Buon giorno...
Cosa c'è di meglio dell'iniziare il nuovo giorno con una nuova storia storta? Voi direte: "di meglio ce n'è un sacco e una sporta"...anzi... "un sacco e una Sparta", visto che oggi scriverò del nostro amico Leonida, lo spartano spartano...
Voi direte "attento, c'è un refuso!" E io risponderò: "eh no...Leonida non era un re...e non era neppure fuso... Sì, certo c'è stato più di un Leonida Re di Sparta...ma non era lui...". Allora voi replicherete: "caro il nostro raccontatore di storie storte, l'unico FUSO sei tu! Noi intendevamo dire che c'è un REFUSO, un ERRORE, perché hai scritto due volte SPARTANO!"
E allora io risponderò: "Eh NO! I fusi siete VOI! Perché io non ho sbagliato... La mia storia parla proprio di uno spartano spartano"...
Tra l'altro mi accorgo che, così facendo, ho già impiegato metà spazio destinato alla storia storta senza dire ancora molto... E allora procedo...
Lo spartano spartano
Leonida era uno spartano spartano... Che fosse uno spartano lo avete già capito... Che fosse uno spartano al quadrato nessuno lo comprendeva... Era spartano perché viveva a Sparta molti, molti secoli fa... Era oltremodo spartano perché non aveva bisogno di molto, riduceva tutto al minimo per vivere... Persino la sua divisa era divisa...cioè...intendo dire...era divisa a metà... Leonida usava infatti solo la parte di sotto... Già perché oltre a essere spartano il nostro amico era anche punico...cioè pudico... Mai avrebbe potuto girare senza la parte di sotto... Invece, senza la parte di sopra sì... Certo d'inverno aveva un po' freddo... Aveva chiesto al suo amico Menelao una mano per poter reperire una seconda parte della divisa... Ma lo stesso gli disse: "hai voluto essere uno spartano spartano? E io Me-ne-lao le mani... aggiustati"... Lo spartano spartano rispose: "va bene...ma perché devo aggiustarmi, mica mi sono rotto!"... I problemi di Leonida risalivano già ai tempi di Troia... No...non quella leggendaria... Parlo della moglie... e del mitico camallo di Troia. Chi era? semplice, un guerriero genovese che, per arrotondare, si era messo a scaricare i carichi delle navi... Arrotondò così tanto che un bel giorno non riuscì più a entrare nella propria armatura... Ne chiese una al suo armatore...ma questo rispose: "COSTA!"... Così il camallo, oltre a fregargli Troia, portò via anche mezza divisa al povero marito, Leonida, lo spartano spartano... "Che FREGATA!" PARDON... "CHE FREGATURA!"... Urlò Leonida... E aggiunse: "come invidio i PROCI...loro non hanno di questi problemi!"... E andò su tutte le Furie... Lui aveva trentun cavalle e le aveva chiamate tutte Furia... Andò su tutte le Furie, come dissi, ma niente, il camallo di genova correva più veloce cantando "oh oh, camallo, oh oh camallo, oh oh camallo, oh oh..."
Il camallo sembrava davvero irraggiungibile, insuperabile...sembrava un tonno... Leonida si ricordò di essere uno spartano spartano e rinunciò a tutte le Furie tranne una... A furia di rinunce si trovò nei pasticci... La storia si sarebbe addolcita se fosse finito nei pasticcini... Purtroppo finì solo nei pasticci...e questo gli fu fatale... Si inoltrò nella foresta... Era disperato...non sapeva più come districarsi in quel dedalo di sentieri... Ma siccome quella distrazione gli fu, come detto, fatale ecco che incontrò una fata...anzi una maga, la M-AGA MENNONE... Credete che fosse buona? Assolutamente no! Era una maga cattiva... Pensate che suo marito aveva sempre il magone... Maga Mennone vide Leonida e subito gli chiese: "Sei Perseo?"... E lui "Trentaseo!" La Maga Mennone si arrabbiò moltissimo perché quella battuta aveva il copyright... "Questa battuta già esiste! Come ti permetti?" E Leonida: "non è colpa mia...è colpa del mio 'creatore'... Lui sta scrivendo la 'storia storta'...prenditela con lui". Ma Maga Mennone, essendo anch'ella nata dalla mente contorta (uhm...che buona... la torta...quasi come i pasticcini) del narratore, non lo scusò, né lo perdonò... Gli diede comunque un'altra possibilità. "Sei Perseo?"... E Leonida, invero timoroso: "sì, mi sono perseo...stavo vagando senza un perché...niente di che... Ma il viaggio è diventato un' ODIESSEA!" Maga Mennone non fu soddisfatta e TRAAAAACK ecco il sortilegio... "ULISSE NE FREGA! Ora ti devasto! Micene, micena...un bel naso eccolo qua!" E al povero spartano spartano crebbe un PELOPONNASO molto più lungo di quello di pinocchio... Il povero Leonida sembrava un CIRCEnse... "oh no...oh no...la prego Mega Maga Mennone, mi faccia tornare il naso normale.. Ora che ho perso anche Troia, mia moglie, come potrò trovare un'altra donna? Non sono mica nasochista!" La mega Maga Mennone si impietosì e gli fece tornare proprio un bel nasello"... In cambio si fece promettere che da quel momento Leonida sarebbe diventato più sobrio, avrebbe eliminato tutto il superfluo... Leonida giurò e da quel giorno divenne uno spartano spartano... Rinunciò quasi a tutto...anche a ricomprarsi la metà divisa che gli portò via il camallo...
E se aveva bisogno di acquistare qualcosa aspettava gli sconti di fine stagione... Lo spartano spartano era finalmente felice... Se è vero che i soldi non fanno la felicità è altrettanto vero che i SALDI sì, fanno proprio una gran felicità... E tutti vissero FENICI e contenti....
Buon giornata
Buon giornata
Questa è geniale! :) mn
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