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domenica 8 settembre 2013

08/09/2013 Domenica mattina... IMMAGINANDO... Quando le certezze si piegano all'impossibilità di prevedere

Buon giorno...


Ecco il logo di "Immaginando"... Inconfondibile... Preparatevi, lettrici e lettori, a pensare e a vedere più in là del certo...del consolidato...
La fotografia che vi propongo oggi è mia ed è strana...perché è ottenuta con un piccolo accorgimento utilizzato nel mio iPhone... Guardate un po'...


Cosa c'è di più sicuro e di più eterno del mare?
Ancora prima della vita sul nostro pianeta c'era il mare... Un mare immenso...carico di potenzialità... Un mare che non finiva mai... Poi, piano piano, e sto parlando di millenni che sono passati senza che l'uomo potesse ancora prevedere di nascere, quell'enorme massa d'acqua si è data un obiettivo...delimitare i suoi spazi... Così facendo anche la terra ha avuto i suoi... Poi siamo nati noi... Beh...non noi...quelli di oggi...quelli che stanno respirando l'aria di questi anni... Possiamo parlare di "noi" come specie...perché alla terra, e al mare, non interessa se gli uomini cambiano... Alla terra, e al mare, importa solo sentire che le loro superfici sono calpestate, nuotate e attraversate da esseri viventi che si tramandano il testimone della vita...
E noi, uomini...e donne, ovviamente, ci siamo abituati a dar per scontato la presenza della terra e del mare... Ci sediamo sulla spiaggia e vediamo una distesa infinita di azzurro che va a incrociare un altro azzurro, quello del cielo... Lo diamo per scontato...come si da' per scontata la presenza delle persone che vivono con noi... Il dare per scontato il "certo", a volte,  rischia di farcelo perdere... Perché il dare per scontata la presenza di una persona o di una cosa, spesso, ci porta a trascurarle... 
Allora anche un mare calmo, serafico e paziente può trasformarsi in qualcosa di nuovo e spaventoso... Come quello della mia fotografia... Se prestate attenzione alla mia immagine noterete che nella parte di destra, quella che precipita verso l'inesorabile, c'è una testa...una testa di uomo...
Ovviamente nella realtà l'uomo stava nuotando placidamente nella sua vita tranquilla... Nella mia fotografia, invece, l'uomo sta andando altrove...
E' quell'altrove che mi interessa farvi immaginare... E' quel mare spezzato, in bilico tra il suo normale appoggiarsi alla spiaggia e il drammatico precipitare in una dimensione che non appartiene al nostro mondo esteriore ma, bensì, a qualcosa che ci portiamo dietro e dentro da tempi immemori...
Immaginate e cercate, se volete, di uscire da quel gorgo gigantesco della nostra esistenza a cavallo tra il presente, il futuro, il trapassato remoto del nostro procedere come minuscoli abitanti di questo magico mondo che è la nostra terra...

Buona giornata...

1 commento:

  1. Bellissima la profondità della foto e interessante l'intervento! Adoro il mare e le sue sfumature SEMPRE in ogni situazione climatica, a qualunque ora...Quindi sono tentata a collegare l'infinito di cielo e mare a qualcosa di costantemente presente, anche se variabile, che, come scrivi, è lì e non ti abbandona..
    Ma nella vita non è così! Nulla è scontato! E anche quando sei tranquillo che tutto stia continuando senza intoppi e cambiamenti PUO' succedere QUALCOSA! nella foto il cambio è netto, improvviso, inaspettato...
    L'uomo che nuota pacifico rappresenta noi e la nostra vita quotidiana...la routine...a volte anche facile, piatta, a volte difficoltosa, ma programmata...ma ahimè...può succedere qualcosa di inaspettato, un fuoriprogramma e improvvisamente la vita cambia, totalmente e NOI cambiamo, perchè non vogliamo più stare LI', non vogliamo più vivere con LEI/LUI, sentiamo di essere UN'ALTRA PERSONA... o DOBBIAMO CAMBIARE affrontando tutte le difficoltà del caso.
    Siamo però piccoli e soli ad affrontare il CAMBIO e l'IMPREVISTO.
    Noi abbiamo la certezza solo del nostro passato bello o brutto, viviamo il presente inconsapevoli che in un attimo tutto può cambiare o semplicemente si avverte la necessità di mutare vita o parte di essa, ma non saremo MAI in grado di conoscere il nostro futuro, di impostarlo sì, magari, ma non abbiamo la certezza che poi sarà così.
    Nella foto, la parte piegata ad angolo retto, fa notare la "caduta" anche degli altri oggetti intorno all'uomo, quasi li portasse con se..
    Certo! le nostre cose importanti vissute, i nostri avere, i nostri pensieri ci seguiranno sempre...oltre i cambiamenti!

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