'erano troppi di astanti in quel posto), delusi, persino collusi, capirono che il nostro povero Dante non aveva più nulla di interessante da dare... Altro che incisivo! Il nostro aveva il molare a terra... Provò a cantare... "MOLARE, OH OH...CANTARE...OH OH OH OH!" Ma siccome aveva cambiato aria...evitò di intonare alcunché... Anche perché, l'ultima volta che aveva cantato gli avevano dato del canino!
Pensò di vendicarsi nei confronti di tutti gli astanti... Gli tornò però in mente l'antico motto: "occhio per occhio dente perdente!"... "Ma occhio per occhio, quanto fa? Due occhi? Ad ogni modo se io mi faccio giustizia da solo finisce che sarà ancora peggio... La FAI-DA TE non paga!"
E poi...occhio per occhio vuol dire malocchio...sfortuna...e guai... No...meglio essere un povero dente perdente che un dente pendente... Almeno, nel primo caso, sarò sfortunato ma ancorato saldamente alle mie radici...
Decise per il profilo basso...evitò di farsi venire le solite ortiCARIE da stress... Aggiunse solo: "Acqua in bocca!"... Non l'avesse mai più detto! Si ritrovò immerso in un mare d'acqua...e lì ci rimase per un bel po'... Come? Non capite? Mi chiedete di decidermi? Mare o Po? Ma cosa avete capito!... Era semplicemente un po' d'acqua che il proprietario di Dante ingerì dopo essersi accuratamente spazzolato la dentatura... 


Era ora di fare la nanna... Dante era sconsolato... Aveva sentito dire che l'indomani il suo padrone sarebbe andato dal dentista... Che tristezza...Entro poche ore  sarebbe restato imprigionato in un apparecchio...e non avrebbe potuto neppure volare...oh...oh...



Buona giornata...

1 commento:

  1. In bocca al lupo MAESTRO!!! Non mollare...lotta con unghie e denti, appunto, per ri-ottenere il posto che ami. La burocrazia, le norme di stato sono senz' "anima"...non arrenderti!
    Giovanna

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