Buon giorno...
Vi ho detto almeno cento volte che non amo la festa ma la più leopardiana attesa della stessa... Natale, per me, è la festa delle feste... Ho già scritto che, se fosse per me, sposterei Natale al 31 dicembre e l'ultimo dell'anno al 25 dicembre...giusto per godermi quei giorni di attesa che preludono all'esplosione di festa, di brindisi, di famiglia, di religiosità, di sorprese...
I giorni che precedono il Natale per me sono "infernali"... Tra lezioni, concerti, cerimonie, impegni vari arrivo al 24 dicembre senza accorgermene...corro ogni secondo per finire di acquistare i regali (mi riduco a farli sempre l'ultimo giorno, un po' per mancanza di tempo...un po' per insicurezza).
Sono molto infantile in quei due o tre giorni che preludono...scusate...precedono il Natale... Quel "fanciullino" che è in me...però adesso sto prendendo una china "pascoliana"...altro che leopardiana... Quel fanciullino che è in me, dicevo, cerca di fermare il tempo... Anche quest'anno - me lo ricordo come se fosse quattro giorni fa (anzi, ora che ci penso, erano proprio quattro giorni fa) - in auto, ho cercato di fermare il tempo... Sapete come si fa ad illudersi di fermare il tempo? Si pensa a quel momento ogni momento... Ho cercato, quindi, di vivere con consapevolezza ogni minuto di quell'attesa... "Sono le 18:15...sono le 18:20... E il pomeriggio dell'antivigilia... Mancano due ore alla cena..." Ecco...il pensiero costante concentrato sul momento lo rallenta... La distrazione lo fa scappare... Ho cercato di vivere quei due brevi giorni pre-natalizi senza perdere un attimo la concentrazione... Non è facile...non è stato facile...infatti non sono riuscito... Appena ho distratto gli occhi dal tempo quello se n'è andato...e con lui sono scomparsi in un soffio Natale e Santo Stefano...
E ora...ora mi sto preparando per andare a lavorare... Certo non a scuola... La scuola dorme il sonno del giusto sino al 6 gennaio... Oggi lavoro nell'altra mia vita, quella di musicista, di pianista.... Ora che mi sto buttando in un nuovo e pesante giorno lavorativo avverto chiaramente che la festa è finita... Il mio pensiero corre subito al pallottoliere... Quanto manca a Natale? 363 giorni... I prossimi dieci passeranno veloci...perché sono giorni di festa... pur mesta...ma sempre festa...che passa lesta... Gli altri saranno un altro paio di maniche... Ma in mezzo a quel tripudio di mesi, di stagioni, di impegni, di eventi, di concerti, ci saranno momenti veloci...lenti...belli...brutti... I 363 giorni passeranno...ci sorprenderemo di nuovo di vedere, subito dopo i "Santi", le pubblicità di Natale in televisione...ci compiaceremo di vedere le luminarie fare bella mostra di loro sospese nell'aria...spente come mute cattedrali nel deserto...
... E sarà di nuovo Natale...
Ho sempre fatto tanta fatica a tornare alla normalità dopo periodi di vita "alternativa"... Una master class, una gita scolastica, un periodo di lavoro o di studio in qualche città diversa dalla solita... Non sono l'unico...conosco tante persone che fanno fatica a tornare alla vita normale...fanno fatica a tornare...
Questo non mi consola... Perché la sofferenza, il disagio, anche dei piccoli cambiamenti come la fine di una gita scolastica, è e rimane un fatto individuale pur se condiviso, a distanza, dalla maggioranza dell'umanità...
Ogni volta che scendo dal pullman al termine della gita scolastica sono malinconico...come dopo Natale...
Eppure la vita ci insegna che tutto finisce... Ma io, fanciullino testardo, attendo la ripetizione di quei giorni... E ogni volta commetto gli stessi errori... Perché attendere la ripetizione di quei giorni, specie se sono stati fantastici, avendo le stesse aspettative, conduce sempre alla delusione...
E allora...conto...quanti giorni mancano alla prossima gita, al prossimo corso, al prossimo Natale? Tutto passa...tutto torna...ma sempre diverso...con i pro e i contro...
Tutto passa...tutto torna...per un po'...ma, comunque, non per sempre...
Buona giornata...
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