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domenica 18 marzo 2012

Il luogo dell'anima dei pianoforti...

Buon pomeriggio e buona domenica...

Avete mai letto il libro di T. E. Carhart "La bottega del pianoforte", 2000, Ponte alle Grazie, 2010, Adriano Salani Editore (traduzione di  Ira Rubini) (titolo originale "The Piano Shop on the Left Bank")?

In questo bellissimo romanzo, che mi è stato regalato dal mio allievo Gio "Canepazzo", si racconta di un signore che, trovandosi per puro caso sulla Rive Gauche di Parigi, di fronte a un negozio di riparazioni e noleggio di pianoforti con la scritta "Desforges Pianos: outillage, fournitures", si riavvicina alla musica e incomincia a frequentare quel posto magico....


In un luogo così io ci sono stato ieri... Per la verità ci capito spesso poiché è l'atelier dei miei noleggiatori e accordatori di fiducia di pianoforti: Roberto Lazzarino e Silvia Caviglia...


Tra l'altro è pure vicinissimo a casa mia...


Ieri l'occasione che mi ha portato là non è stato il solito strumento da provare o da consigliare a qualche giovane allievo, ma una conferenza molto interessante su tutti i segreti del pianoforte (grazie ai miei allievi che sono venuti e hanno seguito con interesse)...



Ho suonato e, soprattutto, ho girovagato tra le stanze del laboratorio respirando quell'aria incredibile che si respira quando ci si trova davanti a qualcosa di antico, autorevole, importante...magico...


Pianoforti Erard, Pleyel, Bechstein, Krauss...e tutti gli altri...di ogni epoca...e poi clavicembali...e altri strumenti...



Lì è "ricoverato" anche il mio armonium TUBI (il piccolino nella fotografia qui sotto), in attesa di tornare "in forma"...


I pianoforti sono vivi! Si muovono, reagiscono al caldo, al freddo, al clima umido, secco...E il loro suono cambia...Vanno trattati bene, curati...come tutti gli esseri "viventi"...Un pianoforte ricambia l'amore che gli trasmetti con il suo suono...A volte ti ammaliano, a volte si "ammalano"...hanno bisogno di cure... Roberto Lazzarino e Silvia Caviglia riescono a parlare a ognuno di loro...a entrarci dentro...a recuperare la loro essenza...

Un pianoforte ha un'anima...e la trasmette negli anni, nei secoli...ma bisogna rispettarlo...

Io raggiungo la simbiosi con i miei strumenti...li capisco e mi capiscono...li amo e loro ricambiano investendoti di vibrazioni positive...

L'anima del pianoforte non se ne va mai, neppure quando lo strumento viene "smontato", sezionato...separato in tutte le sue parti...








Lei se ne sta lì...nel legno...e aspetta che tutte le sue componenti tornino per farla vibrare....



E sono tutti lì...fermi...in attesa di tornare alla loro nuova vita...


Io mi sento come loro...pronto a rinascere in una nuova vita...a fare scelte importanti...ma prima devo liberarmi da tutte le mie parti...allentare le mie corde per poi ritenderle e ritornare a vibrare nella nuova vita...


...


3 commenti:

  1. Grazie, Maestro Pesce, per l'attenzione ed il riguardo che non mancheremo di ricambiare, sempre.
    Lazzarino e Caviglia.

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  2. Giornata interessante, un piacere ascoltare quella "lezione" e vedere quei pianoforti. Ah e SUONARE! grazie dell'opportunità (a Enrico che me l'ha detto e a chi ci ha ospitato) mn

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  3. Si, l'ho letto diverso tempo fa quel libro, non lo ricordo nei particolari ma ricordo bene quell'atmosfera per certi versi oscura ma magica che ti rapisce facendoti sentire realmente in quella bottega... veramente "un luogo magico dove riflettere e assaporare una saggezza che va oltre la musica". Purtroppo non ho mai avuto la possibilità di vedere realmente un luogo simile... per cui grazie per le foto sono veramente affascinanti. K.

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