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martedì 10 settembre 2013

10/09/2013 Martedì pomeriggio... Ancora sulle maestre e sulle professoresse

Buon pomeriggio...


Questa mattina ho postato il saluto a tutti coloro che oggi, in ogni "reparto", hanno ricostituito l'esercito del sapere... Il popolo della scuola è numeroso e importante...composto da centinaia di migliaia di studenti...dagli insegnanti...dai dirigenti...dal personale...
Lo scorso anno scolastico, nel plesso "Lanza" del mio istituto "Cesare Balbo" di Casale Monferrato (Al), abbiamo intitolato la nuova aula magna a don Lorenzo Milani, grande artefice del pensiero educativo degli anni del boom economico... 


Erano anni in cui molti italiani, quelli dei grandi centri cittadini, progredivano... Altri però, e mi riferisco a coloro che vivevano in borghi sperduti delle zone di montagna, rimanevano esclusi dalla crescita culturale ed economica. In  uno di questi borghi, Barbiana, nella Diocesi di Firenze, arrivò lui, Don Milani... Era finito lì per caso...o meglio...ce l'avevano mandato... Fu una sorta di esilio nei con fronti di una persona che pensava oltre il pensabile... A molti questo modo di andare oltre dava, e da', fastidio... Così Don Milani finì a Barbiana... Lì incominciò a fare una scuola diversa...con poche cose ma tante idee... I suoi ragazzi avevano diverse età... I più grandi aiutavano i più piccoli nella crescita culturale... 


I primi scendevano in città, a Firenze, per dare gli esami nella scuola "ufficiale"... Una professoressa, certamente non in pace con se stessa, si accaniva su quei giovani... Per lei esistevano solo i parametri dell'ottusità... Non riusciva a leggere negli occhi di quei ragazzi la voglia, la passione, l'interesse che si nascondevano dietro a quelle iridi di vari colori... Don Milani, con i suoi ragazzi, scrisse una lettera molto sentita a questa burocrate del sapere... Nacque così, nel 1967, il libro "Lettera a una professoressa"... Dopo la lettura del preziosissimo documento ho scritto di getto la canzone "Cara signora professoressa", ho chiesto una mano all'allieva dell'allora quarto anno dell'indirizzo Socio Psicopedagogico, Sabina Ganora. Abbiamo "assemblato" il brano  e lo abbiamo eseguito più volte...davanti all'ex alunno di Barbiana Francesco Gesualdi, e poi, ancora, davanti a Don Luigi Ciotti...e altre volte ancora...
Lo canteremo ancora perché il brano parla di scuola...di una scuola che, a volte, ancora oggi,  non comprende o non si sforza di comprendere, ciò che passa nella testa e nel cuore dei suoi ragazzi... Lo canteremo ancora perché "Cara signora professoressa" rappresenta un'esempio di quello che la scuola italiana avrebbe potuto continuare a creare in campo artistico... Purtroppo l'eliminazione della Musica dall'indirizzo Socio Psicopedagogico e dalle altre scuole di istruzione superiore di secondo grado porterà alla contrazione di tale creatività... 
La voce strepitosa di Sabina Ganora, che voi tutti conoscete come POKER SINGER ma che rappresenta anche la categoria degli studenti della scuola italiana, è un patrimonio da tutelare e far crescere... Speriamo che talenti come il suo non si disperdano in scuole che hanno perso ore settimanali e intere materie curricolari...



Prima di me un grande cantautore si era rivolto a una maestra con toni non proprio amichevoli... Si tratta di Luigi Tenco e della sua "Cara maestra"... Tenco non se la prese solo con la maestra... Si rivolse anche al curato e al sindaco... Inutile dire che il brano creò un bel po' di malumori... Peraltro, ascoltandolo attentamente, il suo testo rimane ancora molto attuale...





UN ANNO FA
10 Settembre 2012





A questa sera...

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