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domenica 9 dicembre 2012

09/12/2012... Domenica mattina...Anche gli alberi hanno una personalità...

Buon giorno...


Albero vero o albero finto? Vi siete mai posti questa domanda prima di fare l'albero di Natale? Quello  vero è "più vero"...però...passate le feste...dove lo metto? Nel mio caso, disponendo di due ettari di terreno, non ho certo questo problema... Tuttavia vi devo confessare che, pur osservando tutte le precauzioni fornite dal vivaista, i miei pini non sono mai sopravvissuti... Forse è troppo lo stress subito dall'albero tra il caldo della casa e il gelido freddo dell'esterno... In verità ho sempre fatto osservare ai miei pini i periodi corretti di "decompressione" tra l'ambiente intero e quello esterno utilizzando aree semiaperte....o semichiuse...
L'albero "finto" non ha di questi problemi...ma si vede che è finto... Inoltre non è ecologico... Tutti quegli alberi in materiale sintetico, prima o poi, andranno smaltiti...
Sono contrario a tutte le piante finte... Avete presente quelle piante ornamentali dislocate in vari ambienti di certi hotel o di certi luoghi pubblici...ma anche in certe case? Alcune sono proprio verosimili...ma sono pur sempre finte!
Guardate...sono contrario anche ai fiori finti al cimitero... Voi direte...meglio che niente... Ah beh...certo... Io però, ed è un mio pensiero personale opinabilissimo, considero il fiore finto al cimitero come un elegante escamotage per sentirsi tranquilli... Non riesco ad andare al camposanto...ci metto due rose simlvere...quindi ho sistemato la tomba e siamo tutti a posto...vivi e morti...


...Ok...ma non è questo che volevo scrivere...

... Io preferisco una pianta, o un fiore, vera/o perché solo loro hanno una personalità, solo loro crescono con te...reagiscono alle cure che gli dai...alla luce che "vedono"...ai suoni che sentono...
La crescita di una pianta è bradisismica ma costante... Non ce ne accorgiamo ma crescono...inesorabilmente... Da piccolo mi sedevo davanti alle piante ornamentali di mia madre...le fissavo anche per un paio d'ore... Cercavo di seguire le loro minuscole crescite...nulla da fare... Non percepivo alcun movimento... Però...il giorno dopo...e quello dopo ancora...io vedevo, sentivo, sapevo che quelle piante si erano mosse...
Mia mamma parlava con loro...con amore... Io, dal canto mio, suonavo il pianoforte (quindi non cantavo... in realtà...ah ah ah ah ah)...e mi accorgevo che anche la Musica faceva bene a loro...
Perché le piante non vedono, ovviamente, ma, forse, sentono... O forse è meglio dire "avvertono" le energie positive emesse dalla voce umana che le ama...e dal pianoforte che vibra nella stanza con il suo carico di  note...
Ecco queste piante...questi fiori...e aggiungo certamente, e soprattutto, gli alberi si comportano per molti aspetti come tutti gli altri esseri popolano il nostro pianeta...vivono... 



E vivono a modo loro... alzandosi sempre più verso il cielo...


...abbracciandolo con i loro rami...rami che si toccano l'uno con l'altro...come in una danza...una danza statica... Perché gli alberi sono pesantemente ancorati al suolo...la loro è una danza di ombre...di foglie che muovono il suolo...che creano disegni non veri ma veritieri...
Ogni albero, ogni pianta, ogni fiore ha propria personalità...un proprio retaggio... L'albero, da sempre, è il simbolo e l'espressione della vita, dell'equilibrio e della saggezza... 


Non pensano gli alberi...ma fanno pensare...non si riposano gli alberi...ma fanno riposare...non sognano gli alberi ma ci fanno immaginare...ci porgono il loro lato migliore per farci salire su verso l'infinito...come tanti "baroni rampanti"...
E noi, sugli alberi, quando siamo bambini, ci costruiamo case, sogni, futuro... 


Ma quando cresciamo, e scendiamo da quei rami forti e sicuri, ci dimentichiamo spesso di quello che l'albero è stato per noi... e lo buttiamo giù...lo dividiamo per sempre dalle sue radici...e forse anche dalle nostre...


Ogni minuto che passa ettari di bosco, nel mondo, lasciano lo spazio a strade, megalopoli, deserti morali...






Ho letto da qualche parte una frase che suonava, più o meno, così: quando non ci sarà più un albero sulla terra il cielo cadrà sull'uomo e lo distruggerà"...
... Ma non sarà il cielo a distruggere l'uomo...sarà l'uomo stesso ad assestare il colpo mortale a se stesso...
Ho deciso...acquisterò un albero vero...lo accudirò...lo amerò...lo pianterò e lo veglierò... E sarà il primo dei tanti che restituirò al mondo...



A Natale, se avete dubbi sui regali da fare, acquistate il piccolo libro di Jean Giono: "L'uomo che piantava alberi", salani editore...


Buona giornata... 


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