Care lettrici e lettori fedeli, il conteggio di Net-parade,ogni mese, parte da zero. E' mia intenzione posizionare il mio BLOG nel punto più alto possibile delle classifiche. Per farlo ho bisogno del vostro aiuto. Cliccate sul banner qui sopra. Non occorrono dati personali, basta cliccare su "sì, confermo il voto"...SI PUO' FARE OGNI ORA! GRAZIE!

sabato 9 febbraio 2013

09/02/2013 Sabato mattino... PENSIERI SERI... Lo sguardo di qualcuno...

Buon giorno...


Ormai sapete tutto di come funziona il nuovo sistema dei POST di IMMAGINANDO... Io POSTo una fotografia, mia o di altri, voi immaginate, avete ventiquattr'ore per farlo... Il giorno dopo scrivo le mie considerazioni... IMMAGINANDO si trasforma, di conseguenza, in PENSIERI SERI... Ma potrebbe anche diventare una PESCIADE... Dipende dall'argomento...

La fotografia su cui dovevate immaginare era questa...


Sono certo che l'avete fatto anche se non avete scritto...

Ormai sapete di chi è questo scatto che è stato realizzato da Steve McCurry... Nella fattispecie quello che vedete è il mio scatto al suo scatto... Un doppio scatto, insomma... L'ho effettuato a Palazzo Ducale, a Genova, alla mostra dedicata al grande fotografo americano... Fate ancora in tempo ad andarla a vedere... E' aperta sino al 24 febbraio.

Non sapete però il titolo... Ve lo indico solo per "cultura"...perché il titolo non deve imprigionare la vostra fantasia... 
La fotografia s'intitola "Beggar Girl, Bombay", India, 1993.

Nell'intenzione dell'autore rappresenta certamente la miseria ai margini della strada della grande città indiana che oggi si chiama  Mumbai (dal 1995, infatti, ha cambiato nome). Laggiù la metà dei 13 milioni di abitanti vive in miseria e migliaia di persone chiedono la carità.
Nonostante questo sia un gravissimo problema per l'umanità (ne ho già parlato altre volte) oggi non mi soffermerò a scrivere di questo...
Questa mattina mi interessa lo sguardo di quella giovane donna col proprio bambino... Lasciamo stare se Steve McCurry abbia davvero fatto fugacemente lo scatto o l'abbia "preparato"... Quello che conta è la comunicazione dell'opera a ognuno di noi. A me di questa fotografia arriva soprattutto l'incontro di quegli occhi profondi... e penso che nella mia vita, che incomincia a essere abbastanza lunga, mi è capitato più di una volta di incontrare gli occhi di qualcuno o qualcuna di cui non sapevo nulla e di rimanere colpito... E' un momento magico...brevissimo... Mentre camminate in una grande città, e andate di fretta, sentite una sorta di attrazione verso un punto della strada... Ed ecco...quegli occhi s'incrociano con i vostri... ZAC! E' fatta...il contatto c'è stato...e come c'è stato evapora in uno scatto di lancette dell'orologio... E' il principio di quella famosa sabbia dell'altrettanto famosa clessidra di cui vi ho già scritto tempo fa... Il tempo è inesorabile... Non vi permette di divagare dalla vostra "evoluzione"... Quegli occhi...ZAC...non ci sono già più... Non è detto che siano di una donna (per un uomo) o di un uomo (per una donna)... Quel magnetismo...è direttamente proporzionale alla brevità dell'istante...
Pensateci... Vi è già capitato? come dicevo...a me alcune volte... Pensateci...andate a scovare nei retaggi remoti dei vostri ricordi... Un autobus passa...e voi, da sotto, scorgete gli occhi di una ragazza (n.b. le lettrici, se lo riterranno, potranno trasmormare la ragazza in un ragazzo)... Lei lo "sente"...vi vede, vi guarda... Gli altri passeggeri no...non vi vedono... Chi legge il giornale...chi parla al cellulare o gioca con l'iPad... Non sono interessati a voi... Neppure la ragazza...ma lei vi sceglie... Perché il caso, il caos, l'appuntamento con l'evento è previsto dalla legge dei grandi numeri... Il semaforo vi osserva e, sadico, decide che è ora di interrompere quella magia... ZAC! Ecco il verde... Almeno lui non è più rosso... Già perché voi, e la ragazza, in quel momento di incroci di sensazioni a distanza, separati dal vetro e da due vite diversissime, siete un po' arrossiti... E vorreste dirle qualcosa: "scendi"... O vorreste salire voi... "dov'è la fermata più vicina?"
... Nulla più...quei progetti, quei desideri durano il tempo di un semaforo... ZAC...Il verde... Non è facile vivere tante esperienze come questa... No, non è per niente facile... E non potete cercarle... Sono loro, quegli occhi, quel magnetismo inspiegabile che vi cercano e vi trovano...
A voi resta solo il tempo e lo spazio per pensare: "come si chiamerà? Dove abiterà? In questa città? Altrove? Che lavoro farà? Sarà sposta? Spossata? Spostata?"
E pensate... "Magari era la mia anima gemella... Proprio quella? sembra impossibile... Non può essere proprio lei... Magari ha un carattere incompatibile con il mio"... E mentre pensate a quelle cose andate incontro al vostro lavoro: vivere...tutti i giorni, tutto il giorno...aspettando inconsciamente un altro attimo eterno come quello appena accaduto...
Ma le cose improvvise e belle sono le più rare... E voi cercate, cercate...cercate se tra gli occhi di tutti i giorni ci sono anche quelli della felicità...vera...

Buona giornata...

Nessun commento:

Posta un commento