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lunedì 10 dicembre 2012

10/12/2012 Lunedì mattino... Vietato sognare...

Buon giorno...


Non so voi...ma io, in questo week end prenatalizio, ho ricevuto sensazioni molto tristi... Ho camminato (perché dire passeggiare sarebbe troppo...) per la mia città e l'ho trovata diversa... Da quanti anni c'è la crisi? Due? Tre? Ho perso il conto... forse di più...forse di meno...a me sembra che ci sia da sempre... Però quest'anno è diverso...davvero diverso... Quest'anno, per la prima volta, ho visto, sentito, annusato la crisi vera... Come faccio a descrivervela? Mah...basta dire che ci sono nell'aria meno luminarie... Guardate che può sembrare una considerazione di poco conto...ma non lo è... 


La città è più "cupa"... C'è meno gente in giro...meno ancora nei negozi... La banda ci prova a tirar su un po' il morale...passa, suona le marcette...ma il clima è triste...anche il mercatino, truccato per sembrare un mercatino più vero, non carbura... 


Certo quelle dieci casette di legno sono più caratteristiche dei gazebo bianchi degli anni scorsi...che, comunque, esistono ancora...nelle vie adiacenti alla piazza principale...



No...non ci siamo... Sembra che i commercianti non abbiano voglia di crederci...no, non è così...i commercianti non hanno la forza per crederci... Come possono sperare che la gente abbia voglia di spendere con i tempi che corrono...anzi...con i tempi che stanno fermi, impastati nella crisi? Io, per esempio, ho visto la mia IMU quadruplicata rispetto alla vecchia ICI...e ho lo stipendio dimezzato... 
Il clima non è buono...molti lo stipendio non l'hanno neppure più...
Tristezza ovunque... Ci sono negozi chiusi nella via principale...quella che parte dalla piazza centrale... Vi rendete conto? Non solo ci sono le vie e i negozi meno illuminati e addobbati...ce ne sono di chiusi!
Tra questi uno è proprio nella curva, prima della piazzetta della Pretura... Quel negozio ha avuto varie gestioni... L'ultima ha chiuso che non è molto... Ora, a due settimane dal Natale, è chiuso ed espone questo cartello...


"Astenersi sognatori"... Subito questa frase manoscritta potrebbe far sorridere...ma...se ci pensate bene, è drammatica... Capite? Oggi non possiamo più permetterci il lusso di sognare! Come possiamo? Non ci sono soldi...stipendi, prospettive di lavoro... Non c'è fiducia...in niente e in nessuno... Capisco il proprietario del locale... Chissà quanti lo avranno contattato più per il gusto di sognare che per realizzare un progetto vero e proprio! Una volta lo si poteva fare... Si vedeva una casa da acquistare, un negozio da prendere in locazione...le banche, pur nel loro esclusivissimo interesse, potevano dare una mano a sognare... Ora no...nessuno può sognare...nessuno degli esseri "normali" che lottano tutti i giorni per arrivare alla fine del mese e per saldare le cartelle esattoriali...
E allora... "astenersi sognatori"...che equivale a scrivere..."rassegnatevi...la vita normale, tranquilla, non è più affar vostro"...
Quel negozio, con quel cartello, io, da ragazzino, l'ho frequentato molto... Era un negozio di dischi...ovviamente in vinile... Una volta ogni tanto...comunque non frequentemente, andavo là per acquistare l'ultimo album dei miei autori preferiti... ricordo come fosse oggi l'acquisto del disco doppio de "la febbre del sabato sera"...



...di quello dei Queen contenente la celebre "We are the Champions"...


...tutti gli album dei Beatles... 



...e il primo cofanetto di musica classica...contenente le nove sinfonie di Beethoven...


Allora, quando entravo in quel negozio, sognavo ad occhi aperti...con poche lire nel portafoglio e tanti sogni nel cassetto...

...ed era...comunque...permesso...


Buona giornata...

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