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mercoledì 11 luglio 2012

11/07/2012 Mercoledì mattino. Caos e contemplazione...

Buon giorno,


lunedì sera, prima dei "famosi" fuochi artificiali di Acqui Terme,



giravo come un'anima in pena alla ricerca di una linea WI FI che mi permettesse di postare il saluto serale del BLOG. Il budget di Mb a disposizione per la navigazione da iPhone a computer, era finito. Per forza, con tutti i minuti di permanenza in rete in questo mese!!!!!! L'iPhone, d'altra parte, è più lento e meno completo del computer nella redazione dei POST (o sono lento io?). Il mio disorientamento nasceva dal fatto che la "linea gratuita" del Comune di Acqui Terme, fruibile in Piazza Italia, era indisponibile (per sempre? Il terrore si insinua nel mio cuore di BLOGGER)... Alla fine ho risolto con l'iPhone...ma, prima di arrendermi, ho girovagato per la città come un cercatore d'oro  nel vecchio West...
In quei giorni camminare per le strette vie cittadine invase da migliaia di turisti per CAOS non era facile...




Si doveva fare necessariamente lo slalom tra banchi, banchetti (anche perché in quei giorni si mangiava pure), orde di popolo transumante da un capo all'altro della città...
Per fuggire temporaneamente dal disordine della gente e dal mio, quello mentale, mi sono rifugiato nella parte alta di Acqui, quella medioevale... Ho iniziato a percorrere accaldato la salita del Duomo, quello di San Guido, il santo patrono festeggiato proprio in quei giorni, e ho visto una scena molto diversa da quelle precedenti... Due suorine, molto giovani in contemplazione davanti alla facciata della cattedrale.


Guardando meglio, ne ho vista una terza, seduta sui gradini dell'archivio vescovile, faceva da trait d'union tra il sottoscritto e le due consorelle...i loro abiti color pastello le mimetizzavano tra le pietre e i sanpietrini della piazza....



Dovevo passare per forza vicino a loro e non ho potuto non notare la loro giovane età, la loro serenità, la loro curiosità e il loro entusiasmo di fronte a quella cattedrale con quel suo aspetto un po' bislacco, con un solo "orecchio" e il campanile, responsabile del crollo della parte mancante, a sovrastare un corpo centrale invaso da una "tettoia", un portico (per essere meno offensivi) tanto utile nei giorni di pioggia, tanto inadeguato dal punto di vista architettonico.

A me piace inventare (forse meglio dire ipotizzare) storie...quindi ho costruito una fantasia su quelle tre giovani monache. Erano sudamericane, tre delle tante "forze nuove" che la chiesa ha importato dal resto del mondo... Certamente hanno lasciato terre ben più povere della nostra, pur povera, Italia... Avranno forse anche abbandonato la velleità di avere figli, mariti, suocere e cognati... Ora sono sposate con DIO...e il loro è un amore che non scema, che non passa dopo pochi anni di matrimonio... E' un amore che si rinnova ad ogni funzione, ad ogni cambio di stagione...
E le tre suorine, giunte da poco ad Acqui Terme (sono sempre congetture che faccio io), non hanno potuto resistere alla tentazione di vedere un'altra casa del padre...e rimanerne estasiate, al pari dei fedeli di mille anni fa che, forse più intimoriti che estasiati, vedevano in quella maestosa opera dell'uomo un segno tangibile della potenza di DIO!
A cento metri il CAOS, la gente, coppie di fidanzati festanti...di lì a poco il fragoroso colore dei fuochi...ma alle suorine venute da posti lontani interessava solo essere davanti alla chiesa di Guido, vescovo di Acqui e di tutti, e di tutti i tempi...che furono e che saranno...intanto io passavo, fotografavo e osservavo...cibandomi del loro sincero sorriso che anche ora che scrivo, francamente, un po' invidio...


Buona giornata...



1 commento:

  1. Ciao
    da quando sei in vacanza, ogni giorno una sorpresa, ci stai abituando troppo bene!!!
    Musica e pesciolini rendono questo blog, oltre che divertente ed accattivante, anche "delicato" ed elegante.
    Ma domani cosa ci regali?

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