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giovedì 13 giugno 2013

13/06/2013 Giovedì mattino... PENSIERI SERI...Da domani non sarà più lo stesso...

Buon giorno...


...Doppia mandata alla prima porta, quella interna...lucchetto...doppia mandata alla seconda porta...quella esterna con su scritto "Scuola di Canto e Musica", insegna che risale, credo, agli anni '50... Forse è anche più "antica"... 
Quando ieri ho chiuso le porte dell'aula di Musica secondo un rito che assomiglia più alla chiusura delle stanze papali da parte del camerlengo in assenza del pontefice, ho subito sentito che la prossima volta che la riaprirò non sarà più la stessa...
Ieri è stato l'ultimo giorno di scuola... VACANZA! Per i ragazzi, s'intende...noi prof abbiamo ancora tante cose da fare: riunioni, burocrazia...esami... Già gli esami... Gli studenti delle classi terminali hanno gli esami, ultimo atto ufficiale, il più importante, di un percorso di cinque anni... Non mi piace chiamarle "classi terminali"... Una malato è terminale quando non ha speranza... Da quel punto di vista anche una classe terminale non ha più futuro in quell'istituto dove ha vissuto per cinque anni. Comunque non mi piace quel termine... d'ora in poi,  scriverò "classi quinte"...
Ad ogni modo... Ieri è stato l'ultimo giorno di scuola... Io, stremato dagli spettacoli del giorno prima, non sono andato a scuola nel consueto orario... Quella notte sono arrivato a casa alle 4:30... Ho dormito un po' di più... Non ho voluto però mancare all'appuntamento con l'ultima ora... Quell'ora appartiene...apparteneva alla classe V B dell'indirizzo Socio Psciopedagogico... Sono arrivato a scuola, le porte della mia aula erano aperte... Non c'era nessuno... Stava iniziando l'ultima ora ed ecco arrivare la "Beagle"...poi la "Colli"...infine la "Giami"... Cambio sempre i nomi alle mie allieve... Il "battesimo" avviene in prima e il nuovo nome rimane per i successivi cinque anni...
Ci siamo guardati...non c'era bisogno di parlare...dire qualsiasi cosa... Ci siamo abbracciati...abbiamo pianto... Beagle e Giami sono state le mie favolose costumiste per i cinque lunghissimi anni... Hanno iniziato nel coro...poi sono esplose nella loro capace abilità di trasformare i costumi degli innumerevoli spettacoli precedenti in nuovi abiti di scena... Colli è stata il mio braccio destro, forse anche il mio braccio sinistro...e certamente anche una parte del mio cuore... Quanti spettacoli abbiamo realizzato insieme  in questi cinque anni? Almeno cinque spettacoli di fine anno...e poi...la seconda edizione di "Anche il pianoforte ha le rotelle", "Tersa età", "Come in una clessidra"... In aula magna c'è, e rimarrà, l'enorme clessidra costruita dalla Colli l'anno scorso... Come non piangere? 
Mentre eravamo lì, silenziosi, ecco arrivare "Sambuca", "Freddatori", "Bagna cauda", "SantoStefani"... Altre lacrime...altri abbracci... Era la loro ora quella...la loro ultima ora di Musica...la loro ultima ora di scuola...di tutta la loro vita...
E poi sono arrivate le altre...una processione mesta...
... Non capita tutti gli anni...capita ogni tanto... Cioè...capita sempre la tristezza, la commozione tra chi va, le studentesse, e chi resta, l'insegnante... Ma solo certi anni si vive con disarmante impotenza il lacerante sentimento della separazione...
E' certamente capitato nel 2000 con la classe di Francesco, "Glass"... E' capitato certamente con la classe VA SPP del 2006... Le alunne, terminate le lezioni, hanno noleggiato un pullman e sono venute a casa mia munite di ogni ingrediente utile per fare una bracciolata memorabile...
E' successo ieri... 
Oggi so che quelle ragazze mi mancheranno enormemente... 
Penso: se avessi avuto dei figli soffrirei allo stesso modo per il loro distacco...o darei minor peso alla separazione con le mie studentesse e i miei studenti?
E torno a pensare alla Beagle, alla Giami, alla Colli, ai viaggi a Murisengo...a lottare contro tutti e contro il tempo per mettere in piedi uno spettacolo teatrale sulla carta impossibile da realizzare...
... Ho paura a tornare in quella mia aula... Non ci voglio tornare per un po'... Mi sento terribilmente solo... E penso: questo è l'aspetto bruttissimo e dolorosissimo del lavoro dell'insegnante... 
Vivere cinque anni con persone che impari a conoscere, con persone che imparano a conoscerti... Si diventa amici, quasi parenti...e poi...via...tutto finisce...






L'ho scritto lo scorso anno su queste pagine...ho parlato di "ragazzi trasparenti"...coloro che hanno finito di frequentare e stanno iniziando l'esame di stato...
Lo ha scritto una di loro in una lettera bellissima... L'aula di Musica come una seconda casa... E' vero...lo è anche per me...ma ora quella casa si è svuotata... 



Sono orfano di quelle persone che vivevano costantemente nella mia vita... "COOOOLLIIIII"....vieni subito qui.... "Beagle, Giami, a che punto stanno i piedi della bestia?"...










Ricordo i viaggi con loro ad Acqui Terme, la mia città, dai miei amici Simona e Piero che dovevano insegnare loro come truccare da anziano un giovane diciottenne... Stavamo preparando "Tersa età" e il giorno della fine della scuola era lontano anni luce...lontano almeno quattro-cinque spettacoli da scrivere, provare, riprovare e far debuttare...ed eventualmente replicare...
Abbiamo imparato che la "vita corre rapida, quasi come un treno che va", per autocitarmi ("Ielui")...lo abbiamo imparato a fatica e capito solo ieri nell'aula di Musica...piena di cose inanimate....
Abiti di scena che sino al giorno prima erano carichi di energia ora sono morti, inanimati...


Alla fine le ragazze sono uscite...mi hanno lasciato parole scritte...bellissime, difficili da dirsi e da sentirsi dire a quattr'occhi... Io sono rimasto ancora qualche minuto... Volevo vedere se riuscivo a starci... Troppo triste... In una borsa c'erano ancora i resti di un pasto frugale...sarà stato della Beagle? Della Giami? Della Colli? Che importanza ha?


Nulla di ciò che è in quell'aula, in questo momento, appartiene al presente... Tutto è passato in un'altra dimensione, veicolato dal ricordo...
So che non ci perderemo... So che saranno come gli altri LANZAchenecchi, sempre pronte a tornare...a lottare...a ridere e ancora a piangere...
Non mi basta...io le voglio lì...nei banchi...con la matita...a prendere i tagli di Musica...tra una lezione, una battuta, un pezzo di copione, una cantata...una sclerata... Le voglio lì...a settembre...nei corridoi del Lanza...a correre con gli elenchi del coro, degli attori, dei costumi...
Le voglio vedere entrare dalla porta della mia aula...



Le voglio lì...




...

Buona giornata...

1 commento:

  1. ...avrei voluto scrivere tante cose, ma non riesco spiegare il silenzio e la tristezza... avrei fermato il tempo per non veder volare via quelle indescrivibili emozioni che ci hanno unito in questi anni... Sento che questa scuola sembrerà vuota...gli spettacoli non saranno gli stessi e le risate e le litigate non saranno più "speciali".
    Vi voglio lì anche io...tra quei costumi, quei copioni, quei corridoi...voglio quegli abbracci unici.

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