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martedì 12 febbraio 2013

12/02/2013 Martedì mattino... PENSIERI SERI... Se anche il Papa cede...

Buon giorno...




Fino a ieri l'11 febbraio era ricordato nel mondo cattolico e politico come il giorno dei Patti Lateranensi firmati tra il Regno d'Italia e la Santa sede ... Da ieri il mondo cattolico, e direi anche quello politico internazionale,  ricorderà l'11 febbraio come il giorno in cui un papa, Benedetto XVI, nato Joseph Aloisius Ratzinger, ha deciso di dare pubblicamente le proprie dimissioni...



Ebbene sì...da fine febbraio non avremo più il Santo Padre...
Non siamo abituati... Da quando sono nato ho sempre sentito dire: "morto un Papa se ne fa un altro"... In ogni circostanza... Mi lasciava la fidanzata... "eh, cosa vuoi...morto un Papa se ne fa un altro"... Cambiavo l'insegnante di pianoforte... "Ma dai...morto un Papa se ne fa u  altro..."
Da ieri non è più così... Non siamo abituati... Possiamo assistere alla caduta di governi in ogni parte del mondo, possiamo vedere persone potenti che abbandonano il "cadreghino"...ma lui, il Papa, no, non siamo proprio abituati... Eppure non è il primo caso nella storia della chiesa... Il Codice di Diritto Canonico, con il canone 332, paragrafo II, contempla la possibilità per il papa di dimettersi senza possibilità che la sua decisione possa essere impugnata... Nella nostra storia ce ne sono stati alcuni... E' però da settecento anni che questo non succedeva... Nel 1294 lo aveva fatto Celestino V...poi era stata la volta di Gregorio VII all'inizio del 1400... Prima ancora, ma molto prima,  Clemente I, Ponziano, Silverio e alcuni altri... Sono passati centinaia di anni dall'ultimo caso... E non conforta sapere che Pio XII, durante la seconda guerra mondiale, avrebbe scritto un documento nel quale si dichiarava preventivamente dimissionario nel caso fosse stato rapito dai nazisti... Questa cosa non avvenne...quindi le dimissioni non ci furono...
Ho fatto un giro su Twitter. Nella pagina del pontefice c'è un tweet di Benedetto XVII del 10 febbraio che così recita: "Dobbiamo avere fiducia nella potenza della misericordia di Dio. Noi siamo tutti peccatori, ma la Sua grazia ci trasforma e ci rende nuovi".






Il giorno dopo la notizia...
Cosa devo aggiungere che non sia già stato detto e scritto su tutti i giornali e in tutti gli speciali dei TG?

Alcuni pensieri li posso fare...

Il primo...



Cosa penserà la gente della chiesa? Se molla il Papa molla tutto? Siamo così fragili noi esseri umani su questa terra... Perché il Papa dovrebbe essere diverso da noi? E' un uomo anche lui...un uomo anziano... Che peso deve portare sulle sue spalle un uomo quasi novant'enne? Eppure chi crede ha sempre bisogno di esempi luminosi... Un Papa che si arrende è luminoso abbastanza? O era meglio l'esempio di Giovanni Paolo II che ha retto la chiesa, la sua chiesa, sino alla morte, portando il peso di una croce devastante sulla sua carne tremolante... 

... E qui nasce il secondo pensiero...



L'atto di Giovanni Paolo II e quello di Benedetto II sono due tipi di "coraggio" diversi... Il primo ha avuto la forza del "martirio"...una sorta di estenuante arrampicamento sul calvario del mondo...una costante caduta verso la terra per innalzarsi verso il cielo, liberato dalla zavorra della sua materialità...
L'atto di Benedetto XVI non è stato meno coraggioso. Non è una "passeggiata" comunicare al mondo la propria impossibilità a reggere la chiesa di Roma... Pensateci... Il capo del mondo cattolico annuncia al mondo, cattolico e non, che non è più in grado di proseguire...ammette, cioè, la sua umana impotenza... E nell'affermare questo io ci scorgo coraggio, eroismo, altruismo e grande umiltà...
Quante volte avete sentito parlare di un capo del governo e delle sue dimissioni... Forse vi ha fatto così effetto la dichiarazione di Mario Monti di qualche mese fa? O quella di Berlusconi poco più di un anno fa? Vi coinvolge così tanto l'allenatore della vostra squadra del cuore che getta la spugna? Siamo abituati all'avvicendamento di queste persone... Il Papa è un'altra cosa... Anche se non si è credenti D.O.C si tende sempre a vederlo come un essere distaccato dalla materialità... Ecco perché considero questa sua decisione, presa nel pieno delle sue facoltà mentali e spirituali, un atto di grande onestà intellettuale, spirituale e un estremo atto di eroismo...

Infine un ultimo pensiero...



Penso alla sera e alla notte che hanno preceduto il giorno della comunicazione delle dimissioni da parte di Benedetto XVI...
Penso a lui... Che peso...che responsabilità... Come avrà passato la notte? Certo la sua grande fede, la sua dotta spiritualità gli avranno fatto fare le considerazioni più opportune... Ma se Benedetto XVI è un uomo, è lo è (non c'è dubbio), allora avrà passato una notte piena di pensieri grevi...  Avrà certamente pensato al forsennato tam tam dell'indomani da un paese all'altro, da un continente all'altro, della notizia della sua dichiarazione... Si sarà alzato...avrà bevuto un bicchiere d'acqua...avrà guardato dalla finestra... Avrà dormito?
Io non sono un assiduo frequentatore delle chiese e, in tutta sincerità, non ho mai seguito con troppo slancio le attività di questo papa... Da ieri, però, ho sentito una maggiore vicinanza nei suoi confronti... Lo rispettavo prima, s'intende, ma ora sento di volergli bene... 
E penso: "che grande esempio ci ha dato"... Perché noi in Italia non siamo abituati a vedere la gente di 'potere' che si fa da parte... I nostri politici sono famosi in tutto il mondo per non mollare mai l'osso... Si dimettono, è vero, ma rientrano sempre dalla finestra...giusto per ricoprire qualche altro incarico... Invece lui lo ha fatto sul serio... Il 28 febbraio, alle ore 20:00 Papa Benedetto XVI tornerà ad essere Joseph Aloisius Ratzinger, tornerà, forse, a suonare... Si godrà, e qui lo dico per sdrammatizzare, la sua meritata "pensione"... 
...Ma si può andare in pensione da Dio?




Buona giornata...

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