Buon giorno...
Non più tardi di ventiquattro ore fa vi raccontavo della mia mancanza di energia... Accidenti...uno come me...così "vulcanico" (aggettivo attribuitomi da altri)...costretto a dichiarare di non essere invincibile... Ormai ho imparato a convivere con i miei colpi di sonno...costretto a fermarmi per strada ad ogni viaggio notturno...per dormire un po'... Mi arrampico sugli specchi delle mie poche forze fisiche per non disattendere alcuno dei miei obiettivi... Ormai faccio i conti con questo mio stato delle cose... Ci sta con l'età che avanza e gli impegni che si moltiplicano... Me ne sto facendo una ragione... Presto imparerò a ridurre gli impegni...a tararmi sulle mie nuove riserve di "vitalità"...
Ieri, però, dopo il concerto, è successo un fatto grave...non a me... A questo non ero abituato... Vi siete mai sentiti impotenti? Io sì...ieri... Per la verità mi ero già sentito così per cinque anni, durante il doloroso decorso della malattia di mia madre... Uno stillicidio... Ogni giorno la vedevo andare giù...sempre più giù...altro che energie...mia mamma perdeva la sua vita...o la sua vita perdeva lei... Entrambe si perdevano...e io mi perdevo dietro a loro che non si ritrovavano...e mi sentivo impotente...perché...dentro a quel tunnel senza uscita non puoi far altro che arrenderti...
Mi sentivo come in un sogno fatto qualche giorno fa... Ero in montagna...camminavo alla ricerca del sentiero giusto... Non l'ho trovato...in compenso mi sono trovato in un tunnel bassissimo e strettissimo... Procedevo a "gattoni"...non ne sono più uscito... Però ho trovato altre persone in quel posto claustrofobico che mi hanno confermato il mio angosciante sospetto... "Da qui non si esce"... Poche bucce d'arancia erano le uniche risorse per sopravvivere al sogno-incubo...
Ecco...ieri mi sono sentito così...impotente...incapace di porre rimedio alla sofferenza altrui...alla sofferenza di una persona a me vicina, con la quale condivido progetti... Incapace di vincere sul tempo...di saltare passaggi...
Allora oggi io, che mi credevo assolutamente capace di intendere e di "volare", sono drammaticamente atterrato a terra... La terra è dura quando vuole...fredda quando non te l'aspetti...ingenerosa quando le chiedi aiuto...
Sono caduto...ma non sono morto...
Mi riprenderò presto...ma, alla mia età, ogni presa d'atto, ogni consapevolezza acquisita diventa un passo verso il cambiamento...soprattutto esistenziale...
Mi riprenderò...ma rimarrà il ricordo della mia spossatezza e della mia impotenza... Non sono un eroe...non sono un dio...e, forse, non sono neppure più io...
ma...mi riprenderò...
Buona giornata...
questo è l'Eroe che vorrei.... colui che sa mostrare la sua vulnerabilità, che ci conquista con i suoi aspetti fragili che stanno così bene a fianco della sua "vulcanità"...
RispondiEliminaBuona giornata
Ambi
La curva della vita , alti e bassi , la consapevolezza di ciò , la distillazione dei punti che toccano terra e l'esaltazione di quelli che raggiungono vette cosmiche , e il toccare il suolo dopo una caduta a capofitto senza paracadute , il togliersi la polvere e piangere ridendo e poi buttarsi di nuovo nella mischia capendo quali sono i limiti , sfociare dal buio alla luce e poi ritornare nella penombra colpevolizzando sè stessi e trovando un perchè anche al nero più nero che occhio possa percepire , questo è l'artista... stia su , stia su e non demorda, tutto ciò serve a lei per trovare i suoi perchè (e a noi che sorbiamo con le orecchie i suoi distillati del cuore).
RispondiEliminaSaluto.
RM
http://www.rossovenexiano.com/users/stanca-mente
L'Uomo VERO è colui che sa perdere, vincere, dare il massimo senza rinunciare mai, commuoversi, accorgersi degli altri, ridere, essere triste, schierarsi, ammettere di avere paura, far coraggio, ma soprattutto essere sempre se stesso......
RispondiEliminaQuello che ho potuto capire frequentando questo blog, è che tu sai essere tutto ciò!