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giovedì 12 settembre 2013

12/09/2013 Giovedì mattino... PENSIERI SERI...L'arte come cura esistenziale...

Buon giorno...


Voi tutte/i sapete, e parlo a coloro che frequentano quotidianamente queste pagine, che ho come imperativo categorico quello di essere sincero in questo mio BLOG... A volte mi costa molta fatica... Certo sarebbe più facile autocelebrarsi costantemente.... all'inizio della mia carriera di BLOGGER qualche accusa di essere un po' troppo autoreferenziale nei miei POST mi è stata sollevata... A dire la verità alcune volte approfitto di me stesso per promuovere la mia Musica...e non mi sembra un peccato mortale...neppure veniale...se la devo dire tutta... 
Però, sempre per essere sincero, devo riconoscere a me stesso che sono più le volte in cui, in queste pagine, vi confido cose molto intime del mio sentire più interno... Cose che, se non avessi questo contenitore di emozioni, probabilmente terrei per me... La massima sincerità, il momento di più profonda confessione avviene sempre al mattino... A quest'ora mi viene da essere più confidenziale, sono spinto a mettere a nudo tutte le mie vulnerabilità...
Credo che questo sia da imputare al fatto che la notte che precede i miei "Pensieri seri" è un momento di profonde riflessioni... 


La notte, che è comunque sempre troppo breve, mi serve per comporre e per pensare... Beh...qualche ora la impiego anche per dormire... Poche ore, invero...che però mi servono anche per sognare...raccogliere le indicazioni che il mio inconscio mi suggerisce... Piano piano ho imparato a decifrare i suoi segnali... E' molto complicato...ma molto affascinante...


Sapete cosa vi dico? Che è proprio difficile vivere da artista! Perché l'artista è sempre in movimento...non tanto fisico ma psichico... 


L'artista è un radar...coglie sensazioni che giungono da ogni dove... Sia ben chiaro...non è che gli altri esseri umani non percepiscano le stesse sensazioni... Però l'artista è in continua sofferenza... Non è corretto quello che scrivo... L'artista è continuamente in bilico tra la serenità e la turbolenza dell'anima... Ecco...la differenza tra l'artista e il non artista è questa...l'oscillazione esponenziale tra i due stati d'animo... Esaltazione, disperazione... E' un'altalena emotiva pazzesca quella dell'artista... 


Ogni tanto penso tra me e me e dico: "caro Enrico...non so se tu sei un grande artista, un medio artista o un piccolo artista...certamente hai preso dai grandi il vortice dilaniante di temperie emotive..." Fortuna o sfortuna?
Chi lo può dire? Io mi reputo molto fortunato...perché se non avessi l'Arte, la Musica, non mi salverei... I miei sbalzi emotivi sono così incandescenti che rischierei di impazzire... Invece faccio convergere tutto quello che mi attraversa nella Musica che scrivo e suono... Sapete che è enormemente consolante? Ne parlavo proprio ieri mattina nella terza "B" del liceo delle scienze umane... Ho fatto un discorso introduttivo sull'arte come via di salvezza, o almeno di fuga, dalle pene dell'anima... 



Ho citato Van Gogh e i suoi altalenanti stadi emotivi... Ho raccontato di Mozart, uomo infelice, "disturbato" ma grandissimo in ogni nota che ha scritto sul pentagramma e ha lasciato nella storia... Ho parlato di Primo Levi e dell'incapacità della sua Arte di  salvarlo dal suicidio... Troppo pesanti i ricordi delle umiliazioni subite ad Auschwitz... Ho parlato di Luigi Tenco e del suo suicidio, quel gennaio 1967... Quell'incomprensione da parte del "popolo" di San Remo ha irrimediabilmente sopraffatto il suo enorme talento... Arte...salvezza...consolazione...disperazione...
Quanti esempi potevo fare ieri mattina in classe!? Avrò tempo...


Una cosa è certa...sono felice di essere nato artista, musicista, grande o piccolo che sia... Sono felice di provare emozioni inenarrabili mentre suono e compongo... E ogni volta che vivo una disperazione inconsolabile scrivo Musica e penso: "questo dolore, questo 'male di vivere' è servito...senza questa pena sul cuore non avrei potuto scrivere questa Musica..." Invece il mio dolore ha plasmato la mia opera...in qualche modo la sofferenza si è trasferita nella composizione... 


Una transumanza sciamanica... Ecco...l'Arte per me è questo...l'Arte per me è vita...indipendentemente...



Buona giornata...

1 commento:

  1. Buongiorno Maestro. Qualcuno ha detto "il difficile mestiere di vivere" ed ha concluso la sua vita...Lei è molto fortunato perché la musica e l'arte l'aiutano a superare le grandi emozioni positive e non, che le attraversano la mente e il cuore. Bye bye. SE

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