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sabato 8 dicembre 2012

08/12/2012 Sabato mattino... La vita in frantumi...

Buon giorno...


Ieri ho visto un servizio al telegiornale riguardante le centinaia di tonnellate di macerie delle città emiliane portate nelle diverse discariche...
La cosa che strideva di più guardando quelle immagini erano le innumerevoli tracce di vita mischiate ai mattoni, alle lamiere e ai detriti inerti...


Sono passati sette mesi da quel giorno in cui l'Emilia si piegò al volere della terra... Qualche anno dal giorno in cui successe la stessa cosa negli Abruzzi...e molto più tempo da quando la drammatica sorte toccò al Friuli, all'Irpinia, alla Sicilia...
Non ci siamo dimenticati di nessuno di quei tremendi eventi...però è evidente che senza le immagini, a volte, non riusciamo a "immaginare"...
...appunto...
Siamo consapevoli dei drammi individuali e delle collettività colpite...piangiamo i loro morti... Ma vedere, come ho visto ieri, e come credo abbiate visto in molti, "pezzi di vita"...andati in mille pezzi...mischiati a pezzi di palazzi...è diverso...


Oggi è l'8 dicembre...la festa dell'Immacolata... Le famiglie fanno l'albero, fanno il presepe... Si contano i giorni che mancano a Natale... I più piccoli aprono la casellina del calendario dell'Avvento... Ecco...vedendo quelle immagini delle discariche piene di vita andata in frantumi ho pensato a queste cose... Quelle famiglie...dell'Emilia, intendo, come faranno a festeggiare serenamente il Natale se non hanno più neppure la casa dove hanno passato tutti quelli precedenti? Dove avevano custodite tutte le loro cose? In mezzo ai pezzi di pareti diventate minuscoli agglomerati di pulviscoli vedo una scarpa...una bambola...più in là un pezzo di orologio...troppo a pezzi per potermi indicare il suo punto di vista... 



Vedo un pezzo di letto...intravedo una giacca...intuisco altri effetti personali...non importa cosa sono...o cosa sono diventati... Importa sapere che quelle cose erano di qualcuno...e quel qualcuno ora, se è vivo, è orfano del suo passato... Un anno fa l'Emilia non viveva questo incubo... Un anno fa l'Emilia faceva l'albero...il presepe... Oggi...quante statuine di quei presepi sono sepolte "vive" sotto queste materiali inerti e inermi... 


Un presepe diventato un calvario anzitempo...un calvario polveroso...incapace di essere ancora qualcosa per qualcuno... Ci provano gli uomini...tentano di trasformare le montagne di detriti in strade, piazze...tra mille polemiche... I frammenti di vita vengono così pressati, calpestati...occultati... 


Nulla più... Eppure certe cose pare abbiano un'anima...si fanno notare anche attraverso il servizio del telegiornale... Quel quadro, di cui rimane solo un piccolo pezzo di cornice, doveva essere proprio bello... Chissà dove l'hanno acquistato? O era un bene di famiglia? Indipendentemente dalla sua origine il suo "magnetismo" attrae lo sguardo di chi, comodamente riparato nella sua casa, aspetta il Natale...disturbato solo dalle luci a intermittenza dell'albero...appena fatto...distratto dall'odore di caffè che è appena "venuto su"...gesti consueti...odori mansueti di una vita che è tranquilla proprio perché c'è... Tutto scorre...semplicemente...finché hai quello che vuoi...o che hai... Ma in tv ci sono quelle immagini...una processione di statuine di un presepe non più vivente...cose dell'altro mondo...di un'altra vita...quella vera...fermata da un movimento di una terra che si è ripresa ciò che voleva...il suo potere di decidere sulla vita, sulla morte o sulla "morte vivente" di un popolo che non fa più l'albero di Natale, non prepara il presepe e non sente più l'odore incolore del caffè....

Buona giornata...

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