21/09/2013 Sabato mattino... PESCIADE... Autunno

Buon giorno

Oggi è il 21 settembre... Convenzionalmente inizia l'autunno... 

Non avevamo bisogno del dato burocratico per accorgersene... Ne ho già scritto...ho già versato le mie lacrime... A questo punto, per celebrare questa stagione che mi rattrista, forse anche perché mi ha dato i natali, ho deciso di scrivere una poesia delle mie...una PESCIADE, insomma...giusto per rattristare l'umanità intera...

Userò lo schema dantesco...quindi endecasillabi a rima alterna... Anche perché per me l'autunno è proprio un inferno...

 Autunno...autunno

Così tu sei venuto, infine, autunno

per accanirti presto sulle foglie

e calpestarle come fece l'unno?

Si spengono nel cuor le mille voglie,

e tosto giungon già certi malanni.

E come l'interesse per la moglie

scema con il passar dei molti anni,

così quell'energia che il sol sa dare

si cela dietro un numero di affanni

che non ti fanno proprio respirare.

Allora io ti chiedo schiettamente:

dovevi ancor per forza ritornare?

Non sai che a noi non ce ne frega niente

di quella nebbia che ci versi addosso

che striscia su di noi come serpente

e piano piano penetra nell'osso?

Perché non sei rimasto là dov'eri,

a sparpagliare in altri loco il rosso

che infiamma tutti gli alberi, anche i peri,

bellissimi a vedersi, questo è certo,

ma tristi come al cimitero i ceri?

Io solo con l'estate mi diverto,

mi piace il caldo, le sue lunghe giornate.

Invece le tue nuvole han coperto

le mie speranze ormai dimenticate.

Vorrei fuggire, andare all'equatore

ma come faccio con le mie menate?

La scuola, le lezioni, troppe ore.

Non posso certo farmi sostituire

non ci son ferie per un professore!

Che faccio dunque per non più morire?

Mettere in pace il cuore e tutto il resto?

Distrarmi sino a marzo e non soffrire?

Uscire molto e non tornare presto?

Oppure rassegnarmi all'evidenza?

L'autunno finirà e dopo, lesto,

farà cucù con la sua bianca essenza

l'inverno freddo, e forse, più crudele.

Io volentieri sarei stato senza.

Il freddo gelerà pure le mele

e come granchio che giammai si sazia

divora le sue prede con le chele

così la neve che in inverno spazia

sopra di noi come impietoso boia

darà infin il suo colpo di grazia.

Sperando, infin, che ognun di noi si muoia...

Buona giornata...se possibile...