Buon giorno...
Ricordo una sera di tanti anni fa quando feci il mio incontro con un riccio... Stavo andando a Canelli... Percorrevo una strada "ufficiosa", la "Garbazzola"... Non era la provinciale...era una stradina che solo noi del posto pratichiamo...
Mentre facevo quelle curve piuttosto strette, mentre pensavo al panorama mozzafiato che di giorno quelle curve fanno vedere, un mare di vigneti con la corona di Alpi maestose e meste allo stesso tempo, ho visto un auto investire un riccio... Il povero animale irsuto è stato scaraventato proprio in centro strada e non sembrava morto...
Non ho potuto ignorarlo... Mi sono fermato... Sembrava più vivo che morto e questo era già una bella notizia... Lo potevo lasciare lì? Sarebbe andato incontro a morte certa... Potevo provare a spostarlo a bordo strada? Poi ho pensato: "se ho il coraggio di afferrarlo e spostarlo lontano dal pericolo posso anche caricarlo in auto e cercare un veterinario"...
Ho preso un telo che mi serviva per coprire gli strumenti l'ho afferrato e l'ho messo sul tappetino del posto del passeggero a lato del mio...
Avrò fatto un paio di chilometri e il simpatico animaletto ha incominciato a dare segni di agitazione... Faceva strani versi e si dimenava sotto al telo... Mi sono fermato, ho aperto la portiera e l'ho fatto andare... Lui, ben contento, è schizzato via come una lepre...anzi...a pensarci bene come un riccio...
Sono ripartito... se l'avessi lasciato in mezzo alla strada non mi sarei divertito quella sera... Avrei pensato costantemente al quel riccio e alla sua probabile brutta fine...
Perché vi dico questo?
Perché ieri sono rimasto sconvolto dalla notizia di quei bagnanti che hanno continuato a giocare, amoreggiare e a fare il bagno nei pressi della signora appena deceduta.
In pratica, e molti di voi lo sapranno, una signora russa di settantotto anni è deceduta ieri mattina a Formia mentre faceva il bagno... Alcune signore l'hanno notata, hanno dato l'allarme... La Guardia costiera e il 118 hanno tentato di rianimarla senza successo... La signora è stata coperta con un telo bianco e in quella posizione è rimasta per un bel po'...
Dopo il primo momento di Shock, i vicini di spiaggia hanno ripreso a giocare con i racchettoni, a sbaciucchiarsi, a fare il bagno, a passeggiare...
La cosa mi sconvolge... Non è possibile. Come si fa a rimanere indifferenti di fronte alla morte di una persona? Una persona che sino a pochi minuti prima era una di loro, nell'acqua...in relax...
Guardate...cerco anche di mettermi nei panni di quella gente. Magari era uno dei pochi giorni liberi, a disposizione per sentirsi in vacanza... In questo tempo di crisi un giorno al mare, con temperature caldissime, può rappresentare l'illusione di essere in vacanza...magari nei mari della Grecia...
Ma come si fa a far finta di essere in vacanza, a gridare, fare schizzi nell'acqua con la presenza ingombrante di un cadavere appena nascosto da un telo bianco?
Dico io...almeno potevano cambiare spiaggia! Come si fa a rimanere così indifferenti alla morte di una persona? Quella persona era e non è più... Era in quel posto, come gli altri, con aspettative di vita, di sole e di mare...ed è morta...senza preavviso...senza poter avvisare nessuno... Quanto vale la morte di una persona? Anzi... Quanto vale la vita di una persona? Così poco? E come facciamo a fidarci dei nostri simili? E se quella signora fosse stata investita da un'auto, come il mio amico riccio, quella gente l'avrebbe soccorsa o avrebbe fatto finta di niente per evitare di arrivare tardi all'outlet?
No, mi spiace! Non posso accettare che la gente si dimentichi di essere pietosa... In un mondo in cui ci manca tutto, dai soldi, al futuro, alla speranza, non possono anche mancare i valori essenziali della nostra anima e del nostro esistere...
Penso al mio amico riccio... Quella sera è stato fortunato... Ha avuto un'altra possibilità... Magari il giorno dopo un'altra auto l'ha privato della vita appena ritrovata...
Penso a quella signora. Non esisterà mai più su questa terra... Mai avrà ancora un anelito di alito... Quella gente sulla spiaggia non si è fermata a pensare e a pensarla... Ha venduto la sua pietà per un paio di racchette, l'acqua del mare e il sole sulla pelle...
Chissà se, dovendo recuperare la palla incautamente caracollata ai piedi della defunta, a qualcuno sia venuto almeno il sospetto di essere inopportuno... Non credo...il set andava vinto a tutti i costi... In palio l'orgoglio di vincere la partita del niente...
Buona giornata...a chi la pensa come me...
Ciao caro Enrico, l'indifferenza in generale denota insensibilità, egocentrismo ed egoismo.
RispondiEliminaChi è indifferente, lo è tanto verso la vita altrui quanto il dolore o la morte altrui.
Ogni giorno che passa mi rendo conto che l'indifferenza aumenta, siamo (anzi sono) sempre più individualisti, incapaci di condividere bene e male, sempre più "vuoti" però, ma prima o poi TUTTI avranno bisogno dell'altro....e sono certa che comunque qualcuno ci sarà, malgrado tutto!